Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

L'incredibile petizione ai ministeri e Parlamento Europeo sulla non foiba di Rosazzo


Deve essere monitorato tutto quello che ruota intorno alla non foiba di Rosazzo, e dunque va segnalata anche una incredibile petizione, che è stata ripresa ovviamente da parte della stampa.
Petizione che ha come destinatari  Ministero dell'Interno, Ministero di Grazia e Giustizia, Presidente della Repubblica Italiana, Presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Presidente del Consiglio dei Ministri, Parlamento europeo. 
L'ambizione è arrivare a 10 mila firme? 50 mila firme? 5000 firme? Che sarebbero petizioni minime da prendere mediaticamente in considerazione? No, a 500 firme. Ed un giornale ha dato spazio a ciò!
La foto della petizione è quella del  recupero di corpi dalla foiba di Vines, 1943. Il Titolo? "Vogliamo la Verita' sulle fosse comuni/foibe in Friuli tenute segrete per 70 anni" Promossa da... Paolo Karatossidis che dal 3 marzo è stato aggiunto nel gruppo facebook pubblico della Lega Nazionale di Gorizia. Ed a sua volta sta aggiungendo altri membri a quel gruppo.
Il contenuto petizione? 
Si legge che  "Dopo 70 anni si 'scopre' in documenti secretati l'esistenza di una foiba in mezzo ai boschi del Friuli dove sono stati martirizzati presumibilmente tra i 200 e gli 800 innocenti a guerra conclusa." Dunque si insiste con il concetto di foiba. Che sarebbero tipiche delle zone carsiche ma a quanto pare ora si sono estese anche nel bel mezzo del Friuli. Si parla di martiri. Si parla di innocenti, con cifre che sono quelle indicate dalla notina informativa da cui è partita tutta la macchina. Si commenta tutto da solo. Ma la petizione continua affermando che " In qualsiasi paese civile sarebbe la notizia d'apertura di tutti i telegiornali nazionali. Ci sarebbero giudici ed investigatori sguinzagliati per dare un nome e cognome alle vittime e -soprattutto- ai carnefici. Ci sarebbero interrogazioni parlamentari e denunce alle Nazioni Unite, gli intellettuali si straccerebbero le vesti e si creerebbero tribunali penali internazionali per Genocidio non 'strage' (che poi non e' reato prescrivibile). Chiediamo che qualche rappresentante delle Istituzioni si adoperi immediatamente per dissoterrare insieme a quei corpi una Verita' che per troppo tempo e' stata occultata con l'inganno, la mistificazione e la violenza. Chi tace e' -nuovamente- complice! ".
Su una cosa hanno ragione, gli intellettuali si stanno stracciando le vesti, ma per la situazione allucinante di questa non foiba e gli incredibili attacchi e mirati e diretti contro la resistenza rossa, comunista e Jugoslava. Considerando come traditore, di cosa poi non lo si capisce visto che l'Italia in quel tempo non praticamente esisteva più, e la Repubblica italiana nascerà dopo la guerra e la nostra Costituzione entrerà in vigore nel 1948, il partigiano comunista italiano che ha lottato con quello jugoslavo contro l'occupante nazifascista. 
Ma come, non stava indagando la magistratura? I Carabinieri non stavano facendo verifiche in loco? Sarà che non avendo trovato nulla forse ha prevalso il buon senso? Visto che si impiegano anche risorse pubbliche? Quello che manca ad una parte del sistema informativo nostrano che continua a dare spazio ad una vicenda che non dovrebbe trovare più spazio alcuno? Una vicenda che comunque non finirà a tarallucci e vino ? E dei reati commessi dai criminali di guerra italiani, mai puniti, le cui carte sono state ora desecretate? Perché una parte di stampa continua a tacere? 
Chi tace i crimini compiuti dall'Italia nelle terre occupate dal nostro Paese è complice delle barbarie commesse dal nostro incivilissimo Paese. Chi continua a dare spazio, forse per vendere qualche copia di giornale, alla non foiba di Rosazzo, censurando tutti i contenuti ragionati e critici che sono emersi e che emergeranno, è complice di questa incredibile vicenda che quando giungerà a termine, con il nulla, perché del nulla stiamo parlando, perché supposizioni sono diventate prove, perché illazioni sono diventate verità, perderà ogni credibilità, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili. 

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