Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Che autunno sarà? L'autunno boh





Ha ragione Fedez quando canta che "E' noto che l'italico soffre di stress post-traumatico da cellulare scarico Tipo che l'Iphone smette di scrivere e tu smetti di vivere". Superato Ferragosto, il pensiero va, come sempre da decenni a questa parte, all'autunno. E la domanda da milioni di dollari è che autunno sarà? Caldo, freddo, tiepido, o semplicemente boh? L'attenzione sarà focalizzata sulla questione del referendum costituzionale, nel nome del sì ogni miracolo pare essere possibile, ogni problema dell'Universo pare avere una soluzione e se osi votare contro, ti etichettano come conservatore, fascista, veterocomunista, vecchio, ignorante, o giovane senza testa, come quelli che hanno voluto la Brexit. Il fronte sarà caldo su alcune realtà territoriali, politicamente parlando, come Monfalcone o Ronchi, dove si rinnoverà l'amministrazione comunale. Sarà tiepido sulla questione del lavoro che non c'è, arrivano schermaglie sulla vergognosa ed annosa problematica del non rinnovo dei contratti, nel Paese che spende 5 miliardi di euro per l'inutile Mose,salvo per chi lo costruisce, e non si trovano i soldi per il rinnovo dei contratti o per il sociale. Sarà un mistero sul fronte dei movimenti, qui il boh regna sovrano, così come il boh sorge sulla problematica della scuola, nell'attesa di capire se il referendum abrogativo su alcuni punti della "buona scuola" avrà il via libera o meno, ma in ogni caso se ne parlerà dal 2017 in poi, in caso di voto. La tensione a livello internazionale è alta, i missili estivi colpiscono la Libia e non solo, il mostro creato dall'Occidente ora è più vicino ai nostri confini, ed anche qui sorge un grande ed immenso boh. 
Insomma, si è nell'attesa di un qualcosa che possa smuovere qualcosa, e mai come questo autunno 2016 sarà il momento del boh.

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