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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Brexit, nel 1985 la Groenlandia lasciò la CEE ed il Regno Unito un giorno potrebbe ritornare nell'UE

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Dopo la vittoria della Brexit la parola passa alla gestione burocratica e politica dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. La fonte è il Trattato di Lisbona, trattato illeggibile per la sua complessità ed anche illogicità con il quale è stato steso. Eppure prima di questo Trattato la possibilità di uscire volontariamente non era contemplata dai trattati, e l'eventuale recesso di uno Stato membro era disciplinato solo nell'ambito della Convenzione di Vienna sul diritto dei Trattati del 1969,nella parte V .  Quello del Regno Unito è chiaramente il primo caso di "recesso" dall'Unione Europea , ma in passato vi sono stati casi similari,casi che vengono ricordati dall'ufficio studi del Senato della Repubblica italiana. " Tra essi la Groenlandia , che era divenuta parte della CEE con l'ingresso della Danimarca nel 1973 ma che, in esito ad un referendum indetto nel 1979 (l'unico prima del referendum britannico del 23 gi

Provincia di Gorizia e Trieste, perché non sono state "commissariate"?

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Una delle poche cose decenti che ha fatto la Regione del FVG è stata la chiusura delle Province, purtroppo tale positività è stata annullata dal disastroso sistema delle 18 UTI. Ora, visto che sia per Gorizia che per Trieste i mandati elettorali sono scaduti, non si capisce per quale motivo non siano stati nominati dei commissari per gli ultimi adempimenti. Invece si è deciso di prorogare le funzioni di questi organi sino a dicembre del 2016. E' vero che vi sono varie incombenze da perseguire, ad esempio sono circa 243 i dipendenti coinvolti negli spostamenti dalle tre Province alla Regione, di cui 48 provenienti dalla Provincia di Gorizia, 115 e 80 rispettivamente da quelle di Pordenone e Trieste. Ma per fare ciò non è necessaria la politica, vi sono i sindacati, vi sono delle leggi, ed il tutto può essere gestito tecnicamente. Insomma questa proroga lascia a dir poco perplessi ed anche indignati,così come indignati e perplessi ha lasciato la proroga come avvenuta in passa

Non lasciare in mano ai neofascisti, ultranazionalisti e populisti la questione dell'Italexit

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Per ripensare l'Europa, si deve ripensare la politica dei suoi pilastri, ovvero quella in essere in tutti gli Stati che costituiscono l'Europa. Nessun ripensamento dell'Unione Europea è possibile con gli stessi artefici del disastro europeo, dell'austerità, del patto di stabilità, delle politiche neo liberiste, della svendita del bene pubblico e comune al capitale privato. In questo momento storico da un lato si dovrà bastonare la Gran Bretagna, per far capire che uscire dall'Unione Europea non conviene proprio, dall'altro si daranno dei soldini in più a qualche Stato in difficoltà all'interno dell'UE, ma queste politiche da vecchi democristiani non funzionano più. La Gran Bretagna ha democraticamente deciso di andare via dall'Unione Europea. Se lo possono permettere ed a parer mio hanno fatto bene, rilevato che alla fine dei conti hanno poco da perderci. Tra ricatti, capricci e modo fuorvianti di agire gli europeisti stanno dando il pe

Cari/e goriziani/e vi scrivo a proposito del Tricolore

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Con il DECRETO LEGISLATIVO PRESIDENZIALE 19 giugno 1946, n. 1 all'art. 8 si dispose che "Fino a quando non venga diversamente deliberato dall'Assemblea Costituente, la bandiera, nazionale e' formata da un drappo rettangolare, distinto verticalmente in tre sezioni eguali, rispettivamente dei colori verde, bianco e rosso. Il drappo deve essere alto due terzi della sua lunghezza, e i tre colori vanno distribuiti nell'ordine anzidetto, in guisa che il verde sia aderente all'inferitura." Poi la parola passò alla Commissione così detta dei 75 per la Costituente ove emerse un dibattito molto interessante proprio a proposito del tricolore.  Nel 1946 si propose questo articolo da inserire nella nostra Costituzione: «La bandiera della Repubblica italiana è verde, bianca e rossa». Vi fu chi pose una domanda di tal tipo: "se sia necessario o meno mettere un simile articolo nella Costituzione." Il relatore, Cevolotto, rispose che un articolo sulla bandi

