La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

San Giorgio di Nogaro per due giorni capitale del Jazz



Quando si pensa al Jazz vengono in mente immagini in bianco e nero, musica di altri tempi, si penserà, musica da circolo, che parla, con le sue incredibili note, solo ad una cerchia ristretta di persone. Nulla di più sbagliato. Il Jazz, nelle sue mille varietà, con il suo ritmo ora lento, ora sostenuto, ora allegro, ora rilassante, è la musica che può parlare a tutti, e non a caso dal 2012 si celebra anche la giornata internazionale del Jazz che anche in Italia, in città come Roma, Forlì, Milano e tante altre, vede, per l'occasione, diversi eventi. In Friuli Venezia Giulia, a San Giorgio di Nogaro, per due giorni, si svolgerà l'evento GLB Sound Jazz Festival ospitato da Villa Dora. Ci saranno artisti di grandissimo spessore, come Maurizio Brunod, uno dei più noti chitarristi dell’attuale scena jazz italiana, il gruppo Toni Snétberger Quartet, Ferenc Snétberger, Sandro Gibellini, e Gaetano Valli, The Jelly Factory, Bebo Ferra Trio, ma anche mostre fotografiche e letture di poesie. Insomma, una due giorni che trasformerà San Giorgio nella capitale nostrana del Jazz e non solo, una dimostrazione della grande vitalità musicale e culturale che esiste in questa bellissima regione.
Marco Barone

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