Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Il 70esimo della liberazione, ed il non coraggio di dire tutta la verità

E' vero, Gli spot istituzionali preparati per festeggiare il 70° anniversario della Liberazione, non citano il fascismo, il nazismo, la resistenza, i partigiani. Parlano invece di persone, di nonni, di passato. E' vero, gli spot istituzionali sono generici ed a dire il vero sembrano essere più uno sfondo ad una campagna di propaganda governativa, nel senso di incitamento al cambiamento come in essere nel Paese, che al vero senso della liberazione. Gli spot, “raccontano il coraggio di oggi per celebrare il coraggio di ieri”. Si leggerà nelle note di accompagnamento che «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini» citando una frase di Calamandrei.
Essere uomini, morire da uomini, per vivere da uomini. Eppure le donne è proprio nella resistenza che hanno conosciuto la prima forma sostanziale di parità, di uguaglianza. Certo, sempre nelle note sul sito del Governo, di accompagnamento agli spot, si parlerà di resistenza e di guerra di liberazione dal regime nazifascista. Perché non esplicarlo anche negli spot? Perché, visto che sono stati realizzati ben tre spot, non si è colta l'occasione per ricordare cosa è stato il fascismo in Italia, nelle zone occupate, nel Confine Orientale?  Ed il coraggio. Sì, è vero, vi è stato il coraggio, ma anche un filo conduttore ben chiaro, preciso e determinante, quello che viene metodicamente rimosso. Gran parte della resistenza al nazifascismo, si è formata anche e soprattutto per un grande ideale, per una società socialista. E questo, perché non si ha il coraggio di dirlo?

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