Passare dai numeri alle lettere cambierà la valutazione degli studenti? Una grande pinocchiata

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Viviamo in una società ad alta competizione, dove quello che conta è vincere, e basta. E questa logica è entrata nella scuola. Competizione, competenze, saper fare e non saper pensare. La proposta di abrogare il sistema dei voti numerici per sostituirli con le vecchie lettere, ha creato un certo entusiasmo tra diversi addetti ai lavori. Entusiasmo in parte dovuto alla esasperazione del sistema del voto numerico, letteralmente fallimentare. Ma siamo certi che ritornare al sistema delle lettere, significhi cambiare il senso della valutazione? La forma cambierà la sostanza? Penso proprio di no. Sono sciocchezze a parer mio quelle affermazioni che vogliono una diversa percezione, un diverso stimolo, se lo studente verrà giudicato con una lettera E piuttosto che con un 5. L'invito a migliorarsi, ad impegnarsi può arrivare anche con il cinque. Anzi, la lettera E, segna l'ultimo valore in termini negativi in materia di valutazione, e dunque oltre il fondo si può solamente risali

Il dopo Brexit tra capricci, ricatti e l'Europa che fa sempre più pena

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Era ovvio che si scatenasse il putiferio sul dopo Brexit. Ma si è andati oltre ogni limite e probabilmente se ne vedranno ancora di tutti i colori. Devono pur dare un segnale chiaro, uscire dall'Unione Europea non conviene e chi si azzarda a fare una cosa del genere, deve essere considerato come un vigliacco, un traditore, deve essere punito. Ma qui si sta andando veramente oltre.Tra capricci, tra richieste, ridicole, di ripetere il referendum, tra offese ai limiti di ogni decenza contro chi ha sostenuto il Brexit, ignoranti, zoticoni, vecchi, che hanno ucciso il futuro delle nuove generazioni colte. E poi i ricatti di richiesta di indipendenza che rendono il Regno Unito sempre più dis(Unito).  Forzare troppo la mano rischia di rendere la situazione ingestibile, una guerra a questo punto rischia di essere una ipotesi neanche tanto lontana se si persevera nella strada di questi giorni. Il voto va rispettato, gli inglesi hanno deciso di andare fuori da una inconsistente Uni

Trieste: quando sport ed arte diventano questione nazionale

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Dopo il 12 giugno del 1945, quando avverrà il passaggio di amministrazione dalla Jugoslavia, durata solo 42 giorni, agli angloamericani, sul territorio di Trieste si aprirà la grande questione di Trieste e verranno investiti miliardi di miliardi di vecchie lire per la causa nazionale, per la causa di Trieste, per il ritorno dell'Italia a Trieste. L'Ufficio Zone di Confine per la Venezia Giulia ha svolto un ruolo determinante in tutto ciò. Senza dimenticare il ruolo, che tale Ufficio, ha avuto per l'italianità di Trieste, finanziando e sostenendo attivamente, come denunciato da diversi storici, squadristi, gruppi di neofascisti, che si sono resi responsabili di nefandezze in città, in quel turbolento periodo del post guerra in cui ha operato. Ritornando alla questione propaganda. Vi saranno interessi supremi da garantire, ovvero l'interesse nazionale, anticomunista ed antislavo dovrà vincere. Così come vincente dovrà essere il legame di Trieste all'Occidente, a

Amministrative Ronchi e Monfalcone tra voci che vogliono un voto anticipato e proposte di voto posticipato

