C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Scuola: Gli auguri di buone feste da parte degli USR alcuni esempi

 


Gli auguri dell'USR del FVG, a firma del dirigente titolare Pietro Biasiol, non si rivolgono solamente al personale della scuola, ma a tutta la comunità scolastica nonchè anche alle Organizzazioni Sindacali. Questo il testo del messaggio: "Al Personale delle nostre Scuole (Dirigenti Scolastici, Insegnanti, Direttori SGA, Personale ATA tutto) intensamente impegnato a promuovere e migliorare le relazioni educative e formative nei propri Istituti, e per loro tramite agli Studenti e alle loro Famiglie Ai Dirigenti Amministrativi e Tecnici, al Personale degli Uffici Scolastici, con gratitudine per la loro dedizione quotidiana e competente Alle Organizzazioni Sindacali della scuola e della Funzione Pubblica Agli EE.LL. della Regione Friuli Venezia Giulia Agli Enti e alle Associazioni del territorio invio cordialissimi auguri di Buon Natale e di ottimo inizio dell'anno Duemilasedici: che queste feste possano essere fonte di serenità e di speranza." Sicuramente un messaggio efficace e condivisibile.

Vi è chi entra nel merito della "tradizione"  e delle radici del natale, come nel messaggio dell'USR della Lombardia  a firma del direttore generale: "in occasione delle imminenti festività, desidero invitare tutti ad un momento di riflessione che, fuori da ogni polemica, strumentalizzazione o rumore, rimetta al centro i valori universali della pace, dell’accoglienza, della fratellanza. Questi valori, che vedono un’occasione di riscoperta nel Natale – tempo significativo per le tradizioni e radici del nostro Paese – e accomunano le culture di tanti popoli, trovano nella scuola un luogo privilegiato di acquisizione. Promuoverli e coltivare relazioni è infatti parte del cammino che come attori dell’educazione, a livelli diversi, dai più piccoli ai più grandi, percorriamo tutti insieme, ogni giorno, nella consapevolezza di quanto esso sia importante nella costruzione della società del domani. Muovendo da queste considerazioni, rivolgo a tutti l’augurio di vivere il periodo che sta per iniziare con spirito di armonia e con uno stato d’animo che, nel rispetto delle idee e della storia di ciascuno, sia foriero di serenità. L’auspicio che accompagna queste poche righe è che il Natale sia “un bel momento”, come scriveva Charles Dickens, “un momento gentile, caritatevole, piacevole e dedicato al perdono” e che l’anno nuovo, pur con tutte le difficoltà da affrontare, sia vissuto con ottimismo, con coraggio e tenacia e che, alla fine, diventi latore di meritate soddisfazioni".


Chi, come in Umbria si è limitato ad augurare buone feste con la pubblicazione di un semplice disegno:

chi come in Piemonte pubblica una letterina di natale:


chi come in Sicilia si rimette ad un messaggio di Gandhi :

chi, come accaduto in diverse regioni il nulla, chi, come nel Lazio, pubblica una lettera, ma in PDF, ove i simboli della tradizione del natale diventano stimolo per un contenuto che a molti probabilmente non farà piacere, specialmente a chi non si ritrova nei simboli del natale, della stella cometa, o del presepe:


Senza dimenticare la chicca del MIUR, comunque apprezzata da tanti, ovvero il libro di ricette tradizionali come regalo natalizio.

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