Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Se l'USR del FVG continuerà ad avere un dirigente non generale


Nel 2014 si è deciso che quattro Uffici scolastici regionali italiani, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise ed Umbria, vista la  popolazione studentesca ivi presente, non potranno avere alla guida un direttore generale bensì un dirigente di livello non generale.  La norma in questione, ancora vigente, afferma che gli uffici scolastici sono uffici di livello dirigenziale generale o, in relazione alla popolazione studentesca della relativa Regione, di livello non generale, cui sono assegnate le funzioni individuate dal regolamento. Gli uffici scolastici hanno dimensione regionale, ed il numero complessivo degli uffici  scolastici regionali è di 18, di cui 14 di livello dirigenziale generale. Dunque, il Friuli Venezia Giulia, nonostante il suo essere Regione a statuto speciale, nonostante le sue peculiarità, nonostante le sue specificità, nonostante la complessità del territorio ed il plurilinguismo, è stata degradata a regione non avente diritto a tale figura apicale. Certo, il risparmio economico forse vi sarà, le funzioni che sono state estese al ruolo dirigenziale non generale sono in ogni caso articolate ed importanti, ma lo schiaffo ricevuto dal FVG è importante, e la mancanza di prestigio pure. Dunque, ora come è noto, entro il 7 marzo 2017 si procederà alla selezione di un nuovo dirigente non generale che dovrà guidare l'USR del FVG nei prossimi anni.  La selezione, in conformità al disposto di cui all’art. 19, comma 1, d.lgs 30 marzo 2001, n. 165, verrà svolta tenendo conto delle attitudini e capacita' professionali del singolo dirigente, dei risultati conseguiti in precedenza nell'amministrazione di appartenenza e della relativa valutazione, delle specifiche competenze organizzative possedute, nonché delle esperienze di direzione eventualmente maturate all'estero, presso il settore privato o presso altre amministrazioni pubbliche, purché attinenti al conferimento dell'incarico. Ad oggi in materia di scuola e rappresentanza apicale il FVG non ha saputo fare valere la sua specialità, e continua a registrare in via generale importanti sofferenze e carenze di organico anche negli uffici periferici. Quadro che ben si armonizza con la situazione degli organici del personale scolastico nelle scuole, deficitaria rispetto alle reali esigenze.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot