La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

A Trieste pochi posti per i bambini sloveni. Cosa prevedeva il Memorandum del '54?

Si è appreso che a Trieste la situazione degli asili nido comunali per i bambini di lingua slovena è drammatica. Non ci sono posti, perchè pochissime le strutture e le famiglie son costrette, spesso, a recarsi in Slovenia. E' stato anche detto che «Il Memorandum di Londra prevede obblighi solo sulle scuole statali. Il Comune invece non ha vincoli(...) che la legge di tutela non parla mai di asili nido".
La nota legge a tutela della minoranza linguistica slovena, 38/2001, nelle disposizioni finali prevede testualmente che fermo restando quanto disposto dalla presente legge, rimangono in vigore le misure di tutela comunque adottate in attuazione dello Statuto speciale allegato al Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954, richiamato dall'articolo 8 del trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia. Si specifica che nessuna disposizione della presente legge puo' essere interpretata in modo tale da assicurare un livello di protezione dei diritti della minoranza slovena inferiore a quello gia' in godimento in base a precedenti disposizioni. E che eventuali disposizioni piu' favorevoli rispetto a quelle previste dalla presente legge, derivanti dalla legislazione nazionale di tutela delle minoranze linguistiche, si applicano, sentito il Comitato, anche in favore della minoranza slovena e germanofona nella regione Friuli - Venezia Giulia, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Ora il noto Memorandum di Londra del '54 con il quale si porrà una prima importante pietra per chiudere la questione della contesta nel Confine Orientale, prevedeva una elencazione di scuole slovene  in funzione nella zona in quel periodo storico che viene sotto l'amministrazione dell'Italia in base al Memorandum d'intesa. E l'elenco parte con gli asili infantili. Quelli del Municipio di Trieste erano: Barcola, Gretta via S. Fortunato, San Giovanni, San Giacomo, Servola, San Sabba, Longera, Basovizza, Trebiciano, Villa Opicina, S. Croce, Prosecco. Quindi il Memorandum parla di asili. Quanti ne son rimasti di quelli elencati e che andavano tutelati? Per non parlare poi delle scuole...

Marco Barone  

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