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Dopo la vittoria schiacciante del no al referendum di quello che è stato in modo sarcastico battezzato come il MOSTRO, ora si apre la partita delle amministrative. Ad oggi di ufficiale si sa che si voterà tra novembre e dicembre 2016. Il referendum ha comportato lo slittamento delle attuali amministrazioni comunali, e questa è già una cosa singolare, ma accettata. Circolano voci, da capire quanto siano fondate, che vi sia la possibilità di un voto anticipato a settembre. Una cosa del genere sarebbe la canonica indecenza, per non dire altro, ma che avrebbe un senso. Perché il PD eviterebbe lo schiaffo, che ad oggi, se non viene modificato l'Italicum pare essere certo, del referendum costituzionale e sicuramente ne potrebbero trarre beneficio le attuali maggioranze, o chi è già strutturato e pronto per le amministrative. Una cosa del genere sarebbe grave, spazzerebbe via ogni possibilità di campagna elettorale, di costruzione di qualsiasi alternativa all'esistente, che si

Dopo la Brexit si può ripartire da zero, e gli inglesi dovranno difendersi dalla vendetta europea

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E' innegabile che la Brexit scatenerà l'ira dell'Unione Europea. Dovranno dimostrare, per fermare ogni possibile effetto domino, che uscire dall'Unione Europea non conviene e che sarà doloroso. Il Regno (dis)Unito vivrà un lungo processo di destabilizzazione, con chi chiederà di rimanere nell'Unione Europea, ad esempio. Ma la Gran Bretagna si può permettere di uscire dall'Unione Europea, non avendo neanche aderito all'Euro. Perché è un Paese forte, economicamente importante, non ha i problemi dei Paesi dell'Europa del Sud. Per l'Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, ad esempio, una fantomatica uscita dall'Unione Europea, con i debiti pubblici alle stelle, sarebbe un disastro totale che pagherebbero solo i loro popoli. Nel caso della Brexit è diverso. E' iniziato ovviamente l'effetto "terrorismo "mediatico, gli europei saranno duri, daranno poco tempo al popolo inglese per uscire dall'Unione Europea, si inizia a

Ti addormenti con il vantaggio del Remain e ti svegli con la vittoria del Brexit

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La maggior parte di noi si è recata a letto, nella lunga sera del 23 giugno, con la convinzione che il Remain avrebbe vinto. Questo era almeno ciò che i sondaggi, le trasmissioni televisive, i dibattiti ti avevano indotto a credere. Tanto che diversi giornali nella mattina del 23 giugno si erano sbilanciati proprio sulla vittoria del Remain. Invece, ti svegli, nel giorno in cui la Scozia riconquista nel 1314 la sua indipendenza, nel giorno in cui in Francia verrà adottata la prima Costituzione repubblicana, o nel giorno in cui l'Italia perderà contro gli austriaci la nota battaglia di Custoza, che la Gran Bretagna ha deciso di dire bye bye Europa. Vince il Brexit, con il 51,9%  e 17,410,742 di voti. in blu remain, in rosso  brexit In questi giorni è accaduto di tutto, dall'omicidio di Jo Cox, che ha riportato alla mente quanto accaduto in Svezia nel 2003,a tre dal referendum per l'entrata o meno nell'Euro della Svezia. E' accaduto che in Italia si è loda

La Serbia sempre più vicina all'America

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Mentre in Europa cresce la voglia di uscire dall'Unione Europea, con una Gran Bretagna letteralmente spaccata in due sul Brexit, la Serbia pare voler andare in una direzione diversa ed opposta, anche se all'interno del Paese sono in tanti a non voler l'entrata nell'Unione Europea. Continuano le aperture di diversi Paesi per l'entrata di Belgrado nell'Unione Europea, l'ultima è stata della Germania, che poi è quella che più conta in Europa. E' più che evidente che l'entrata della Serbia nell'Unione Europea favorirà una mera estensione della NATO in quell'area. Serbia che in questo periodo si muove con un piede in due scarpe, cercando di mantenere rapporti con la Cina, con la Russia e con l'America, gioco che sarà possibile sicuramente fino alle prossime presidenziali americane il cui esito sarà importante anche per questa zona. E' partito da Belgrado, dopo 24 anni, il primo volo per New York, volo che servirà certamente a rinforzar

