C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Come faranno a votare in Catalogna per il referendum? La polizia bloccherà i seggi. Seggi volanti?

Democrazia o non democrazia. Il referendum consultivo è stato dichiarato illegale. Per preservare e rispettare il massimo organo di giustizia dello Stato spagnolo si applicano misure dure ma non ancora pienamente dure. Il noto articolo 155 della Costituzione spagnola non è stato ancora applicato. Arresti, lettere di diffida, chiusura di siti internet, sequestro del materiale elettorale, blocco dei seggi, sia delle scuole che degli enti locali , centri civici, università, e chi disobbedirà verrà arrestato. Dicono che questa vicenda dovrebbe risolversi con e nella democrazia. E come? Dicono che nessun referendum ci sarà e che nessuna dichiarazione unilaterale di indipendenza ci sarà. La linea dominante è che la via del dialogo possa portare alla fine del processo d'indipendenza, ad una maggiore autonomia e revisione della costituzione, come auspicato dal JPMorgan tra le altre cose. Anche se da parte di Madrid non arriva alcuna indicazione in tal senso. Se lo Stato spagnolo non avesse alzato un muro così forse il referendum sarebbe fallito da solo, non ci sarebbe stato nessun tipo di plebiscito. Chissà. Ma questa reazione sta favorendo l'esatto contrario. Quello che ci si domanda è come diamine faranno a votare? Seggi volanti? Tramite internet? Il tempo è poco, il primo ottobre è alle porte.

Marco Barone

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