La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Polo intermodale di Ronchi: è necessario un protocollo di legalità antimafia

Sul sito del Ministero dell'interno sono elencati ben oltre 110 protocolli di legalità antimafia. In Friuli Venezia Giulia, regione ove le mafie esistono da tempo, specialmente nella provincia di Gorizia e monfalconese nello specifico, si segnala quello promosso per prevenire infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori del terzo lotto per la Terza corsia della ''A4'' firmato nella Prefettura di Venezia anche dalla presidente della Regione FVG . 
La volontà dei firmatari del Protocollo è quello di assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nel settore dei pubblici appalti, interessanti la realizzazione di opere pubbliche, esercitando i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalla legge, anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro ed avrà efficacia fino all’emissione del certificato di collaudo dell’intervento. Sfatato il mito del FVG isola immune dalle mafie, quando si realizzano opere di una certa rilevanza e particolarità che rischiano di attirare il cancro mafioso, è necessario muoversi sin da subito. Il polo intermodale di Ronchi, opera faraonica dal costo complessivo di 17 milioni di euro, può essere a rischio di infiltrazione mafiosa? Nel dubbio se non è stato già fatto è bene che lo si faccia immediatamente. Un protocollo della legalità antimafia per quell'opera pubblica enorme che cambierà il volto anche di parte di Ronchi e dell'economia di questo territorio. Dotarsi di uno scudo antimafia, che possa garantire l'accesso ai cantieri in qualsiasi momento alle forze dell'antimafia, è non lo strumento d'eccellenza certamente per evitare eventuali infiltrazioni, ma sicuramente una forma di controllo e di pressione importante che minerà le cattive intenzioni. Oramai la nostra regione deve fare i conti con le mafie. Piaccia o non piaccia è così.  Sono anni che la DIA segnala le possibili infiltrazioni nella nostra cantieristica, nel sistema degli appalti delle grandi opere. Sono anni che si segnalano in FVG le presenze di tutte le cosche mafiose, siano esse calabresi, siciliane, campane o pugliesi ed anche straniere. Ognuna con un proprio raggio specifico di intervento. Di inchieste giudiziarie ve ne sono state, anche se passate totalmente nel dimenticatoio, di episodi eclatanti anche, pur se rimossi. Penso che sia un buon strumento di prevenzione adottare il protocollo di legalità antimafia coinvolgendo tutti i Comuni, le Prefetture ed Enti competenti in materia, coinvolti ed interessati da certe e date opere pubbliche, a partire dal polo intermodale di Ronchi. Non farlo significherebbe essere miopi, e chi pagherà gli effetti di questa miopia sarà la nostra comunità.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot