La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Ritrovato il nominativo di un terzo partigiano di Ronchi che verrà commemorato in Ronchi a Terzo d'Aquileia



Ogni anno a Terzo d'Aquileia si svolge una importante commemorazione con la quale si ricordano i partigiani torturati nella tremende carceri di Palmanova e che poi hanno trovato la morte tramite fucilazione in località Ronchi a Terzo d'Aquileia. Fino al 2016 i nominativi che venivano ricordati erano i seguenti: i Partigiani EGO MARAN, GIUSEPPE AMATO e ARCHILDO TAVERNA da San Giorgio di Nogaro, FULVIO INNOCENTE e RENATO CIPRIOTTI da Ronchi dei Legionari, OTTONE BONETTI da Fiumicello, GIOVANNI GASTONE BONITO da Trieste, CORRADO BEAN da San Canzian d’Isonzo, barbaramente torturati nelle carceri di Palmanova e poi fucilati in località Ronchi a Terzo d’Aquileia, nonché il Partigiano UMBERTO MEDEOSSI da Terzo d’Aquileia, catturato durante un’operazione di rastrellamento avvenuta a seguito di una delazione e trucidato in località Baret a Terzo d’Aquileia. 
Ma grazie al lavoro di ricerca svolto dalla sezione ANPI di Terzo d'Aquileia, come mi ha riferito Mario Candotto, memoria storica fondamentale per la nostra comunità, presso i locali archivi comunali, è emerso un terzo nome, che ora verrò commemorato in località Ronchi di Terzo d'Aquileia ed è quello del partigiano ALDO NOVATTI. Su di lui esistono alcune annotazioni ed una scheda. Nato a Ronchi nel 1924, quando ancora era nella provincia di Trieste, la sua famiglia era residente in località San Vito di Ronchi, si presentò volontario nelle formazioni partigiane della Brigata GAP divisione Bruno Montina e risultava arruolato il 14 aprile del 1944 per prestare servizio con il grado di Vice Comandante di Battaglione come attestato da alcune schede del 1946 realizzate a cura dell'Associazione Partigiani Giuliani di Ronchi. Fino ad oggi si sapeva che risultava essere morto in azione il 15 febbraio del 1945, ma non si specificava il luogo, salvo qualche testo di ricerca realizzato successivamente che indicava come luogo della morte Aquileia, per trovare riposo, successivamente, nell'ossario di Ronchi che accoglie oltre ad alcuni partigiani ignoti, centinaia di nostri partigiani. Monumento che venne inaugurato nel maggio del 1984 eretto nel cimitero comunale per iniziativa dell'Amministrazione comunale, che ha sostenuto le spese e per iniziativa della sezione ANPI di Ronchi

Marco Barone

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