Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Prosegue la collaborazione tra Italia e Russia ratificato accordo per riconoscimento titoli di studio


A dicembre 2015 è stato ratificato anche dalla Russia l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio rilasciati nella Repubblica italiana e nella Federazione russa, fatto a Roma il 3 dicembre 2009, è finalizzato disciplinare il reciproco riconoscimento dei periodi e dei titoli di studio universitario ai fini dell'accesso e della prosecuzione degli studi nelle istituzioni universitarie dell'altro Paese. 
Tale atto segue la cooperazione culturale tra Italia e Federazione russa  disciplinata dall'Accordo di collaborazione nel campo della cultura e dell'istruzione (firmato il 10 febbraio 1998 a Roma e ratificato ai sensi della legge n. 515 del 21 dicembre 1999) all'entrata in vigore del quale (25 luglio 2000) hanno cessato di essere validi l'Accordo culturale del 1960 e l'Accordo di collaborazione culturale del 19 dicembre 1991. L'Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli di studio consentirà agli studenti di una delle due Parti in possesso del titolo finale degli studi secondari superiori di essere ammessi alle istituzioni universitarie dell'altro Stato contraente, eventualmente previo esame di idoneità al corso universitario prescelto o verifiche sulla conoscenza della lingua nazionale. In Italia è stato ratificato nell'estate 2015 nella relazione illustrativa si indicava in 1.500 circa gli studenti russi iscritti nell'anno accademico 2012/2013 presso le università italiane, segnalando, inoltre, l'esistenza di 423 accordi di collaborazione interuniversitaria e circa un migliaio sono quelli italiani che studiano nelle università russe. Nei siti ministeriali emerge che "a Mosca è presente l'Istituto Paritario "Italo Calvino" e comprende i seguenti ordini e gradi di istruzione: due sezioni di Scuola dell'Infanzia situate in un edificio ubicato in Ulitsa Lobochevskogo, 38; una sezione di Scuola Primaria ed una sezione di Scuola Secondaria di Primo Grado ubicate nell'edificio in Leninskiy Pr. 78. Nello stesso edificio è anche presente la prima classe del Liceo Linguistico non paritario. Nell'anno scolastico 2014/15 l'Istituto è frequentato da un numero complessivo di 162 allievi. Numerose scuole ricevono annualmente un contributo finanziario da parte del Ministero degli Esteri, a parziale copertura delle spese affrontate per l'attivazione di classi di italiano, anche facoltativo (per il corrente anno scolastico hanno usufruito del contributo 15 scuole).A Mosca sono presenti, inoltre, la scuola bilingue 1950 (ex 136) in cui opera anche una Docente appartenente al contingente MAECI ed il centro d'istruzione n. 1409 di Mosca, in cui l'italiano è studiato sperimentalmente quale prima lingua straniera. A San Pietroburgo è presente la Scuola "Dante Alighieri" 318, che dal 1966 è l'unica a San Pietroburgo con insegnamento dell'italiano curricolare come prima lingua straniera a partire dalla seconda classe. La lingua italiana in Russia nel quadro dell'Accordo, ratificato nel 2008 con il Governo della Federazione Russa per la promozione dello studio delle due lingue nei rispettivi Paesi, è stato avviato da diversi anni un progetto di cooperazione telematica tra scuole secondarie italiane e russe su temi concordati (i cd. "gemellaggi elettronici con partenariati di apprendimento"). Le attività si sono collegate al "Programma di diffusione della lingua italiana in Russia" (P.R.I.A.) coinvolgendo circa 60 scuole russe che hanno programmato di inserire l'italiano come lingua straniera. Sono stati realizzati scambi di studenti, stage di lingua italiana per studenti russi in Italia e viceversa". Dunque tale accordo favorisce il reciproco inserimento degli studenti nel sistema accademico italiano o russo, favorendo il tasso di internazionalizzazione specialmente dei nostri atenei, nonché in via generale all'ulteriore diffusione della lingua e cultura italiana e della lingua e cultura russa. 

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