C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

I lavori del polo intermodale di Ronchi

Poco più di 16 milioni di euro, ed alla fine i lavori son partiti. Dopo la realizzazione della rotatoria, e dopo un restyling dell'interno dell'Aeroporto, ed il cambio del nome in chiave più internazionale, ora tocca allo spazio collocato proprio innanzi all'unico scalo del FVG. Lì dove poteva sorgere un bel parco urbano, qualche orto comunale, nel mentre la zona industriale è sempre meno industriale, si è deciso di costruire quella che sarà la terza stazione di Ronchi, la quarta nel raggio di pochi minuti, funzionale alla medio velocità, perchè l'alta velocità qui non si può e deve realizzare, per diverse ragioni ben argomentate in passato. Ci saranno però i soliti studi, le solite consulenze, il solito spendere soldi, e soprattutto sorgerà una struttura di cui proprio non si comprende l'essenzialità, la necessità, ma oramai il dado è tratto ed amen.
Son tanti i curiosi che si soffermano ad osservare l'avanzamento dei lavori, terra, ruspe, presto cemento. Quello che ci si augura è che quando il pacchetto sarà ultimato è che il nostro scalo non verrà venduto o svenduto, vista l'ingente quantità di soldi pubblici investiti e spesi. Segue qualche fotina sullo stato attuale dell'avanzamento dei lavori, come si può vedere si procede in modo abbastanza spedito, anche perchè l'opera dovrebbe essere consegnata, per quello che si è compreso, nel 2018.  Non ci resta, visto il quadro generale come sussistente, che osservare e monitorare.

Marco Barone 



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