Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Scuola: RAV ed ispettori

Entro la fine di settembre 2015 il RAV, definito come “il documento di ingresso per elaborare il Piano di Miglioramento” delle scuole che si integra chiaramente ora con il POF e presto con il PTOF, dovrà essere ultimato. Un documento importante, che deve necessariamente e non solo per questione di opportunità richiedere il coinvolgimento del collegio docenti, visto che si affronteranno materie che incideranno profondamente sulla ordinaria vita didattica e programmatica della scuola. Un documento che rischia di essere anche politico se gestito in cattivo modo.Vi sono sezioni che se non curate in modo congruo potrebbero prestarsi a libere interpretazioni, a discrezionalità che devono essere evitate. Penso per esempio alla voce che riguarda o che vorrebbe fotografare la popolazione scolastica, ergo il contesto socio economico del territorio. La fonte principale da cui attingere è il questionario scuola come predisposto dall'Invalsi, che non sempre è stato compilato e se male indirizzato potrebbe presentare un territorio, dal punto di vista socio economico come basso, ma quando nella realtà questo basso non è. Le scuole non sono soggettività che devono produrre statistica, non hanno gli strumenti per adempiere perfettamente tale compito, la statistica è una cosa seria e quanto scritto nel RAV può anche giustificare certe mancanze o, nel caso inverso, penalizzare una scuola e conseguentemente attirare il faro dell'attenzione del famigerato nucleo di valutazione esterna. E teoricamente a partire da questo anno scolastico avrà inizio la valutazione esterna da parte di nuclei composti da esperti e da ispettori del MIUR ...
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