La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Regionali FVG 2018 se a qualcuno interessano i programmi...

Si voterà in prossimità del ponte, una grande pensata che altro non farà che favorire già quello che si sa che sarà, una partecipazione al voto calante,e chiunque vincerà non vincerà tanto per il suo programma elettorale innovativo o superlativo, profondo o leggero o geniale che questo sia.
I programmi oramai trovano il tempo che trovano ci puoi mettere di tutto e di più. Da chi parlerà di TAV a chi parlerà di tutela dell'identità friulana o slovena a chi di zone agevolate interesserà poco alla maggior parte dei cittadini. Perchè ragioneranno sulla base di quello che hanno vissuto, un vissuto che è fatto di esperienze, di questioni concrete. E soprattutto di un rigurgito chiaro e netto nei confronti di un certo modo di fare e concepire la politica ed il bene comune sempre più degradato e sacrificato all'altare dell'austerità e della globalizzazione selvaggia che ha favorito il ritorno di nazionalismi anacronistici e ucciso identità e specificità che meritavano tutela. Ognuno penserà per se stesso. Il tutto in un contesto sociale dove la domanda di protezione sociale è enorme, in una regione dove oltre la metà dei cittadini sono o pensionati, o disoccupati o inattivi o ancora non contemplati nella forza lavoro, con una età media crescente, in un luogo che anziché divenire ponte tra Est e Ovest al momento continua a girare su stesso non avendo deciso di che vita vivere o morte morire. 
I programmi elettorali comunque esistono. Si possono scaricare qui.

Marco Barone 

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