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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Quel magnifico splendore di colore per le strade di Monfalcone con i vestiti delle donne bengalesi

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In questa estate afosa e grigia, per le strade di Monfalcone regna un sano colore. Ed è quello dei meravigliosi vestiti delle donne bengalesi. Con quel vestito tradizionale, chiamato Sari, leggero, lungo, che copre con eleganza il corpo della donna. Colori variegati, chi con una sola tinta, chi con più tinte. Qualcuna è anche integralmente coperta in volto, portando il velo, anche questo colorato. Ed ovviamente le solite ed immancabili malelingue passano il loto tempo sul web, tra fasciofancazzisti da tastiera, e perbenisti, a pronunciare sempre le solite noiosissime litanie. Noi siamo cresciuti in Occidente, con la cultura occidentale. Non abbiamo gli strumenti per capire, anche perché l'ignoranza è sovrana. Comunque non abbiamo il diritto di giudicare. Il velo è giusto o non è giusto? Lo stesso potrebbe dirsi se è giusto andare in giro per le strade delle nostre città mezze svestite o mezzi svestiti, per non dire alto e non essere volgari. Poi, ovviamente, si tira in ballo,

Ordine, decoro e pulizia nel triangolo delle Bermude di Trieste

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E' accaduto in passato a Napoli, a Parma, a Salerno, a Brescia, il sequestro delle coperte nei confronti dei senza tetto, anche se la peggiore delle ordinanze è avvenuta a Budapest nel non tanto lontano 2011 quando i "vagabondi" se non riuscivano a pagare 200 euro di multa, una cifra enorme, rischiavano di finire in galera. A Trieste in questo momento regna la politica della tutela della facciata ed il tema dominante che ha caratterizzato, per esempio, l'ordinanza contro chi indica un  parcheggio  libero per conseguire direttamente od indirettamente un beneficio minimo economico, è   quello di evitare lo scadimento della qualità urbana e l’alterazione del decoro urbano.  Ordine, decoro e pulizia. Il tutto in una città che continua ad essere interessata dalla problematica della Ferriera, dalla disoccupazione, dalla criminalità organizzata, in una città che non riesce ad intraprendere una chiara via di uscita per ritornare ai fasti imperiali che probabilmente si p

Da quando i richiedenti asilo sottraggono alloggi agli italiani? Ed occupano posti di lavoro che mancano?

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Il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale del FVG Rodolfo Ziberna, che dovrebbe forse essere il candidato Sindaco di Gorizia per l'area di destra, a margine del parere della VI Commissione consiliare sulla proposta di revisione del Regolamento di Dublino, quale perla ha affermato ?  Riporto per intero questo passaggio: "(...)Anche il contributo di solidarietà per ogni richiedente non accettato presenta cifre risibili, anche perché una persona che vive in Italia deve farlo in modo decoroso. Lo Stato italiano pertanto deve essere messo in grado di ricevere risorse adeguate per ciascun richiedente asilo che gli altri Paesi non intendono accogliere. Risorse adeguate significa risorse per assicurare un tetto sopra la testa (alloggi da realizzare e non da sottrarre ai cittadini italiani), una formazione professionale e un inserimento nel mondo del lavoro con interventi mirati per creare nuovi posti di lavoro e non per occupare posti di lavoro che oggi mancan

Lui è tornato. Ci sono oggi le condizioni per il ritorno del nazismo? Sì

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Lui è tornato è un film documentario geniale. Geniale la regia, geniale l'idea che trae spunto dal libro omonimo, ma rispetto al libro che è fantasia dell'autore, il "falso" Hitler ha realmente girovagato per le strade della Germania e la reazione dei comuni cittadini, che non erano attori, ma persone reali, è stata allucinante.E' emersa una Germania che rimpiange il nazismo, una Germania che vuole l'uomo forte solo al comando, una Germania che si indigna più per l'uccisione di un cagnolino che del ritorno di Hitler. Chiaramente non si deve generalizzare, qualche reazione contraria vi è stata, così come è stato letteralmente ridicolizzato il principale partito neonazista tedesco. Ma quello che ha colpito è che se Hitler adattasse oggi i suoi pensieri alla società del terzo millennio, senza sfiorare l'unico elemento reputato come caldo, la questione degli ebrei e l'Olocausto, molti sarebbero favorevoli al ritorno del nazismo. Non è un caso c

Integrativo Fincantieri, a Monfalcone non passa, ma in Italia sì,di poco. Ed ora?

