Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Il Sentiero Rilke come il Tram di Opicina?



pubblicato su bora.la

Doveva essere solo un lavoro di manutenzione, ma questa primavera, che tarda ad arrivare, il Tram di Opicina quasi certamente non rientrerà in servizio, perché mancano circa 680mila euro per rimetterlo in funzione e salvo ennesimo rinvio lo rivedremo, forse, in circolazione a settembre 2013.

Il Sentiero Rilke rischia la stessa sorte. Il 14 aprile 2013 scadrà la convenzione stipulata tra la famiglia della Torre e Tasso e la Provincia di Trieste.
Famiglia che nel corso del tempo più di una volta ha “minacciato” la chiusura, per motivi riconducibili in sostanza alle responsabilità giuridiche connesse al sentiero, gli infortuni, i suicidi che hanno trovato luogo in quella storica passeggiata a volte malinconica a volte solare, hanno certamente condotto al bivio di cui oggi di discute.
Urla cadute nel silenzio, urla ripetute diverse volte nel corso del tempo, e come sempre accade in questo strano Paese, il problema diventa tale quando si avvicina il momento decisivo.
Affitto o compravendita? Prezzo 400/500 mila euro.
I cittadini del luogo si riuniscono diverse volte, propongono varie soluzioni, dal trust di scopo all'azionariato sociale, il tutto in sostanza comporterebbe sempre un passaggio della proprietà da individuale a collettiva, ma pur sempre di proprietà si tratta, che potrebbe essere rilevata anche con il contributo di banche, assicurazioni o aziende realizzando un fondo specifico.
Ed ovviamente non manca lo scarica barile, ora incentrato tutto sulla Regione.
I motivi prevalentemente sono politici, poiché si è in campagna elettorale, e rilevato che le elezioni determineranno il vincitore probabilmente con una manciata di voti, visto il sostanziale equilibrio emergente in Friuli Venezia Giulia tra le principali componenti politiche, potrebbero essere proprio i voti che derivano da singoli situazioni o vicende, come quella del Rilke, a rivelarsi come l'ago della bilancia.
Ma la Regione ora non può intervenire. E' necessaria una manovra di correzione al bilancio regionale e questa prima di luglio 2013, periodo ove di norma si verificano le dette operazioni, non potrà certamente essere attuata.
Campagna elettorale, cittadini che si sostituiscono alle Istituzioni, enti locali come Provincia o Comune che lamentano, in relazione al patto di stabilità, seri problemi di bilanci, dunque quale soluzione per evitare, a breve, la chiusura temporanea del sentiero Rilke?
La donazione del sentiero non è stata presa in considerazione. Eppure in passato esperienze simili hanno avuto luogo. Per esempio un palazzo che è stato per quattro secoli la dimora palermitana della antica e nobile famiglia dei Filangeri, il cui arrivo in Sicilia si fa risalire al periodo normanno, è stato donato dalla famiglia nobiliare alla Regione Sicilia affinché fosse mantenuto nella sua integrità e aperto alla pubblica fruizione e senza alcun lucro diretto od indiretto per i privati.
L'altra soluzione è una proroga della convenzione con la Provincia che scadrà il 14 aprile 2013, oppure dovrà essere la famiglia della Torre e Tasso ad assumersi direttamente tutte le incombenze giuridiche, ma viste le lagnanze comprensibili espresse in passato nutro forti dubbi che questa soluzione possa essere quella applicabile, ed infine esiste l'alternativa contratto di affitto o compravendita con anche i soggetti privati con il famigerato azionariato sociale o trust di scopo.
Ma se tutto ciò non accadrà entro pochi giorni, dal 14 aprile 2013, temo che il sentiero Rilke vivrà un lungo periodo di sospensione, come accade ora per il Tram di Opicina.
Eppure i segnali di “allarme” erano noti ed evidenti da anni.



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