La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Primi sondaggi: Al referendum per la Catalogna andrà a votare il 63%, vince il sì con l'83%

Ancora non è chiaro come voteranno i catalani soprattutto nella città di Barcellona. Sia perchè sotto assedio, sia perchè le scuole sono state chiuse, nei centri civici non si potrà votare e le schede vengono continuamente sequestrate. Un mistero tutto da capire. Arrivano i primi importanti sondaggi. Pare che non ci sarà una partecipazione di massa al voto. Si parla del 63%. Cifra che sarebbe cresciuta del 10% grazie alla reazione dello Stato centrale. D'altronde era noto ai più che in Catalogna in molti stavano cambiando idea e che se Madrid avesse gestito la cosa politicamente non ci sarebbe stato nessun plebiscito. Ma ha preferito la via della reazione e della repressione, sbagliando. Il sondaggio pubblicato da eldiario.es rileva che l'indagine condotta da GAPS prevede uno Partecipazione tra 63,3% e il 65,4% degli intervistati il ​​che rappresenta il numero in assoluto di 3.4 milioni di catalani. Il 17 settembre, lo stesso sondaggio, prevedeva una partecipazione al referendum del 1oct del 52,9%. Dieci punti in più circa maturati grazie alla reazione dello stato spagnolo. La percentuale dei votanti che si dice d'accordo sarebbe di circa l'83%. Numeri importanti se risponderanno alla realtà, ma lontani dall'essere considerati come idonei per una dichiarazione condivisa ed unilaterale di indipendenza, che non verrà mai riconosciuta dalla Spagna.

Marco Barone


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