Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

L'Italia destinata a diventare un grande centro diffuso d'espulsione per i migranti,ultima frontiera d'Europa

L'Italia come una santa? Ancora per poco. Perchè l'Europa non vuole più migranti, dopo aver accolto, o meglio spacciato per accoglienza, un numero di persone ritenuto utile per la propria manovalanza, e profitto interno, spesso a costo ridotto, ha chiuso le sue porte ed i suoi porti.
E' per questo che l'Europa non ha osato minimamente fermare il muro sloveno, croato, ungherese, perchè era consapevole del fatto che l'Europa benestante al momento giusto avrebbe fatto la stessa identica cosa. Chiudersi. L'Italia, santa, anche se è ben noto come l'accoglienza funziona nella maggior parte dei casi nel nostro Paese, e dove il malaffare ed il business ci ha messo anche del suo, ora dovrà decidere cosa fare.

Se dentro l'Europa vuole restare, dovrà diventare un grande centro d'espulsione diffuso per i migranti. Altro che accoglienza diffusa, espulsione diffusa. Non ha altra soluzione, se vuole restare in questa Europa, perchè a livello internazionale non conta un bel niente ed è costretta a subire. Ovviamente ciò comporterà anche una militarizzazione delle sue acque, insomma, per i migranti la strada è segnata. Vi abbiamo massacrato l'economia? I territori? Dal colonialismo alle guerre di questo millennio? Ci dispiace, forse, ma l'Europa non è per voi, e guai a parlare di sogno europeo, perchè a voi migranti non è consentito sognare.

L'Italia ha la possibilità di uscire fuori dall'Europa? Economicamente sarebbe un disastro, politicamente è tutta una incognita è più probabile che venga buttata fuori, come insegna la questione sui migranti, quello che la storia ha insegnato è che l'isola felice non esiste, e dunque a dirla tutta siamo proprio in un bel guaio.

Ha vinto la logica razzista del prima gli? L'animo nazionalista, razzista e nefasto che ha segnato in modo drammatico e violento il '900 non è mai svanito, è qui con noi perchè questa è l'Europa, perchè questo è il sentimento diffuso in gran parte del popolo europeo

Marco Barone

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