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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

300 documenti della Guardia nazionale Repubblicana su Gorizia e l'attentato al Teatro Verdi

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La Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) è stato uno degli organismi più importanti della Repubblica Sociale Italiana (23 settembre 1943 - 25 aprile 1945), sorto dall'unificazione delle forze di polizia con i Carabinieri. I notiziari dell'ufficio "I Sezione Situazione" del Comando Generale della G.N.R., che aveva sede in Brescia, erano rapporti di polizia dattiloscritti che venivano redatti e quotidianamente inviati, in via riservata, al Duce, al Comandante Generale della G.N.R., Renato Ricci, al Tenente Generale Niccolò Nicchiarelli ed a pochi altri gerarchi fascisti. Tale documentazione è stata informatizzata. Nel loro sito si legge che “l'informatizzazione del Fondo Notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana", realizzato grazie al contributo della Fondazione CARIPLO, ha reso i Notiziari della G.N.R. integralmente e facilmente consultabili, e l'operazione è consistita nella riproduzione digitale dell'intero Fondo, comprendente 14.542 carte

In Italia raddoppia l'emigrazione e quasi si dimezza l'immigrazione.A Gorizia cresce l'immigrazione

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L'ultima fotografia dell'Istat sul nostro Paese è a dir poco desolante. L'Italia non attrae più. L'Italia è un Paese dal quale andare via.  L'Italia è il Paese ove le emigrazioni sono raddoppiate e le immigrazioni quasi dimezzate. Un Paese ove vi è un calo delle nascite anche pesante.  L'aumento delle emigrazioni nel 2014 sull'anno precedente (cancellazioni dall'anagrafe per l'estero) è dovuto principalmente alle cancellazioni di cittadini italiani (da 82 mila a 89 mila unità, pari a +8,2%). Sono tuttavia in aumento anche le cancellazioni di cittadini stranieri, da 44 mila a 47 mila unità (+8,8%). L'Istat evidenzia che " le principali mete di destinazione per gli italiani emigrati nel 2014 sono la Germania, il Regno Unito, la Svizzera e la Francia.Negli ultimi venti anni i flussi migratori con l’estero hanno rappresentano il prevalente fattore demografico di crescita in Italia, producendo un saldo migratorio positivo e contribuend

Si devieranno risorse destinate ai rifugiati per la sicurezza interna?

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In quella che ho definito come la Carta dei Musei Capitolini  si è comunicato che si investiranno due miliardi di euro, dopo i fatti del 13 novembre, uno per la sicurezza ed uno per la cultura ed identità italiana.  Pare, che la somma destinata in particolar modo alla sicurezza, dai noti 80 euro, ad altri investimenti in tale comparto, abbia origine dalla clausola di flessibilità Ue che consente un  0,2% in più. Si tratterebbe della così della clausola Ue sull'immigrazione, o migranti, che deve ancora essere concessa e del cui utilizzo eventuale se ne parla già dal mese di ottobre, dunque ben prima dei fatti drammatici del 13 novembre.  Il Trattato di Lisbona introduce all’articolo 352 TFUE una clausola di flessibilità che consente all'Unione europea di adottare le azioni ritenute necessarie nei settori definiti nei trattati al fine di conseguire gli obiettivi dei trattati. Il Consiglio, deliberando all’unanimità su proposta della Commissione e previa approvazione de

Piazza Pulita e la questione di Gorizia: che figura orrenda che ha fatto la città

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E' almeno dall'estate del 2013 che nella provincia di Gorizia vi sono problemi sulla questione immigrazione. Problemi che hanno avuto la loro esasperazione, a causa di una non voluta e mirata politica di non accoglienza che si è accanita nei confronti dei richiedenti asilo fuori convenzione, dunque fuori da ogni processo minimo di umanità ed ovviamente fuori da Gorizia. Ma fuori da Gorizia non ci sono andati, almeno spontaneamente. Dopo mesi e mesi di articoli, inchieste dedicate soprattutto dal Piccolo di Gorizia, ma anche dal Messaggero Veneto, a questa ignobile situazione, poi vi è stata una fugace attenzione da parte di alcuni giornali aventi rilevanza nazionale ed ora è approdata in seconda serata sul seguitissimo programma di La7 quale Piazza Pulita. Da un lato trovavi la nostra Presidente della Regione, ospite in questa puntata, che alle domande precise e puntuali del conduttore del programma, sul perché a Gorizia accade quello che accade, rispondere con i dati dell&