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Il testo dell'integrativo è complesso, molti meccanismi possono essere ben compresi solo da chi vi lavora, da chi ha esperienza diretta sul campo. Da estremi principi generici, che vogliono dire tutto ma nello stesso tempo quel tutto significa nulla, ad altre questioni particolareggiate che hanno letteralmente spaccato i lavoratori. Quanto accaduto sulla vicenda dell'Integrativo cosa ha insegnato? Che sicuramente i lavoratori hanno ben compreso la valenza di quel testo, altrimenti non si spiegherebbe quanto accaduto, ma non può e non deve essere questo il modello da seguirsi per la contrattazione nazionale.  Quando hai dati così rilevanti a livello politico-sindacale, quando hai il cantiere più importante, come quello di Monfalcone che dice no, ad un testo sottoscritto dai sindacati, anche se non è la prima volta che Monfalcone dice no, qualcosa è in movimento.  E' vero che  la consultazione ha visto i lavoratori sostenere l’intesa sottoscritta da Fim, Fiom e Uilm

Una pizza e pasta mafiosa possono essere pericolose quanto una bomba

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Leggendo le varie operazioni che sono state realizzate sul territorio nazionale, dall'inizio di questa estate  contro le mafie verrebbe da pensare che, ricordando il titolo di un vecchio film se la mafia uccide solo d'estate, le mafie vengono colpite duramente in estate. Chiaramente trattasi di una coincidenza, perché le operazioni sono costanti. Quanto accaduto, per l'ennesima volta, nella nostra regione, riporta alla mente l'operazione che Repubblica nel 2010 definì come Pasta Connection. Si ricordava che "dove c'è pizza c'è mafia", riportando la frase di uno un dei pochi pentiti calabresi all'indomani della strage di Duisburg, in merito alla situazione del radicamento della 'ndrangheta in Germania. Operazione, quella di Pasta connection che ha portato Repubblica a scrivere che “ è la più grande catena di ristoranti in Italia, conta almeno 5 mila locali, 16 mila addetti, e fattura più di un miliardo di euro l'anno. Non ha un marchi

Quando i servizi americani presero contatto con Borghese per fermare l'avanzata di Tito nella Venezia Giulia

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Le vicende del Confine Orientale sono di una importanza straordinaria per comprendere la storia del '900 e soprattutto tutto quello che è accaduto successivamente alla fine della seconda guerra mondiale,penso per esempio alla guerra fredda, alla strategia della tensione e così via dicendo. La guerra fredda, che ha visto la creazione di un blocco Occidentale univoco tra democratici, nazisti, fascisti ed anticomunisti, è nata proprio sulla questione di Trieste a guerra "calda". Ed il documento che ora segue è l'ennesima prova di ciò. Tra gli atti desecretati della CIA vi è un documento molto importante che riguarda la medaglia d'oro al valor Militare Antonio Marceglia che prestò servizio nella X MAS e concluse la sua carriera come membro  del Consiglio Superiore della Banca d'Italia. Lo scopo della sua missione era duplice ed emergerà in una relazione datata 20 giugno 1945 : prendere contatto con il Com.te J. V. Borghese della X a MAS al fine di concre

Aeroporto di “ Trieste”: Dopo il nome si deve pensare ad un logo

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Dunque, pur non essendoci ancora una vera e propria ufficialità, pare di aver capito che il nome ufficiale dell'unico scalo aeroportuale della nostra Regione sarà semplicemente Trieste. Ero già intervenuto sulla questione del nome esprimendo varie considerazioni. Per esempio, in merito all'intitolazione a Brazzà succintamente posso qui riportare che Brazzà nasce a Roma in via dell’Umiltà 82, nel 1852 e morirà a Dakar nel 1905, di famiglia aristocratica originaria del Friuli, prenderà anche la cittadinanza francese, opererà per l'interesse della Francia, divenne ufficiale della Marina di Francia, sarà sì esploratore ma nell'ambito del colonialismo, ed infatti è noto come il colonialista buono o gentile od “illuminato”, come se vi possa essere un colonialismo cattivo ed uno buono ed oggi giorno gli effetti del colonialismo, specialmente quello di matrice francese, li vediamo quali sono. E dunque se viene rimossa tale intitolazione le opinioni potrebbero essere più che

