La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quella Lupa di Roma nel parco del Municipio di Gorizia

Il parco del Municipio di Gorizia, è una piccola area verde che ospita un Tempietto neoclassico, diversi alberi e dove non passerà inosservata una scultura in bronzo raffigurante la lupa di Roma. A quale anno risale? Alcuni siti riportano la data del 1924 che coinciderebbe  con il periodo fascista quando Mussolini ottenne a Gorizia la cittadinanza onoraria che ancora in modo vergognoso sussiste. Un pezzo di storia che contrasta totalmente con la vera cultura, identità e connotazione sociale di questa località e che andrebbe totalmente rimosso come già fatto da altri Comuni, Ronchi docet in tal senso, specialmente in una Gorizia che rimpiange, poi, il suo sogno di "Nizza d'Austria" ma che l'avvento dell'italianità forzata e violenta condusse nel 1926, ad esempio, all'assalto del Trgovski Dom.  Altre fonti dicono che l'anno sarebbe del 1919. Ma cercando di leggere la data come riportata sul basamento della lupa, poco leggibile, pare emergere come data il 21 aprile del 1917. Cioè realizzata per il natale di Roma, festività che a dire il vero verrà ripristinata pienamente solo dal fascismo, e che prima del fascismo era vissuta con tono minore e l'anno di realizzazione sarebbe, per segno beffardo del destino, quello in cui Gorizia verrà persa dall'Italia e riconquistata dagli austriaci con la nota "disfatta" di Caporetto.  Interessante notare come in rete emergono dei manifesti dove a Roma questa lupa, realizzata tramite la fusione con il bronzo dei cannoni austriaci, venne esposta durante la grande guerra dal Comitato regionale, della nona circoscrizione di Roma, insieme ad un proiettile austriaco da 420 pagando l'ingresso a 20 centesimi per una raccolta di fondi a beneficio della Croce Rossa.


Sulla base della lupa "italianissima"si legge: " Roma Auspice- L'associazione fra i Romani- Gorizia redenta.  MCMXVII. E poi:  QUAE LUPA ROMANOS ALUIT METUENDA GEMELLOS TEUTONICIS BELLO CAPTIS NUNC FUSA METALLIS ARCEAT INVISOS ITALIS A FINIBUS HOSTES. A. LESEN"

Marco Barone

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