Una bella ruspa per la Stella Matutina di Gorizia

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Non si tratta qui di fantomatici templari, di ordini esoterici, che a causa di diverse scissioni fondarono nei primi anni del '900 la Stella Matutina, ma di quel complesso decadente, fatiscente, pericolante, squallido collocato a pochi metri dalla nota Chiesa del Sacro Cuore, curata da Fabiani. Squallore, decadenza, pericolosità abbandonate alla politica dello scarica barile. Tra proprietà divise, situazioni di incomunicabilità, vincoli tenui o rigidi, l'unica cosa certa è che quella struttura prima o poi cederà da sola e senza preavviso, anche se di segnali, a dirla tutta, nel corso del tempo ve ne sono stati. Prato incolto, gatti che si dilettano a cacciare ratti o chissà cosa, ma svolti l'angolo e sei nel salotto della italianissima Gorizia, che più italiana non si può ed il caso della Stella Matutina ne è l'evidenza pura. In questo periodo si è tanto parlato in Italia di ruspe, pensate però contro i centri sociali, contro coloro che turbano il decoro. Razzis

Brexit? Vi è già chi sogna l'Italexit

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Comunque andrà la Gran Bretagna è letteralmente spaccata. Sia che vinca il Brexit, sostenuto prevalentemente da forse conservatrici, di destra ed estrema destra, che il rimanere nella UE. Comunque vada l'Europa così non può più andare avanti. Comunque vada la questione Brexit, a prescindere dal suo esito, sarà l'ultima occasione per l'Unione Europea di ripensarsi, dal principio. Dopo il Brexit arriveranno altri tentativi di chiedere l'uscita dalla UE. Visto che non sono stati consultati i popoli per entrare nell'Unione Europea salvo nel 1989 per il quesito consultivo che prevedeva il conferimento del mandato costituente al Parlamento Europeo, sembra giusto consultarli almeno sull'uscita. Stesso discorso andrebbe fatto sull'euro. Ma sono in tanti a sognare l'Italexit, ed ignorare ciò sarebbe a dir poco una gravissima miopia. E la cosa più grave è che il principale elemento che governa l'uscita dall'Unione Europea è la questione sull'im

Se a Trieste la priorità è la fantomatica sicurezza

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Ingigantire fino all'inverosimile determinati episodi, comporta che in alcune città si possa inculcare il convincimento che le cose siano ben differenti dalla realtà vissuta. E' almeno dal 2015 che a Trieste si è pompata la questione "decoro" la questione "degrado" la questione sicurezza. Dalla vicenda assurda dei Topolini, ad altri episodi che, per quanto deplorevoli, possono essere ritenuti come ordinari in qualsiasi località. Trieste è una città complessivamente tranquilla. Pare che invece per alcuni le priorità siano quelle di sgomberare i centri sociali, sgomberare i mendicanti abusivi, liberare la città da tutte quelle situazioni che ne minano il solito decoro, nel nome del quale più di qualcuno vorrebbe l'ordine sociale, ergo sistema securitario. Esistono delle Leggi e vanno applicate, ma va applicato anche il buon senso, e se questo verrà meno è facile immaginare che a Trieste potrà incrementare un significativo sistema di tensione sociale.

E' stato giusto difendere il No alla fusione con Monfalcone, ma turba la motivazione sull'immigrazione

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E' stato giusto difendere il no, rivendicare la difesa del no alla fusione di Ronchi e Staranzano con Monfalcone, non tanto per una questione di identità, ma di democrazia, di rappresentanza democratica, di autonomia, perché autonomia significa democrazia. Si rischiava un salto nel buio. Certo, è anche vero che il sistema delle UTI mina seriamente la democrazia dei singoli comuni, perché viene compromessa seriamente l'autonomia. Così come è vero che è inaccettabile che chi non decide di aderire alle UTI si vedrà tagliate le risorse del 30% se non più. La vittoria del no alla fusione è stata schiacciante, vi è poco da dire, così come rilevante è stata l'affermazione del no a Monfalcone. E' innegabile che è stata prima di tutto una partita politica all'interno del partito forse meno amato di questi tempi, quale il PD, è innegabile, però, che ci troviamo in un contesto storico e sociale che vede diverse situazioni precipitare a destra. Questo perché l'illusione

