C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Parte la stagione dei referendum sociali, scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni


Il 2016 è l'anno dei referendum. Tra quelli costituzionali, quello sulle trivelle, quelli locali per la questione della fusione o meno di alcuni Comuni ma anche per la raccolta firme per quella che dovrebbe dare luogo ad una grande coalizione sociale. Scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni sono gli ambiti che vedranno insieme COBAS, FLC Cgil, Gilda, Unione degli Studenti, Comitati LIP, Unicobas. I Cobas fanno presente quanto segue: "Adesso parliamo noi. E’ partita la stagione dei referendum sociali, : in campo una grande alleanza sociale antiliberista. Consegnati oggi i 4 quesiti della scuola contro la legge 107 e il quesito per Trivelle Zero. La raccolta firme inizierà il 9 aprile. E’ partita questa mattina, con la consegna dei quesiti del movimento in difesa della scuola pubblica contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi, e di quello del movimento Trivelle Zero, una inedita, complessa ma anche esaltante campagna referendaria su un vasto arco di tematiche sociali antiliberiste, fondata non su partiti o strutture istituzionali ma su una grande alleanza di movimenti, organizzazioni e reti sociali. Nei prossimi giorni si aggiungerà la consegna, da parte delle reti Rifiuti Zero, di un quesito contro gli inceneritori e si cercherà l’intesa per i quesiti-lavoro contro il Jobs Act, il massacro dell’art.18 e il precariato, in difesa dei lavoratori/trici “stabili” e precari. La vastità e qualità dei temi affrontati non ha precedenti e non è paragonabile ad alcune “lenzuolate” di quesiti presentati negli anni scorsi da questo o quel partito o da schieramenti politicanti istituzionali. Questa volta il movimento per la scuola pubblica, il movimento per l'acqua e le campagne contro gli inceneritori e le trivelle hanno deciso di lanciare dal basso, e del tutto indipendentemente da partiti o coalizioni istituzionali, una straordinaria campagna di referendum sociali che punti a cancellare i più odiosi provvedimenti della legge 107 per la scuola e a cambiare le politiche ambientali, a partire dallo stop definitivo alle trivellazioni petrolifere e all’eliminazione degli inceneritori, referendum capaci di rafforzare e unificare la mobilitazione sociale e di estendere il coinvolgimento diretto delle persone, al fine di disegnare un altro modello sociale. In particolare, contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi 19 esponenti del movimento in difesa della scuola pubblica hanno depositato questa mattina quattro quesiti, per eliminare i superpoteri concessi ai presidi, dalla chiamata nominale dei docenti alla possibilità di distribuire, usando il Comitato di valutazione, aumenti salariali agli insegnanti, per un presunto “merito”, a propria discrezione; per cancellare l’obbligo alla “alternanza scuola-lavoro” per almeno 400 ore ai tecnici/professionali e 200 ore ai licei, nonché le donazioni private, detratte dalla fiscalità, a singole scuole. Tali quesiti sono stati presentati da un vasto arco di forze, protagoniste delle fortissime lotte dello scorso anno contro la legge 107, sindacati, associazioni, reti nazionali, a partire da COBAS, FLC Cgil, Gilda, Unione degli Studenti, Comitati LIP, Unicobas, che hanno firmato unitariamente tutti i quesiti. Sarà anche una stagione referendaria per la democrazia, pure essa sotto attacco da parte del governo attraverso le “riforme” costituzionali che nell'autunno prossimo affronteranno il referendum confermativo. Pur nella nostra dimensione autonoma, e del tutto indipendente da partiti e politica politicante, vogliamo contribuire anche alla campagna per il NO alla controriforma istituzionale, poiché la democrazia coincide con il potere che hanno le persone di decidere sulle scelte di fondo per gli assetti della società. Così come sosteniamo il referendum No Triv sulla proroga indefinita alle concessioni per l'estrazione di idrocarburi entro le 12 miglia, che si svolgerà il prossimo 17 aprile. La raccolta firme inizierà il 9 aprile. Piero Bernocchi per i Cobas."
Questi i quesiti referendari sulla scuola:
brogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private
Volete voi che sia abrogata la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente
alle seguenti parti?:
Articolo 1, comma 145, limitatamente alle parole:
“destinate agli investimenti”
nonché alle parole:
“di tutti gli istituti”
; nonché alle parole: “
per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la
manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino
l'occupabilita' degli studenti,”
;
Articolo 1, comma 148, limitatamente alle parole: “
beneficiarie. Una quota pari al 10 per cento
delle somme complessivamente iscritte annualmente sul predetto fondo e' assegnata alle
istituzioni scolastiche che risultano destinatarie delle erogazioni liberali in un ammontare
inferiore alla media nazionale, secondo le modalita' definite con il decreto di cui al primo
periodo”
brogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private
Volete voi che sia abrogata la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente
alle seguenti parti?:
Articolo 1, comma 145, limitatamente alle parole:
“destinate agli investimenti”
nonché alle parole:
“di tutti gli istituti”
; nonché alle parole: “
per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la
manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino
l'occupabilita' degli studenti,”
;
Articolo 1, comma 148, limitatamente alle parole: “
beneficiarie. Una quota pari al 10 per cento
delle somme complessivamente iscritte annualmente sul predetto fondo e' assegnata alle
istituzioni scolastiche che risultano destinatarie delle erogazioni liberali in un ammontare
inferiore alla media nazionale, secondo le modalita' definite con il decreto di cui al primo
periodo”