La scuola dell'ISIS

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E' uno Stato o non è uno Stato? Sicuramente l'ISIS, prodotto degli errori e degli orrori del nostro guerrafondaio e colonialista Occidente, ha un suo ministro dell'Istruzione, un Ministero all'Educazione, che produce documenti amministrativi diretti a tutte le scuole della provincia di Raqqa. Lo denuncia in un suo importante articolo, dal titolo "la buona scuola dello Stato Islamico" per Pagina99 , un nuovo settimanale, Giuliano Battiston.  “I nostri figli sono i boccioli dell'Islam” questa è la nota con la quale si apre uno dei documenti amministrativi prodotto da questo fantomatico pseudo-Stato Islamico. Il piano educativo vuole cinque anni di durata per la scuola primaria, quattro per la secondaria. Non esiste la nostra scuola media. Battiston denuncia che vi è una selezione rigida del personale educativo e docente. I docenti non qualificati, laureati senza esperienza, devono svolgere un corso di 10 mesi all'Istituto per la preparazione degli

La carta della Sala degli Orazi e Curiazi dei Musei Capitolini

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La possiamo ben definire come la Carta della Sala degli Orazi e Curiazi quella del 23 novembre 2015 . Una carta ove, a livello governativo, si esprimono principi ed intenti significativi e che hanno anche un peso economico, di due miliardi. D'altronde è noto che la Commissione europea ha confermato che l’economia italiana si è rimessa in moto nel 2015 e che la crescita si rafforzerà nel 2016. Ed ora è il momento di spendere, o meglio inserire qualche goccia di danaro pubblico in più in un sistema Paese che ha patito diversi anni di crisi e che ora deve fare i conti con i postumi della così detta crisi.   Nella carta della Sala degli Orazi e Curiazi, o brevemente dei musei Capitolini, si dichiara espressamente da che parte vuole stare il nostro Paese: “L'Italia si riconosce nella coalizione internazionale più ampia possibile, in cui il ruolo degli Stati Uniti d'America è cruciale, per sconfiggere il fanatismo, l'estremismo, il terrorismo”. Una carta che vuole

Siamo in guerra, ma in Italia non possono dirlo,altrimenti non la possono fare

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E' innegabile che l'Occidente è in guerra. Una guerra non iniziata dopo il 13 novembre, e neanche dopo l'11 settembre. Una guerra iniziata ben prima, che continua, frammentata. Non è una guerra globale, e neanche la terza guerra mondiale, anche se la Siria è il terreno ove si scontrano gli interessi delle principali potenze mondiali oggi militarmente in guerra. In Italia è vietato usare la parola guerra, non sia mai. Altrimenti si scatenano i soliti sentimenti conformi alla nostra Costituzione. Maledetta quella Costituzione che non legittima la guerra, che rifiuta la guerra, no? Ed allora no, non siamo in guerra, ma per fare la guerra dobbiamo dire che è solo una lotta contro il terrorismo, una battaglia, ma non una guerra.  D'altronde le fregature delle missioni di pace non funzionano più e neanche quelle delle guerre umanitarie.  Per fare la guerra, non si deve dire che si è in guerra e si deve preparare l'inesistente opinione pubblica a legittimare scelte in

In Italia il 28,3% della popolazione a rischio povertà, in FVG il 16%, nel SUD il 45%

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Nel 2014 si attesta al 28,3% la stima delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale residenti in Italia, secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia Europa 2020. E tale strategia avrebbe lo scopo, entro il 2020, di avere almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno. L 'Istat nel suo ultimo studio pubblicato il 23 novembre 2015 evidenzia che nel 2014 le persone a rischio di povertà sono stimate pari al 19,4%, quelle che vivono in famiglie gravemente deprivate l’11,6%, mentre le persone appartenenti a famiglie dove l’intensità lavorativa è bassa rappresentano il 12,1%.Nel 2013, si stima che la metà delle famiglie residenti in Italia abbia percepito un reddito netto non superiore a 24.310 euro l’anno (circa 2.026 euro al mese); questo valore scende a 20.188 euro nel Mezzogiorno (circa 1.682 euro mensili).  Il valore italiano è inferiore a quelli di Romania (40,2%), Bulgaria (40,1%), Grecia (36,0%), Lettoni

Situazione immigrazione in FVG alcuni dati importanti forniti dalla Regione. Nessuna parola sul caso Gorizia