9.906 volte No alla fusione con Monfalcone

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Oggi Ronchi è più bella. Non perché sia cambiato qualcosa a livello di fisicità, a livello materiale i problemi sono sempre gli stessi. Ma per un semplice motivo.  Un fiume di sorrisi, di persone sorridenti sono quelle che nella mattina del 20 giugno si incontravano per Ronchi. E' stato, d'altronde, un periodo difficile. Oltre un secolo di autonomia ha rischiato di essere spazzato via, nel nome di una fusione, battezzata come MOSTRO, che altro non avrebbe comportato che un salto nel buio, questo è quello che hanno percepito la maggioranza dei cittadini. 9.906 volte no, di cui solo 4.482 a Ronchi, 2.797 a Staranzano e ben 2.627 a Monfalcone, dato per nulla scontato, forse il più significativo dal punto di vista politico tra i tre Comuni, visto che doveva essere Monfalcone ad inglobare Ronchi e Staranzano. Una chiara bocciatura all'attuale governo locale sicuramente. A sostegno di questa fusione sono stati schierati i più significativi strumenti, addirittura la st

FVG: Referendum fusione, vince il NO e salta il MOSTRO con Monfalcone

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A Ronchi e Staranzano vi è stata una partecipazione al voto molto importante per dire no alla fusione con Monfalcone. Una fusione, la più grande d'italia, ma priva di ogni progettualità, un vero salto nel buio, che ha determinato uno scontro pesante all'interno del PD, e che per queste ragioni ha rischiato di condizionare pesantemente la partecipazione al voto, perché da molti rischiava di essere letta come il canonico "scazzo" di un partito ai minimi termini per la simpatia che nutre in questo periodo storico. Ma i cittadini di Ronchi e Staranzano hanno saputo andare oltre e dire no, no per difendere la propria storia, i propri Comuni, la propria democrazia. Ognuno avrà avuto una sua motivazione particolare, motivazioni variegate e diverse che il comitato del No alla fusione ha saputo cogliere per la tutela dei propri Comuni. Ma questo è stato anche un voto dal chiaro significato politico. Uno schiaffo pesante al PD regionale, alla maggioranza che gover

Nell'elenco dei "criminali di guerra" italiani anche dei "friulani"

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Oggi fa discutere la presa di posizione, giusta, della Germania nei confronti della Turchia, sul massacro degli Armeni. Il tutto ad un secolo di distanza. Ma altri massacri sono avvenuti nel primo conflitto mondiale. Penso a quello compiuto in Serbia La Serbia doveva pagare la penitenza, a colpi di cannone, per l'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo e sua moglie. Morte colta con molta indifferenza a Vienna ed estrema freddezza dall'Imperatore. Paese ribelle, destinato alla punizione, solo per la ragione di esistere in quanto tale. La spedizione punitiva di agosto sarà di una violenza inaudita contro la popolazione civile. I conti, alla fine della prima guerra mondiale, i numeri, saranno impressionati. Quasi 750 mila serbi, ovvero un serbo su sei ovvero quasi il 22% della popolazione verrà spazzato via, la percentuale più alta tra tutti i Paesi coinvolti dalla prima guerra mondiale. Così come altri massacri sono avvenuti nel corso della seconda gu

Omicidio di Jo Cox: pare che non sia stato detto "Britain First"

