La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Da quando i richiedenti asilo sottraggono alloggi agli italiani? Ed occupano posti di lavoro che mancano?


Il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del FVG Rodolfo Ziberna, che dovrebbe forse essere il candidato Sindaco di Gorizia per l'area di destra, a margine del parere della VI Commissione consiliare sulla proposta di revisione del Regolamento di Dublino, quale perla ha affermato
Riporto per intero questo passaggio: "(...)Anche il contributo di solidarietà per ogni richiedente non accettato presenta cifre risibili, anche perché una persona che vive in Italia deve farlo in modo decoroso. Lo Stato italiano pertanto deve essere messo in grado di ricevere risorse adeguate per ciascun richiedente asilo che gli altri Paesi non intendono accogliere. Risorse adeguate significa risorse per assicurare un tetto sopra la testa (alloggi da realizzare e non da sottrarre ai cittadini italiani), una formazione professionale e un inserimento nel mondo del lavoro con interventi mirati per creare nuovi posti di lavoro e non per occupare posti di lavoro che oggi mancano soprattutto per i cittadini italiani e per non creare, quindi, ulteriori disagi di ordine sociale con quei cittadini che da anni pagano le tasse. "Visto il grado di disinteresse dimostrato dalla Ue nei confronti delle istanze italiane - conclude Ziberna - ritengo che debba essere previsto l'istituto del conguaglio a fronte della partecipazione italiana al bilancio comunitario, che consenta di trattenere dai circa 17 miliardi che oggi l'Italia conferisce alle casse dell'Unione quanto dovuto per gli oneri accertati di cui il nostro Paese deve farsi carico. Alla Turchia i 3 miliardi sono stati riconosciuti celermente, non vedo la ragione per cui non possa essere riconosciuto uno strumento automatico a beneficio di chi si carica di maggiori oneri".

Ora gli interrogativi sorgono e non possono che sorgere. Da quando i richiedenti asilo sottraggono alloggi agli italiani? Premesso che i richiedenti asilo quando giungono in Italia, e qui effettuano la richiesta, ai sensi dell'articolo 3 della nostra Costituzione hanno gli stessi diritti dei cittadini italiani, non mi risulta che sia mai stato sottratto un solo alloggio ai cittadini italiani a favore dei richiedenti asilo. 
A Trieste esiste il modello dell’accoglienza diffusa che nella città fa contare ben 42 appartamenti utilizzati in 11 diverse strutture. Dunque si tratta di appartamenti destinati non solo all’accoglienza Sprar (che può contare su 26 appartamenti gestiti dal Consorzio Italiano di Solidarietà e Caritas), ma anche all’extra Sprar. Si tratta di appartamenti reperiti in locazione privata sul mercato. Ora pare evidente che in Italia abbiamo bisogno di tutto tranne che di nuove case, visto l'enorme speculazione edilizia sussistente che ha devastato le nostre città e nostri paesi, con la maggior parte di case invendute e sfitte. 
Altro interrogativo che sorge. Da quando i richiedenti asilo occupano posti di lavoro che mancano per gli italiani? Addirittura rischiando di creare disagi di ordine sociale? E' vero che esiste la questione del volontariato, nei confronti della quale manifesto diverse perplessità poiché si traduce in lavoro gratis. Ma da qui a dire che si occupano posto di lavoro che non ci sono (?) ed altro mi pare davvero troppo. Sono proprio queste affermazioni prive di ogni consistenza che rischiano di fomentare situazioni certamente non favorevoli nei confronti dei richiedenti asilo

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