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Si è svolta l'audizione dell'assessore Gianni Torrenti in VI Commissione consiliare in FVG sulla questione immigrazione nella nostra regione e sono emersi dati importanti, anche se noti in gran parte. Al 12 novembre scorso, riferisce Torrenti, “avevamo 3.216 presenze (2.979 persone giunte autonomamente e 237 trasferite qui dal ministero): 788 in provincia di Gorizia , di cui 401 nel Centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Gradisca e 223 a cui dover ancora individuare una sistemazione); 513 nel Pordenonese, con 51 a cui ancora dover trovare un posto; 1.055 in provincia di Udine , di cui 300 nella ex caserma Cavarzerani di Udine e 96 da individuare; 860 in provincia di Trieste , con 105 ancora da sistemare. Abbiamo la disponibilità di 55 Comuni, ma a questo numero vanno aggiunti i Comuni in attesa del protocollo e quelli che non hanno le convenzioni attive”. In Fvg " da quando si è iniziato ad ospitare, avevamo circa 800 persone, passate poi a oltre 1.600 a

La relazione sulla politica della sicurezza e la questione terrorismo

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Intorno a febbraio 2015, come da normativa, è stata depositata la relazione sulla politica della sicurezza il cui organo è costituito dal complesso di realtà ed autorità che hanno il compito di assicurare le attività di informazione per la sicurezza, allo scopo di salvaguardare la Repubblica da ogni pericolo e minaccia proveniente sia dall’interno sia dall’esterno del Paese. Una relazione che invitava l'Italia e l'Occidente a mantenere elevata l'allerta in merito alla nota minaccia terroristica di matrice jihadista che si è attestata negli ultimi anni su livelli significativi. Nel 2014 ha fatto registrare un trend crescente, passando nel gennaio 2015, nell’attentato di Parigi al Charlie Hebdo, rivendicato da al Qaida nella Penisola Arabica (AQAP), e negli omicidi di Montrouge e Portes de Vincennes, compiuti in nome dello Stato Islamico (IS), dalla bomba esplosa sull'aereo russo, dalla strage del 13 novembre di Parigi, all'attentato di Mali, senza dimenticare Bei

Non è con l'esposizione dei crocifissi nei luoghi pubblici che si contrasta il fondamentalismo

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Dopo i drammatici fatti del 13 novembre in Europa si vive una versa psicosi del terrore, una deriva securitaria, incrementano atti e comportamenti razzisti, si affermano pseudo Stati di polizia, militarizzazioni diffuse, ritorno dei muri.  Stato di paura, verrebbe da dire. I fondamentalismi religiosi sono stati sempre un male, si è ucciso e tanto,ad esempio, nel nome del cristianesimo, dalle crociate ai roghi, per arrivare all'ultimo folle gesto di Oslo. Dove colui che si definiva come anti-multiculturalista, anti-marxista, anti-islamista, e sionista, salvatore del Cristianesimo, e difensore della "razza norvegese", nel 2011 ha compiuto un massacro. Colpendo anche tanti giovani, radunati nel campus politico laburista. Quasi un centinaio di morti. E si uccide nel nome del fondamentalismo islamista od islamico. La religione deve essere un fatto privato, che non deve né minare né turbare né condizionare l'operato di un sistema pubblico, la gestione della cosa pubbl

Scuola assunzioni fase C le istruzioni dell'USR del FVG

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Il 20 novembre 2015 è scaduto il termine per accettare la proposta di assunzione a tempo indeterminato per la così detta Fase C che de facto introduce nel mondo della scuola una nuova ed atipica figura professionale docente prevalentemente utilizzata per attività di potenziamento e per supplenze. Il personale docente che sarà assunto nella FASE C è assegnato in titolarità agli Ambiti territoriali, che per il presente anno scolastico sono sostituiti dalla sede Provincia. L'USR del FVG ha comunicato che le convocazioni presso gli Uffici territoriali dei destinatari di proposta di assunzione a tempo indeterminato che avranno accettato la proposta tramite le apposite funzioni “polis” entro il termine del 20 novembre sono previste per la settimana dal 23 al 27 novembre. Con atto  Prot. AOODRFR-  del 20 novembre 2015 a firma del dirigente titolare Pietro Biasiol  è stato prodotto uno specifico avviso diretto tutti gli interessati destinatari di proposta di assunzione a tempo