Quelle ridicole e penose ronde sull'Isonzo per la questione migranti

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Chi con maglie con slogan che richiamano frasi del decalogo della XaMAS come morte e nemico si guardano in faccia in un tempo ove guerre, xenofobia, razzismi, neonazismi e neofascismi, cercano di farsi spazio con lo scopo di destabilizzare l'Europa e minare la conquista di diritti civili che mai possono dirsi al sicuro, specialmente oggi.   Due diverse iniziative, una sabato ed una domenica, e sarebbe interessante capire se queste iniziative sono da intendersi come una collaborazione tra due gruppi o come una forma di competizione, chi con il cane, chi  in fila, diritto, possente, con la postura tipica di un periodo che non dovrà più tornare e se qualcuno lo rimpiange si procurasse una macchina del tempo ed andasse via semplicemente dalle palle per riviversi quel periodo nefasto della storia europea ed italiana, un periodo che ha massacrato il nostro Paese e ne ha compromesso la dignità per decenni, dignità e faccia che l'Italia ha in parte recuperato solamente

Gorizia e grande guerra: Quando Baruzzi venne dimenticato dallo Stato italiano

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Il 4 settembre del 1916 venne conferita ad Aurelio Baruzzi la medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: “Comandante di un reparto di bombardieri a mano, si slanciava per primo in un camminamento austriaco, catturandovi uomini e materiali. Due giorni dopo, accompagnato da soli quattro uomini, irrompeva in un sottopassaggio della ferrovia apprestato a difesa, contro il quale si erano spuntati gli attacchi dei due giorni precedenti, intimando audacemente la resa a ben duecento uomini, che venivano catturati unitamente a due cannoni e ricco bottino di armi e materiale. Più tardi partecipava al passaggio a guado dell’Isonzo, si spingeva in Gorizia e nella stazione innalzava la prima bandiera italiana. Gorizia, 6-8 agosto 1916. “ Anno 1956. Alla Camera dei Deputati si discute il disegno di legge che riguardava lo Stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’esercizio finanziario 1956-57. Prenderà la parola Francesco Di Bella membro dal 21 lug

Il Comune di Aiello del Friuli diventa città della pace

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Noto come il paese delle meridiane, Aiello del Friuli, ora diviene città della pace. Questo è stato uno dei primi atti compiuti dal nuovo Sindaco Bellavite Andrea.  Il 12 ottobre del 1986 si provvedeva alla costituzione del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace quale associazione non riconosciuta sino alla data del 2100, e gli scopi da perseguirsi sono, in dettaglio: Operare per una generalizzazione di una cultura di pace mediante l'approfondimento e la riflessione sulle tematiche della pace, così come previsto anche dalla vigente legislazione regionale in materia; Promuovere le iniziative di solidarietà rispetto a tutte le situazioni che possano compromettere il processo di pace (richiamo alla legge sulla cooperazione);Operare in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche ed Universitarie, le agenzie educative e le associazioni della Società civile; Assicurare il collegamento con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e favorire la partecipazio

La follia omicida di Monaco ed il blocco totale della città. Se l'Occidente è in paranoia

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Dacca, Baghdad, poi Nizza, Parigi neanche a parlarne, se si chiede alla maggior parte delle persone quando sarebbero accaduti i fatti di Parigi, molti non ti sapranno rispondere, nonostante per settimane non si sia parlato che di ISIS e Parigi e siamo tutti francesi. Stesso discorso per i fatti di Bruxelles. E per quelli accaduti oltre i muri dell'Europa, meglio calare un pietoso velo di no comment. Insomma tutti fatti dimenticati, ed ora è il turno di Monaco e Monaco verrà presto dimenticata non appena accadrà un nuovo fatto e così via dicendo. Ogni volta che si verifica una qualsiasi azione omicida quello che un tempo poteva essere un nerissimo fatto di cronaca, a cui i TG di tutto il mondo avrebbero dedicato qualche secondo, occupa per ore intere gli spazi della programmazione televisiva, dei media, della stampa. Vi è una fottuta paura dell'ISIS, è evidente, che pure dove non ha responsabilità alcuna, vince, pur essendo in una fase di debolezza più che evidente. Vinc

Alcuni politicanti di Trieste farebbero bene a studiarsi la Carta di Roma. Non chiamateli clandestini

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In Italia si è fomentato oltre ogni decenza per lungo tempo una campagna finalizzata a presentare il nostro Paese come soggetto ad una vera e propria invasione da parte dei migranti. Eppure i dati confermano che  da Gennaio a Giugno 2016  i migranti sono stati 84,052. Nel 2015, nello stesso periodo furono 84,026. Quindi, solo +0,03%. Un nulla. Un nulla che ha messo sotto pressione il sistema della non accoglienza, caratterizzato da parecchi deficit ed anche omissioni gravi. Sicuramente non si può parlare di quello sussistente in FVG di un modello esemplare. Il caso Gorizia docet in negativo. Ma anche Trieste ha avuto le sue pecche, con l'assurda vicenda dell'area dell'ex Silos che per settimane ha visto, per diverse ragioni, l'affermazione di una situazione di pseudo-tolleranza che ha rischiato, prima di ogni cosa, di minare l'incolumità di chi si recava in loco. Degrado, sporcizia, condizioni igienico sanitarie pessime. Poi arriva l'ordinanza nel mese de

Se il nuovo ordine mondiale passa dall'economia.Un'analisi pubblicata sul sito dell'intelligence italiana

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Sul sito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica è stata pubblicata una ricerca molto interessante, pubblicata da Laris Gaiser membro dell’ITSTIME (Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies) presso l’Università Cattolica di Milano in qualità di esperto d’intelligence economica. Si riportano vari concetti, analisi, riflessioni, che ben evidenziano come il mondo sia cambiato e come, seguendo il ragionamento del controverso Edward Luttwak  nella nascita di un nuovo ordine mondiale sarà l'economia a prendere il posto degli eserciti. Erano gli anni '90 quando ciò veniva annunciato. In parte Luttwak avrà certamente ragione, lo abbiamo visto tra il 2007 e 2008 cosa è accaduto in Occidente con la famigerata "crisi" che crisi in realtà non è stata, salvo per buona parte della popolazione che ha pagato gli effetti diretti di uno scontro durissimo all'interno del capitalismo, appunto guerra economica mondiale.

Quelle critiche dell'Accademia della Crusca e dell'ASLI sul concorso scuola e problematica della lingua italiana

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Il concorso scuola ha fatto certamente discutere, come tutti i concorsi di una certa portata è stato caratterizzato da diversi contenziosi, critiche e riflessioni.  Una delle più particolari è sicuramente quella effettuata da parte dell'Accademia della Crusca. In una recente nota rilevache “il 2 maggio 2016 si è svolta la prova del Concorso docenti per le cattedre delle materie letterarie nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Pochi giorni dopo un documento, sottoscritto dai membri del Direttivo dell'ASLI e della Giunta dell'ASLI Scuola, e inviato al MIUR, lamentava l'assenza di quesiti di carattere linguistico in quella prova, peraltro carica di domande. Dopo aver pubblicato il documento sulle pagine della sezione “Notizie” di questo portale e del sito CruscaScuola , ci pare opportuno riproporne gli argomenti nel nostro angolo di discussione con i lettori per confrontarci con la loro opinione.”  Cosa si evidenzia in detto documento? Continua su 

I 3 comandamenti sulla sicurezza per il Pokémon GO

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Adulti ed adolescenti che giocate a Pokémon GO dovreste conoscere tre regole basilari, che sono poi richiamate anche dallo stesso sito del Pokèmon GO. A dire il vero si tratta di regole basilari, ma visto quello che sta accadendo nel mondo, con incidenti ai limiti del ridicolo, è cosa buona e giusta ricordare tre regole ordinarie visto che qui chi si fa prendere dalla mania del gioco rischia di fomentare una situazione di caos in tutti i sensi e minare anche la sicurezza altrui se non la propria. La numero 1: " Per ragioni di sicurezza, è consigliabile non giocare Pokémon GO quando vai in bicicletta, guidi un auto o volteggi su un volopattino, insomma in qualsiasi situazione in cui non ti puoi distrarre, e ricorda: non ti allontanare mai dai tuoi genitori o dal tuo gruppo per catturare un Pokémon." Dovrebbe essere ovvio, anche perchè non comprendo come una persona possa guidare e giocare, eppure è accaduto ad esempio che s i distrae alla guida per giocare a Pokemon g

Se il Comune di Trieste fa il dispetto ai diritti eliminando il gioco del rispetto

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Sicuramente il mio punto di riferimento non potrà mai essere D'Annunzio uomo innamorato della guerra, le cui gesta sono state da musa per il fascismo, di cui si dovrebbero ricordare, specialmente nella Trieste multietnica di oggi anche questi versi a dir poco razzisti ed infamanti verso un popolo intero identificato nell'unicità dell'essere croato. Per esempio nella lettera ai Dalmati - E in me e con Lettera ai Dalmati così scriveva : (...) "il croato lurido, s’arrampicò su per le bugne del muro veneto, come una scimmia in furia, e con un ferraccio scarpellò il Leone alato" oppure (…) "quell’accozzaglia di Schiavi meridionali che sotto la maschera della giovine libertà e sotto un nome bastardo mal nasconde il vecchio ceffo odioso"... nel discorso al popolo di Roma nell'Augusteo, 4 maggio 1919 (…) "Fuori la schiaveria bastarda e le sue lordure e le sue mandre di porci!"  A Trieste viene chiuso in un cassetto il gioco del rispetto trami

