Seneca scriveva “ Quid de rerum
natura querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa
est.”
Ovvero, quale delle cose della natura
lamentiamo? Essa si è comportata con generosità: la vita è lunga
se sai usarla .
Appunto, se sai usarla.
Ma è anche importante il come sai
usare la natura e per quali fini.
Ritorno per l'ennesima volta sulla
questione del sentiero Rilke. Il 15 aprile verrà, salvo cambiamenti
improbabili dell'ultimo momento, come avevo già anticipato più
volte, chiuso.
I motivi ufficiali sono noti, costi,
responsabilità giuridiche e scadenza della concessione.
Fino agli anni Settanta il sentiero,
chiamato Passeggiata Duinese, era poco frequentato.
Prima l'installazione del campeggio
Marepineta nel 1973 e dagli anni 80 i soldi pubblici, dunque nostri, spesi dall'
Amministrazione Provinciale di Trieste, la quale è intervenuta con opere di
consistente fattura, allargando anche i margini e dotandoli di
adeguate protezioni e la conseguente manutenzione ordinaria , hanno reso quel sentiero dal 1987, quando venne
inaugurato con il nome di Sentiero Rilke così omaggiando il poeta e
le sue “Elegie duinesi”, famoso anche oltre i confini
regionali e dunque ben frequentato.
Un terreno la cui proprietà è della
famiglia della Torre e Tasso.
Maliziosamente ed anche per senso di rabbia si potrebbe pensare che
senza l'intervento dell'Amministrazione Pubblica, che con soldi
pubblici e con il conseguente omaggio a Rilke ha reso noto in tutto
il mondo quello splendido tratto naturale, probabilmente oggi nessuno
sarebbe interessato a spendere circa 400/500 mila euro per acquistare
quel sentiero, questo il prezzo di vendita. Certo, un prezzo
irrisorio, oggi, rispetto alla effettiva valenza attuale di quel
sentiero per i motivi sopra esposti, ma è pur sempre una cifra
considerevole.
Ed allora invito tutti e tutte il 14
aprile a recarsi al Sentiero per l'ultima passeggiata e riflettere su
cosa è bene comune, su cosa è la proprietà privata, su cosa è la
natura, su cosa è la cultura, su cosa è la cattiva politica, su cosa è profitto, mai
allontanando dalla propria mente le non sepolte dall'oblio parole
profetiche di Seneca.
Commenti
Posta un commento