La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Dopo il 14 novembre la Polizia è in “movimento”?



Dopo il 14 novembre qualcosa di diverso si è innescato in questo non più Bel Paese. E' singolare, ma non deve stupire, che il tutto parte in particolar modo dalle dure proteste del settore della Scuola, dell'Università, dai luoghi ove è in itinere, con la complicità di tutte le forze politiche istituzionali, un vero processo di distruzione del sapere critico e del futuro lavorativo per intere generazioni. Se da un lato arrivano provocazioni governative a dir poco autoritarie, come l'estensione del DASPO, acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive , per le manifestazioni politiche e sociali, che dovremmo chiamare dunque DAMPOS( Divieto di Accedere alle Manifestazioni Politiche e Sociali), ricordando che potrebbe essere esteso anche nei confronti di soggetti minori di anni 18, che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età (in tal caso, il divieto è notificato a coloro che esercitano la patria potestà), dall'altro, forze di polizia e manifestanti sembrano parlarsi.
Certo è arduo definire il tutto come confronto, ma tra televisioni, rete e facebook, qualcosa sembra essere mutato.
La vicenda dei lacrimogeni “allucinogeni” del Ministero della Giustizia, allucinogeni perché sarebbe emerso effetto ottico collettivo di massa che ha fatto percepire una realtà diversa da quella attestata dal rapporto dei Carabinieri, dimostra che la Polizia di Stato, in particolar modo, vive una forte sfiducia da parte della cittadinanza.
Questo è un dato su cui sono emerse poche riflessioni.
La perizia tecnica è stata effettuata, in merito ai fatti del Ministero, non dalla Polizia medesima, ma dai Carabinieri. Ciò per rendere più credibile e meno di parte, se così possiamo dire, le risultanze del tutto. Uno schiaffo, l'ennesimo, anche se legale, anche se previsto dalla normativa, che viene dato alla Polizia di Stato. Ma ciò che emerge, facendo un giro sulla rete, ove la Polizia è presente anche con le sue pagine facebook, ma anche ascoltando i poliziotti stessi che parlano in televisione, è che la situazione rischia di giungere ad una svolta. Per esempio nella pagina facebook del Movimento dei Poliziotti si legge che : TUTTI INSIEME. I politicanti vogliono cercare di dividerci , poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, guardie giurate , finanzieri, insomma tutti quelli che indossano la divisa e sapete perchè? perchè hanno paura che se ci mettiamo insieme e stringiamo la mano al cittadino che lotta per i propri diritti, finiranno "a gambe all'aria". Nessuna rivoluzione o violenza , ma politici meditate e riflettete, siamo stanchi di essere presi in giro. Abbiamo fatto un giuramento? certo, ma se devo rispondere a qualcuno, questo è il cittadino.

Parole chiare, provocazioni che giungono da chi protegge i così detti luoghi sensibili, da chi deve obbedire a quello Stato che è appunto stato. Non voglio essere demagogico, sono il primo ad indignarmi quando vedo eccessi di ogni tipo, non giustificherò mai l'uso del manganello contro colui che protesta, così come non giustificherò mai il divieto di giungere ai piedi del Palazzo del Potere per protestare, così come non dimenticherò mai le azioni criminali attuate dalle forze di Polizia alla Diaz per esempio, così come non giustificherò mai le violenze sfascia manifestazioni e movimenti. Ma qualcosa si muove, quale sarà la direzione è tutto da comprendere.


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