Quante baggianate pericolose realizzate nel nome dell'anticomunismo,da Gladio alle mine atomiche di Gorizia

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Riflettevo in questo periodo su quella che era una vera ossessione. E vengono in mente le prime battute di una nota canzone dei Subsonica quando scrivevano "tutto si muove, non riesco a stare fermo. Tremando ti cerco in tutti i canali. È alta tensione ma senza orientamento. Sbandando ti seguo in tutti i segnali. Fuori controllo e ormai mi pulsi dentro. Sento il contagio di un’infezione.". Infezione, ossessione, non riuscire a stare fermo, essere fuori controllo, errare e sbandare per contrastare i Sovietici od i cattivi Jugoslavi comunisti. Si sono inventati di tutto. Mondo di spie, di agenti segreti, di organizzazioni allucinanti, come stay-behind che in Italia sarà nota come Gladio. Certo, erano altri tempi, la guerra fredda rischiava di divenire calda e continuerà anche dopo la caduta del muro di Berlino ed a dirla tutta continua ancora oggi. Ma veramente si deve credere alla barzelletta che l'Italia rischiava di essere invasa dai cattivi Sovietici? O cattivis

Il comitato provinciale per la sicurezza pubblica di Gorizia: questione "migranti","episodi isolati e sporadici"

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Era stato richiesto con gran forza la riunione del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica di Gorizia dopo alcuni episodi che avrebbero riguardato alcuni richiedenti asilo che hanno allarmato, più del dovuto, andando oltre ogni ragionevole buon senso, la popolazione. Certo, è vero che alcuni episodi sono stati a dir poco deprecabili, ma come ho già avuto modo di rilevare, deve essere la giustizia a fare il suo corso, con i suoi meccanismi, non si deve e non si può dare spazio alcuno al giustizialismo, alle becere speculazioni destroidi, a metodi del rimpianto, da alcuni, del ventennio, e così via discorrendo per le vie inquinate della cattiva società.  Il Comitato ha sottolineato che si auspica che "le decisioni intraprese possano contribuire a rassicurare la popolazione con riferimento ai fatti accaduti, che comunque appaiono episodi isolati e sporadici." Una chiara affermazione che riporta le cose nella loro realtà e giusta dimensione. E che si mettano l'an

Gorizia:i richiedenti asilo e diritto all'istruzione,il MIUR ha stanziato in Italia 12 milioni di euro

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Non sono e non possono essere le ronde, con tanto di cani al seguito, la soluzione alla mancata integrazione. Una pagliacciata, questa proposta, che si commenta da sola, sia per la sua inconsistenza che per la sua gravità becera. La non comunicabilità che esiste e sussiste anche tra alcune comunità tra i centinaia di richiedenti asilo, per non parlare di quella assoluta con gli italiani, dove a Gorizia esiste un muro visibile che nessuna picconata oggi è in grado di demolire, può o meglio deve trovare un giusto canale da percorrere nella via dell'Istruzione. Personalmente sono sempre stato a favore dell'obbligo di istruzione nei confronti di chi in Italia propone la domanda in qualità di richiedente asilo, che ovviamente dovrà essere equilibrata in base al proprio grado di formazione basilare. Così come reputo fondamentale che queste persone debbano andare a scuola per apprendere l'italiano, in un Paese, come l'Italia, dove l'inglese è sconosciuto ai più. Cono

La figlia del partigiano "Sasso": stiamo rischiando una nuova guerra

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A Cormons, in provincia di Gorizia, o meglio, vista l'abrogazione della provincia dovremmo dire dell'Unione Territoriale Intercomunale “Collio – Alto Isonzo", si è svolta una nuova iniziativa organizzata dall'Osservatorio regionale antifascista del FVG, in collaborazione con Resistenza Storica, dove si è nuovamente avviata una importante riflessione sulla vicenda, quasi ufologica, della non foiba di Rosazzo. Tra i vari interventi che sono maturati nel corso del dibattito, è da segnalare quello della figlia del partigiano Sasso (Mario Fantini).  Ha ricordato, con lucidità viva, che i partigiani, che hanno subito una marea di discriminazioni subito dopo la fine della guerra, hanno lottato per darci una società senza più guerre, per un mondo di giustizia e di pace. Ed oggi, quella giustizia e quella pace sono a rischio. Siamo vicini ad una nuova guerra e di segnali ve ne sono tanti, ha urlato Nadia Fantini. E la cosa tragica è che mentre denunciava ciò, nell