1)Abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche o private
Volete voi che sia abrogata la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente alle seguenti parti?: Articolo 1, comma 145, limitatamente alle parole: “destinate agli investimenti” nonché alle parole:“di tutti gli istituti”; nonché alle parole: “per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l'occupabilita' degli studenti,”;Articolo 1, comma 148, limitatamente alle parole: “beneficiarie. Una quota pari al 10 per cento delle somme complessivamente iscritte annualmente sul predetto fondo e' assegnata alle istituzioni scolastiche che risultano destinatarie delle erogazioni liberali in un ammontare inferiore alla media nazionale, secondo le modalita' definite con il decreto di cui al primo periodo”. FirmatariBernocchi Piero, Boscaino Marina, d'Errico Stefano 
Di Meglio Gennaro, Lampis Danilo, Lembo Maurizio, Villone Massimo, Baraldi Antonia, 
Mastromauro Francesco, Stammati Anna Grazia. 


2)Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere e di confermare i docenti nella sede.
Volete voi che sia abrogata la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente alle seguenti parti?: Art. 1, comma 18: “Il dirigente scolastico individua i docenti da assegnare all’organico dell’autonomia con le modalità di cui ai comma da 79 a 83”;Art. 1, comma 79: “A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, per la copertura dei posti dell'istituzione scolastica, il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento, prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni, anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi e della precedenza nell'assegnazione della sede ai sensi degli articoli 21 e 33, comma 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purché non siano disponibili nell'ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di concorso.” Art. 1, comma 80: “Il dirigente scolastico formula la proposta di incarico in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa. L'incarico ha durata triennale ed e' rinnovato purché in coerenza con il piano dell'offerta formativa. Sono valorizzati il curriculum, le esperienze e le competenze professionali e possono essere svolti colloqui. La trasparenza e la pubblicità dei criteri adottati, degli incarichi conferiti e dei curricula dei docenti sono assicurate attraverso la pubblicazione nel sito internet dell'istituzione scolastica.” Articolo 1, comma 81: “Nel conferire gli incarichi ai docenti, il dirigente scolastico e' tenuto a dichiarare l'assenza di cause di incompatibilità derivanti da rapporti di coniugio, parentela o affinità, entro il secondo grado, con i docenti stessi.” ; Articolo 1, comma 82, limitatamente alle parole: “L'incarico e' assegnato dal dirigente scolastico e si perfeziona con l'accettazione del docente. Il docente che riceva più proposte di incarico opta tra quelle ricevute.” nonché alle parole: “che non abbiano ricevuto o accettato proposte e comunque in caso di inerzia del dirigente scolastico.”; Articolo 1, comma 109, lettera a), limitatamente alle parole “da 79 a”; Articolo 1, comma 109, lettera c), limitatamente alle parole “da 79 a”; Firmatari: Bernocchi Piero, Boscaino Marina, d'Errico Stefano Di Meglio Gennaro, Lampis Danilo,Lembo Maurizio , Villone Massimo, Carpani Martina, Meloni Vito, Sgaramella Riccardina.

3)Abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti da premiare
economicamente e sul comitato di valutazione
Volete voi che siano abrogate: la Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente alle seguenti parti?: Articolo 1, comma 126, limitatamente alle parole: “del merito” Articolo 1, comma 127: “Il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, istituito ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 126 sulla base di motivata valutazione”. Articolo 1, comma 128, limitatamente alle parole: “di cui al comma 127, definita bonus, è” , nonché alle parole: “merito del” , nonché alle parole: “di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e” Articolo 1, comma 130: “Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo. Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università' e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso di spese o emolumento comunque denominato”; nonché il Decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione” limitatamente alle seguenti parti: Articolo 11, comma 2, lettera b), come sostituito dall'articolo 1, comma 129 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: “b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;”; Articolo 11 comma 2, lettera c), come sostituito dal comma 129 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: “c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.” Articolo 11 comma 3, come sostituito dal comma 129 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”: “3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.”; Articolo 11 comma 4, come sostituito dal comma 129 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente alla parola: “altresì”. Firmatari: Bernocchi Piero, Boscaino Marina, d'Errico Stefano , Di Meglio Gennaro, Lampis Danilo, Lembo Maurizio ,Villone Massimo,Fontanelli Monica, Franzese Margherita ,Moretto Bruno



4)Abrogazione di norme sull'obbligo di almeno 400-200 ore di alternanza scuola-lavoro

Volete voi che sia abrogata la Legge 13 luglio 2015, n. 107,“Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, limitatamente
alle seguenti parti?: Articolo 1, comma 33, limitatamente alle parole: “Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti,”; nonché alle parole: “sono attuati,”; nonché alle parole: “, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore”; nonché alle parole: “,per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate
nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente
legge. I percorsi di alternanza”. Firmatari: Bernocchi Piero, Boscaino Marina, d'Errico Stefano 
Di Meglio Gennaro, Lampis Danilo,Lembo Maurizio, Villone Massimo,Cortese Giovanni
Filomeno Esperia.  Manzi Flavia,  Santi Claudia 




Marco Barone 

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