Dopo Parigi è psicosi securitaria e razzista

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Dopo il 13 novembre si era capito subito che nulla in Europa sarebbe stato come prima. Che si sarebbe affermato una sorta di stato di polizia diffuso, una militarizzazione diffusa nelle nostre città. E così è ed in qualche misura l'avevo scritto già il 14 novembre . Ora cosa si vuole proporre? Controlli rilevanti alle frontiere esterne, controlli per i cittadini che arrivano da alcune  località  sensibili dei Paesi Schengen, o meglio ben potremmo dire ex Schengen, un registro europeo dove schedare tutti i passeggeri dei voli interni, registrare e prendere le impronte in modo sistematico a tutti i migranti che entrano nell’area (ex)Schengen e farle confluire in tutti i database di sicurezza europei, potenziare i servizi di informazione. Nel mentre di tutto ciò continua la psicosi della paura in Europa ed anche in Italia che legittima lo stato di polizia.  Controlli pesanti negli stadi ad esempio, ma anche comportamenti razzisti sempre più rilevanti nei confronti di chi è gene

Nuovi importanti accertamenti della Commissione d'inchiesta sul caso Moro

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Nella seduta del 17 novembre , il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro ha comunicato che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha convenuto: di trasmettere alla Procura della Repubblica di Roma e alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo copia di documentazione segreta; di affidare alla polizia scientifica lo svolgimento di alcuni accertamenti tecnici su di un'arma rinvenuta nel covo di via Gradoli e sinora mai sottoposta a perizia ; d i svolgere ulteriori approfondimenti istruttori concernenti l'istituto Hypérion ; di affidare ai generali Bonzano, Costa e Scriccia il compito di predisporre una relazione sulla consistente documentazione, libera e classificata, trasmessa alla Commissione il 12 novembre dal Ministro della difesa, Roberta Pinotti; di procedere all'assunzione di sommarie informazioni testimoniali da una persona informata su fatti di interesse per l'inchi

La grande menzogna sull'opinione pubblica

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Alla voce “opinione pubblica” sulla enciclopedia Treccani , in rete, si legge:” Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla cosa pubblica, nasce con l'idea moderna di democrazia rappresentativa, definita da J. Locke come governo dell'opinione”. Come è noto in base ai dati ultimi disponibili ogni giorno si vendono quasi 4 milioni di quotidiani, letti da circa 22,5 milioni di italiani molto meno sono quelli che si informano ascoltando i telegiornali e poi ovviamente vi è la rete, ed in Italia il 60% degli italiani accede regolarmente a internet, e gli account attivi sui canali social sono oggi 28 milioni (22 milioni accedono da dispositivi mobile) e tra i siti più visti, pochi sono quelli di informazione. Dunque la maggioranza degli italiani non si informa e non è idonea a costituire la così detta fantomatica opinione pubblica. Però

La storia di Gorizia non la si scrive con gli omissis

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Con delibera 181 del 9 ottobre 2015, il Comune di Gorizia, sulla base di queste motivazioni  “(...) evidenziato come la proposta della Lega Nazionale sia da considerare un’importante iniziativa volta ad ottenere tutte le informazioni possibili in merito alle deportazioni di cittadini goriziani da parte dell’esercito jugoslavo, avvenute nel maggio 1945, a guerra conclusa: i cosiddetti “quaranta giorni” che la città subì, a seguito dell’insediamento del comando partigiano jugoslavo, furono, infatti, contrassegnati da un clima di terrore e di violenza verso chiunque si opponesse, o rappresentasse comunque un ostacolo, all’occupazione titina di Gorizia e del suo territorio”, stanziava per la detta ricerca 500 euro. I risultati, o meglio parte di essi, sono ora noti. Si parla di 1023 persone scomparse da Gorizia, di cui si ignora la sorte, molti risulterebbero essere tornati e si dice anche che i nomi del controverso lapidario, che attualmente sono 665 (e di cui una buona parte sono lì

In FVG bocciata mozione contro l'inesistente teoria gender

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Il Consiglio regionale del FVG ha discusso una mozione destra e pessima, proposta dai soliti Ciriani e Zilli, rispettivamente Fdi/An e Lega, con la quale si voleva impegnare la Giunta regionale a intervenire presso l'Ufficio scolastico regionale affinché in tutte le scuole sia " rispettato il ruolo prioritario della famiglia nell'educazione all'affettività e alla sessualità, in quanto si tratta di un loro diritto fondamentale". Si urla che la fantomatica teoria gender non deve entrare nelle scuole, che è destabilizzante e pericolosa per lo sviluppo degli studenti. Ma come può essere pericoloso un qualcosa che banalmente non esiste? Di pericoloso, invece, per il buon senso, per una scuola fondata sulle diversità, riconoscimento delle diversità, vera forza dell'umanità, è utilizzare e strumentalizzare fantomatiche teorie per fini che hanno come scopo presentare come aliena l'omosessualità, ad esempio, rispetto a chi considera come l'unica forma poss

