Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Quale lo stato di sicurezza delle scuole del FVG in caso di terremoti? A dicembre 2015 finanziate solo 4 scuole

Quando vai sul sito della protezione civile, nella sezione terremoti, leggi: "Negli ultimi mille anni, circa 3000 terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Quasi 300 di questi (con una magnitudo superiore a 5.5) hanno avuto effetti distruttivi e addirittura uno ogni dieci anni ha avuto effetti catastrofici, con un’energia paragonabile al terremoto dell’Aquila del 2009. Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. Anche tu vivi in una zona pericolosa, dove in passato già si sono verificati terremoti o se ne sono avvertiti gli effetti. E ciò potrà accadere ancora in futuro." Dunque almeno un terremoto catastrofico ogni dieci anni, anche se ultimamente pare questa media essersi abbassata. Ogni volta assistiamo sempre alle solite scene, si ripetono sempre le stesse dinamiche, si invoca sempre l'irripetibile modello del Friuli, irripetibile perché la società attuale è totalmente corrotta, ogni volta si accendono i fari dell'attenzione su alcuni beni primari, come ospedali, scuole ecc. L'Italia è un Paese semplicemente andato in malora, si devono incrociare le dita. La prevenzione non è voluta, la speculazione è voluta. Senza voler generalizzare si può ben dire che in via complessiva la maggioranza delle nostre scuole non sono sicure, i nostri ospedali non sono sicuri, le nostre case non sono sicure. Ma sicuri sono gli sperperi per opere faraoniche ed inutili per la collettività.  Soffermandoci sulla problematica scuola, che è il luogo più delicato della nostra società, quale la situazione? Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità. In FVG al 17 dicembre 2015  si segnalano interventi mirati  nel 2008 per una scuola elementare di Maniago, una scuola media di Udine, una scuola elementare di Fiume Veneto nel 2012, una scuola media di Udine nel 2012. Quale lo stato di sicurezza antisismica delle nostre scuole? Visto che buona parte del FVG è ad alto rischio sismico, ed il resto del territorio non totalmente immune? 
Marco Barone

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