Andare avanti con il passo del gambero..c'erano una volta i bunker della guerra fredda e GLADIO

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L'organizzazione GLADIO fu voluta non tanto dalla NATO ma dagli americani per costituire un gruppo paramilitare, clandestino e incostituzionale, di migliaia di persone, prevalentemente civili, pronto ad intervenire in caso di invasione da parte dei comunisti jugoslavi od eventualmente sovietici. Come la storia ha insegnato non ci fu alcuna invasione, ma i rapporti tra pezzi di GLADIO e la strategia della tensione rimangono una delle pagine più nebulose della storia repubblicana italiana su cui probabilmente non ci sarà mai piena verità. Collisioni tra massoneria, servizi deviati, neofascisti, con l'obiettivo unico di non consentire l'avanzata del comunismo in Italia ed in Europa, perchè Stay Behind era presente ovunque non solo in Italia, ma quello che accadde in Italia non ebbe eguali nel resto d'Europa.    Attraversando il Carso, devastato dalle trincee, può capitare di imbattersi anche in  alcuni bunker della guerra fredda che dovevano essere utilizzati per cercare d

Dalla svastica sulle rive dell'Isonzo al plurilinguismo


Ora "fiume sacro ai popoli d'Europa" dicitura che ha fatto imbestialire i soliti quattro gatti nostalgici di un nazionalismo anacronistico, da antiquario, l'Isonzo è un fiume che continua a fare discutere. Da un lato emerge la peculiarità di questa zona, nei pressi di Gradisca. Un cartello dove si riporta anche in arabo il giusto comportamento da osservare. 
D'altronde è proprio a partire dai divieti o dai regolamenti che si percepisce il tipo di frequenza che vi è in una data zona. E l'arabo è dovuto alla costante presenza di tanti richiedenti asilo presenti in zona. Una presenza che ha creato problemi ad alcuni, per i motivi ben immaginabili e che qui risparmio. Ma non risparmio quella meschinità che qualche distorto mentalmente, che ha problemi certamente di carattere esistenziale, ha voluto imprimere sulla riva dell'Isonzo. Un sasso ben visibile ed una svastica nera. Simbolo del male assoluto, simbolo del nazismo, bestialità pura che offende profondamente la storia di questo territorio e soprattutto il fiume Isonzo.  Ma alla demenza delle persone non vi è mai fine.


Marco Barone 

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