160 mila euro per il Dicembre Goriziano

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Si parte, salvo anticipi, il 27 novembre 2015 con l’accensione delle luminarie cittadine e dell'albero di Natale, per poi proseguire fino al 10 gennaio 2016. Cosa prevede la delibera 208 del mese di novembre, giorno 13, della Giunta del Comune di Gorizia per il periodo così detto natalizio? Per la realizzazione della tradizionale illuminazione a tema delle vie del Centro cittadino, sulla base di quanto realizzato negli anni scorsi, con l'indirizzo di utilizzare per quanto più possibile luci a led, per incentivare il risparmio energetico ed ottimizzare i costi, nelle seguenti vie e piazze cittadine previsti 71 mila euro , le vie interessate saranno le seguenti: Corso Italia dal parco della Rimembranza a corso Verdi, Corso Verdi , Via San Giovanni, Via Ascoli (fino al civico 7 fino alla Sinagoga esclusa), Via Monache, Via Rastello, Via Garibaldi , Via Diaz (prima parte fino via Alvarez), Via Mazzini, Via Morelli, Via Crispi fino a via Morelli, Via Oberdan, Via Boccaccio (prim

L'Unione Europea agirà come gli USA dopo l'11 settembre

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L'articolo  42 (ex articolo 17 del TUE)  comma 7 del Trattato sull'Unione Europea afferma espressamente che: "Qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri." Il punto successivo, invece che "gli impegni e la cooperazione in questo settore rimangono conformi agli impegni assunti nell'ambito dell'Organizzazione del trattato del Nord-Atlantico che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva e l'istanza di attuazione della stessa". Dunque è evidente che anche l'Italia sarà pienamente e militarmente coinvolta.  L'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite afferma: "Nessuna disposizione d

Dopo aver cantato l'inno alla vendetta francese, in Europa si canterà quello russo?

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I colori della francia, che poi sono i colori che accomunano tante bandiere, hanno, in segno di lutto e rispetto e condivisione del dolore, trovato spazio in diverse città del nostro Occidente. E si è cantato l'inno francese. Forse neanche senza conoscere il testo, il senso di quelle parole. Inno che invita i cittadini a prendere le armi, a formare i battaglioni, a marciare, a sostenere le braccia vendicatrici , la vendetta nel sublime orgoglio. Questo si è cantato. Spirito di vendetta comprensibile, umanamente comprensibile. Qualsiasi padre di famiglia reagirebbe nello stesso modo. A rischio di sacrificare altre vite, le libertà che la Francia dice di voler rivendicare. La vendetta sarà vendetta, all'interno della guerra. Una guerra dichiarata, non si capisce da chi per primo, senza carta e bolli. Ma non è più il tempo della formalità o della galanteria guerrafondaia questa. E' già successo altre volte. Il 6 aprile del 1941, senza dichiarazione di guerra alcuna, inizie

Immigrazione: dopo i fatti di Parigi un motivo in più per accelerare l'approvazione della legge 99 in FVG

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Cosa propone parte della destra in FVG dopo i drammatici fatti del 13 novembre? Il ritiro, o meglio il congelamento della proposta di legge 99 sull'integrazione degli immigrati, poi propongono, come sempre, l'intervento dell'esercito per i controlli alle frontiere, e strumentalizzano per fini politici le parole del Procuratore di Trieste Mastelloni, che, secondo quanto riportato dai politici della destra, della Lega nord, di Alleanza Nazionale e Fratelli d'italia "evidenziano un serio rischio di infiltrazioni terroristiche dalla rotta dei Balcani e una ridotta forza di contrasto da parte delle nostre forze dell'ordine". E dunque, per questo motivo ultimo, sarebbe a detta loro, fuori luogo discutere la proposta di legge 99 che interviene in modo compiuto, per alcuni aspetti, sulla voce dell'immigrazione. Ora, premesso che su migliaia di migliaia di persone in transito sulla rotta balcanica, vi può essere sempre la pecora nera, ma questo non