La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il Consiglio Comunale di Ronchi cede sulle UTI, parere favorevole al bilancio


Il gesto del Sindaco di Monfalcone non è stato seguito dal secondo Comune più importante dell’Unione intercomunale territoriale nota come Carso, Isonzo, Adriatico. Il Comune di Ronchi con il voto espresso nella seduta del 20 settembre, voto non obbligatorio, ha non solo legittimato il cuore dell’UTI ma probabilmente detto fine alla lotta contro le UTI. 
17 i consiglieri comunali presenti e 17 i voti favorevoli. Come è stato ricordato durante la seduta e verbalizzato l’Assemblea dell’UTI poteva benissimo procedere in ogni caso all’approvazione del Bilancio a prescindere dai pareri dei Consigli comunali, così come previsto dalla L.R. 26/2014, ripresa sul punto dal citato art. 14 dello Statuto dell’UTI. Dunque il parere del Comune di Ronchi non era necessario. E’ stato un voto politico, dal contenuto politico. Che poi vi fossero delle urgenze queste erano relative stante quanto prospettato dalla democratica ( si fa per dire) legge sulle UTI. Nel verbale si legge che “l’approvazione del Bilancio di previsione 2017-2019 riveste carattere di estrema urgenza, stante la necessità di accertare in entrata i finanziamenti regionali già concessi ed attivare le spese ad esse collegate, ivi inclusa l’assunzione di n. 1 unità di personale di staff proveniente dalla Provincia di Gorizia, che cesserà le funzioni il 30 settembre c.a.”. L’unica cosa certa è che i cittadini delle UTI non hanno capito ancora niente, che sono in forte ritardo di attuazione, e che se il minimo richiesto era almeno dare un segnale politico lì dove il dissenso vi era ed a Ronchi vi era, ciò non è accaduto nel momento più importante in cui si poteva e doveva dire no o non votare, tanto l’assemblea dell’UTI sarebbe andata avanti ugualmente con o senza il voto del Consiglio comunale di Ronchi.

Marco Barone

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