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I dettagli fanno la differenza, specialmente in una campagna, quale la #Brexit che ha scatenato un putiferio in Europa e nei mercati. Passano le ore ed emergono nuovi dettagli sull'omicidio, barbaro, che ha colpito la deputata  laburista Jo Cox. Il suo killer era un simpatizzante filonazista, una persona con problemi mentali. Così come ora emergono notizie sul fatto che la deputata era già stata minacciata diverse volte, senza ottenere protezione, anche se pare che tra le intimidazioni ricevute e questo omicidio non vi sia alcuna correlazione. Omicidio che è stato subito incanalato sulla partita della Brexit e la prima cosa che è stata detta è che la il killer avrebbe urlato prima " Britain First". E che si è trattato di un chiaro omicidio in chiave Brexit.  Un testimone presente il loco, ha affisso nel suo esercizio commerciale un cartello, ove smentisce che il killer abbia detto "Britain First". Ovviamente, è inutile negarlo, questo omicidio verrà st

Fusione del MOSTRO dalla perdita di 160 posti di lavoro,al "risparmio"che uccide il Comune

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Il referendum consultivo, senza quorum per la sua validità, del 19 giugno, che rischia di portare alla realizzazione di quello che è stato definito come MOSTRO, ovvero alla creazione del Comune unico di Monfalcone Ronchi Staranzano, con capoluogo in Monfalcone, è caratterizzato da certezze ed incertezze. Ma anche da situazioni ai limiti del comprensibile. Vi è stato addirittura l'intervento della Questura di Gorizia, dopo una segnalazione fatta da uno dei promotori del sì, intervento considerato da molti come improprio. Risulta anche che vi sono state segnalazioni con tanto di foto contro alcuni cittadini che hanno esposto nei propri spazi privati la legittima posizione su questo referendum, e tale posizione era per il No. Eppure la legge del 1956, che è quella che norma la questione della propaganda elettorale non afferma espressamente il divieto di tale esercizio nei luoghi privati. La stessa Corte Costituzionale nel 1995 ha affermato che " (...)Nelle campagne refere

Euro2016: ma la prima partita che l'Italia perderà, cosa si dirà?

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Questi europei 2016 ,nella Francia travolta da sacrosante proteste sociali, in pressione per il terrorismo, sta accadendo di tutto. Nazionalismi che si scontrano con le peggiori nefandezze che riescono ad esprimere attraverso gli estremismi di alcune tifoserie, aria di guerra fredda, che si scaglia solo contro la Russia, come se le tifoserie coinvolte non fossero anche quelle di altri paesi, incluse quelli francesi. Ma la Francia, ad esempio, non può essere sanzionata, ha già pagato un prezzo caro, purtroppo, e pare evidente che questo Europeo lo vincerà, salvo risultati sportivi diversi, la Francia, perché è la Francia che deve vincerlo e nessuno oserà dire nulla. Europei dove tutto pare possibile, e nello stesso tempo ove tutto pare essere già scritto. Ma la cosa che ha colpito di più in questi giorni è l'assoluta ipocrisia che è maturata in Italia. In Italia si è veramente ai limiti del ridicolo. E' bastata un vittoria contro il più quotato Belgio per pompare all&

#Gorizia2016 e l'esagerazione dell'imbandieramento della città

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Giovanni Pascoli, nel suo discorso nazionalistico dal titolo " La grande proletaria si è mossa" così scriveva : "nel sacro cinquantennario voi avete provato, ciò che era voto de' nostri grandi che non speravano si avesse da avverare in così breve tempo, voi avete provato che sono fatti anche gl'italiani",ebbene, si sbagliava. L'Italia è un Paese giovane, fatta l'Italia senza aver fatto gli italiani. Forse l'unico momento di vera unità ed unificazione del Paese lo si è vissuto grazie alla resistenza e con il 25 aprile. Così come non amato è il tricolore, per diverse ragioni. Storiche, perché l'Italia nel nome della sua bandiera ovunque si è recata si è imposta ed imposta male e con violenza, basta pensare alle repressione contro i contadini del Sud Italia, alla prima guerra mondiale, che avrebbe ben potuto non combattere rimanendo neutrale e risparmiandoci distruzione e migliaia di migliaia di morti e feriti, basta pensare a quell