La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Cosa sarebbe il Mediterraneo senza l'Italia?








Renzo Piano ha scritto per Repubblica: "Il Mediterraneo è un grande lago salato. Anzi un brodo di culture, da quelle nordiche a quelle orientali, arabe ed africane. E l’Italia è lì nel bel mezzo a prendere il sole, e a congiungere i paesi del nord, con quelli del sud. Per questo è così bella e così fragile. Ragazzi, in questo disegno l’Italia non c'è. Mettetecela voi, come vi piace. E sarà sempre un Paese con un grande privilegio, regalato dalla geografia, nel mezzo di un mondo di antiche civiltà, diverso, ricco e bellissimo."

Il disegno del noto architetto è questo:




Disegno che contempla l'Italia geografica, altrimenti non avrebbe alcun senso inserire anche la Corsica.  Ma io vorrei ribaltare la prospettiva.  L'Italia nel disegno di Renzo Piano non c'è, ma si intravede, con tanti piccoli trattini. Come se lottasse per non sprofondare nelle misteriose acque del Mediterraneo.
Questi trattini spariscono, risucchiati dall'incuria, dal degrado, dal malessere, dalle mafie, dalla corruzione, da tutto ciò che ha violentato sistematicamente il nostro Paese. Un Paese bello, si dice ricco di potenzialità, ma sempre ideali. Ed allora visto che per apprezzare le cose, difendere le cose, difendere la bellezza, che nel nostro Paese altro non significherebbe che dover spazzare via tutto il marciume sistemico radicato da diversi decenni in ogni angolo d'Italia, queste le si devono perdere, mi domando e se il Mediterraneo risucchiasse l'Italia, spazzando via ogni trattino, cosa sarebbe il Mediterraneo senza l'Italia? Quel vuoto nel centro del Mediterraneo lascerebbe indifferenti?

Marco Barone

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