Si è svolta a Ronchi, una importante iniziativa a sostegno del no al referendum costituzionale, organizzato da Sinistra per Ronchi- Rifondazione Comunista con le relazioni di Raffaele Tecce della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, e l’avvocato Ottavio Romano membro del Comitato goriziano per il NO al Referendum e segretario provinciale del PCI. Una delle cose più rilevanti che vengono ben evidenziate in tutte le
iniziative a sostegno del NO alla riforma costituzionale, oltre al noto
combinato disposto tra legge
elettorale e riforma costituzionale, diabolico, ( e comunque anche senza
combinato
disposto, la riforma che richiama in mente per diversi aspetti quella
della P2 è ugualmente inaccettabile) è quella che riguarda la specialità
del FVG.
Ad esempio l'articolo 117 della Costituzione è stato
riscritto in modo invasivo nei
confronti dell'autonomia delle Regioni, e tale invasività incide anche
su quella delle Regioni a Statuto Speciale, poiché non esiste nessuna
norma espressa, chiara e tassativa di salvaguardia di tale specialità in
merito a quanto ora scriverò. Quando si scrive che è
materia riservata allo Stato centrale la questione inerente la
realizzazione di infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto e
di navigazione d’interesse nazionale e relative norme di sicurezza;
porti e aeroporti civili, di interesse nazionale e internazionale, il
dado è tratto. Cosa significa ciò? Che se a Roma decidono che a Trieste
si deve fare il rigassificatore, od a Ronchi e Monfalcone la TAV con
oltre 20 km di
gallerie nel nostro Carso, e se tali opere vengono considerate di
interesse nazionale, il parere della Regione, degli enti locali, non
conterà un semplice fico secco od amaro che esso sia. Insomma quanto
accaduto nel 2012 con la legge di stabilità, quando si è normato che per
assicurare la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione e
garantire, a tal fine, il regolare svolgimento dei lavori del cunicolo
esplorativo de La Maddalena, le aree ed i siti del Comune di Chiomonte,
individuati per l’installazione del cantiere della galleria geognostica e
per la realizzazione del tunnel di base della linea ferroviaria
Torino-Lione, costituiscono aree di interesse strategico nazionale, ciò
rischia di essere la normalità e non ci sarà specialità che potrà
tenere. E ciò è anche confermato dalle disposizioni transitorie della
riforma costituzionale, perchè quelle disposizioni della riforma
costituzionale si applicheranno
pienamente nel momento in cui si realizzerà la revisione degli statuti
sulla base di intese con le medesime Regioni interessate e Province
autonome. Insomma, quando si dice che la specialità del FVG non è
compromessa dalla riforma costituzionale, questa è una grande
baggianata.
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