Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Continuano i rapporti culturali ed economici con l'Egitto, affari aumentati del 30%,"rapporti bilaterali intensi"

Sul sito dell'Ambasciata italiana in Egitto si legge che "i rapporti bilaterali tra Italia ed Egitto sono intensi e spaziano dalla cooperazione politica (incontri, missioni, visite di stato, riunioni internazionali, ecc.), a quella economico-commerciale, dalla promozione della lingua e della cultura italiana, alle politiche di sostegno allo sviluppo e alla collaborazione nel campo della ricerca e della scienza." 
Anche se come è noto a aprile 2016, in merito al tremendo caso di Giulio Regeni, la cui verità latita per i motivi ben noti ,veniva pubblicato sul sito dell'Ambasciata questo comunicato  "
Il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'Ambasciatore al Cairo Maurizio Massari. La decisione fa seguito agli sviluppi delle indagini sul caso Regeni e in particolare alle riunioni svoltesi a Roma ieri e oggi tra i team investigativi italiano ed egiziano. In base a tali sviluppi si rende necessaria una valutazione urgente delle iniziative più opportune per rilanciare l'impegno volto ad accertare la verità sul barbaro omicidio di Giulio Regeni.

Comunicato che non si troverà subito sul sito, ma sarà necessario fare una ricerca.

Emerge che i rapporti con l'Egitto continuano, quasi come se niente fosse. In gran rilevanza è stata pubblicata questa notizia:
Nel quadro della attività di collaborazione internazionale tra Italia ed Egitto, il giorno 12 Luglio 2017 si terrà, presso la British University in Egypt, una importante conferenza scientifica del Prof. Nicola De Filippis del Politecnico di Bari ed Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il quale riassumerà le recenti esperienze condotte sulla scoperta del bosone di Higgs e sulle nuove verifiche sperimentali. Il prof De Filippis lavora difatti da molti anni su tali tematiche, anche in collaborazione con i colleghi egiziani della suddetta università. Di seguito i contenuti della conferenza e la pagina introduttiva della presentazione del Prof. De Filippis.
Così come i rapporti economici continuano a crescere. Si legge che
 
"Al pari dell'interscambio commerciale, nonostante la crisi politica ed economica egiziana, anche nel 2016 si e' assistito ad un consolidamento della presenza delle nostre aziende in Egitto, che operano sia attraverso investimenti diretti che partecipando ai grandi progetti di sviluppo attuati dalle autorità egizianeSolo per citare le principali: ENI (e' il principale operatore petrolifero straniero nel Paese, dove vanta una presenza consolidata da oltre 50 anni), EDISON (ha in corso attività di sfruttamento di giacimenti di gas e petrolio sulla costa mediterranea attraverso una joint-venture da 3 miliardi di dollari con l'Egyptian Petroleum Company); BANCA INTESA SANPAOLO (fra i primi investitori italiani in Egitto, ha acquisito nel dicembre 2006, per 1,6 miliardi di Euro, l'80% del capitale della BANK OF ALEXANDRIA, aprendo nuove prospettive per il finanziamento di operazioni di imprese italiane nel Paese); PIRELLI (produzione di pneumatici per autocarri, in Egitto dal 1990; ITALCEMENTI (presente sul mercato dal 2001 e primo operatore della regione e prima azienda industriale straniera in Egitto);ANSALDO ENERGIA (realizzazione chiavi in mano di una centrale elettrica da 680 Mw del valore di 250 milioni di Euro); TECNIMONT, (costruzione di un impianto per la produzione di fertilizzanti del valore di 520 milioni di Euro); DANIELI (contratto da 70 milioni di Euro per la costruzione di un impianto 'greenfield' ed un altro contratto per il 'revamping' di un impianto ad Alessandria); GEMMO (ha ottenuto il rinnovo del contratto per la gestione di servizi e strutture del terminal 3 dell'aeroporto internazionale del Cairo); ITALGEN (Gruppo Italcementi) impegnata nella realizzazione di un parco eolico da 120 MW (con opzione fino a 400 MW), per un investimento iniziale di circa 130 milioni di Euro; BREDA ENERGIA, presente in Egitto dal 2008 tramite una joint venture denominata 'Tharwa-Breda Petroleum Service Company -TBPSCO'; TECHINT, in Egitto da oltre 30 anni, ha eseguito ed ha in corso vari progetti di grandi dimensioni nei settori dell’energia, petrolchimico, gas e infrastrutturale; GRUPPO CEMENTIR/Caltagirone, azienda leader nella produzione e distribuzione di cemento bianco."
 
Ma anche nel 2017 le cose vanno bene, ad esempio il solo volume degli scambi commerciali tra l'Egitto e l'Italia è aumentato anche del 30% per registrare 1,3 miliardi di euro nel primo trimestre dell'anno in corso, contro 1 miliardo di euro nello stesso periodo dello scorso anno.

.Ciò per saperlo ed ognuno tragga le sue riflessioni, dovute.

Marco Barone










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