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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Inizia l'EXPO2015 ed anche il lavoro volontario per molti studenti

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Non è la prima volta che l'EXPO inizia il 1 maggio, così è stato ad esempio a Torino nel 1961, a Knoxville nel 1982,in Cina nel 2010 ed ora Milano nel 2015.  Primo maggio che sarebbe giorno, simbolo delle conquiste e rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Cosa mica da poco conto. Ma questo primo maggio 2015 sarà nel nome del volontariato. un volontariato particolare, quello che fa curriculum, quello che può costituire " un’importante opportunità di crescita per le nuove generazioni". Sul sito dell'EXPO si legge che "il giovane “volontario" è orientato verso una cittadinanza attiva e responsabile, verso una cultura costruita sul principio della convivenza e della solidarietà, sul rispetto della persona umana, delle diversità, della libertà, dei diritti e della legalità ma anche sul rispetto del patrimonio culturale, dell’ambiente, del pianeta e delle generazioni future. Il volontariato nella scuola, frutto dell’educazione alla solidarietà, pe

Scuola se l'Invalsi praticamente diventa il tuo datore di lavoro

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Ora anche i più sordi, i più scettici hanno finalmente compreso lo stato reale delle cose. La scuola italiana, per alcuni giorni, oltre a vedere sospesa o meglio interrotta la propria ordinaria attività didattica, la propria  ordinaria  attività scolastica, vedrà sospesi i diritti dei lavoratori della scuola.  Ed il tutto a pochi giorni dal primo maggio, giorno che dovrebbe sancire la rivendicazione e la piena difesa dei diritti dei lavoratori tutti.  Perché ?  Perché  se l'Invalsi, come ha reso noto, con la nota del 27 aprile 2015 ed un comunicato stampa, non ha coinvolto il MIUR, per la questione dello spostamento delle prove, Miur che avrebbe obbligo di vigilanza, ciò è anche  perché  si sarebbe affermata pienamente la condotta antisindacale, stante che lo sciopero del cinque maggio che era stato proclamato contro le prove dell'Invalsi. Dunque i lavoratori della scuola, non avendo più il MIUR come proprio ordinario ed effettivo datore di lavoro, assistono impotenti alla

La liberazione di Trieste raccontata dal partigiano Stanko Petelin

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Stanko Petelin è nato nel 1924 a Kamnik a sud di Ljubljana, a soli 18 anni è stato imprigionato dalle forze di occupazione italiane e la sua colpa era quella di aver esposto la bandiera slovena e quella jugoslava.  Nel maggio del '42 ha fatto parte delle formazioni partigiane con il nome Vojko per diventare, prima delegato e commissario politico anche della Prešernova    brigada e poi membro dello S.M. dell'armata popolare jugoslava con il grado di colonnello. E' stato anche direttore della rivista militare Naše obrambe.  Nel libro “ La liberazione del litorale sloveno” a cura di Aldo Rupel, di cui purtroppo esistono poche copie, racconta, con tanti particolari, con la voce e la mano di chi ha vissuto la lotta partigiana, l'esperienza di cui al titolo del libro ed in particolare l'importante lotta di liberazione svolta dal IX Corpus che di fatto nascerà il 21 dicembre del 1943. Cosa emerge in merito ai fatti del 1 maggio del 1945?  Che la mattina del 1 maggio de

Solidarietà all'ANPI per le accuse denigratorie per i fatti del lapidario di Gorizia

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A quanto pare, ogni pretesto, ogni atto, ogni tutto è sempre valido per attaccare l'ANPI, realtà, a cui sono orgogliosamente iscritto, che con i suoi oltre 120.000 iscritti, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel nostro Paese. A Gorizia, mani ignote, hanno imbrattato il lapidario del Parco della Rimembranza ( parchi che in tutta Italia nasceranno praticamente nel fascismo e per il fascismo), con scritte rosse ed una falce e martello. Il tutto accade a pochi giorni dal 1 maggio, e questo 1 maggio sarà il 70esimo anniversario di cosa? Della liberazione di buona parte della Venezia Giulia? Visto che nazisti e cetnici e collaborazionisti fuggirono perché braccati dai partigiani Jugoslavi e dunque grazie all'assedio determinante dei partigiani Jugoslavi, nonché all'attività delle brigate partigiane in loco, che Gorizia, ad esempio, verrà liberata in quel giorno? L'entrata dei partigiani in città sarà il coronamento di questa operazi

23 maggio a Gorizia una grande manifestazione antifascista,antimilitarista per la pace tra i popoli

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Sulla pagina facebook ufficiale del gruppo informale Ronchi dei Partigiani , è stato pubblicato l'evento organizzato dall'Osservatorio regionale antifascista del FVG per il 23 maggio a Gorizia.  Una grande manifestazione, pacifica, antimilitarista, antifascista, per la pace tra i popoli, che si opporrà a quel motto “ risorgi, combatti, vinci ” che ricorda il tremendo ventennio, che caratterizzerà la manifestazione di Casapound che il 23 maggio partirà con il suo corteo da Gorizia dalla Casa Rossa, cioè a pochi metri dalla Slovenia. L'Osservatorio regionale antifascista del FVG ha prodotto un corposo appello,che ha lo scopo di dimostrare che esiste una Gorizia diversa, una Gorizia che si oppone agli  irredentismi , ai nazionalismi, ai fascismi di ieri e di oggi, alla celebrazione della grande guerra, per l'affermazione di una visione fortemente critica di quella macelleria umana e sociale che ha visto Gorizia essere semplicemente distrutta.   Nel testo dell'appe

L'arroganza dell'Invalsi con un Miur indifferente

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Uno degli aspetti più incredibili della nota del 27 aprile, e ribadisco nota, con la quale l'Invalsi ha comunicato il posticipo delle prove del cinque maggio, è l'aver inviato questa semplicemente per conoscenza al Miur. Ora, che l'intento sia stato quello di neutralizzare gli effetti dello sciopero è pacifico, ma voglio soffermarmi su quanto dichiarato dalla Presidente dell'Invalsi al Fatto Quotidiano : "Di fronte alle proteste del sindacato la presidente d’Invalsi fa una riflessione: “Facciamo una distinzione: i Cobas hanno sempre protestato contro le prove ma rispetto ai Confederali mi sono fatta carico delle loro motivazioni. Il loro sciopero, che non è contro l’Invalsi, è il 5: abbiamo tenuto conto della loro manifestazione”. Una scelta a detta della Ajello fatta in piena autonomia: “Ho scritto una mail al ministro solo ieri. Mi sono consultata solo con i miei dirigenti. So bene che non posso coinvolgere il Miur perché in quel caso si tratterebbe di attiv

Posticipate le prove dell'Invalsi per colpire lo sciopero. Intervenga il Presidente della Repubblica

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Il primo giorno lavorativo successivo al 70esimo anniversario del 25 aprile è stato caratterizzato da una grande ed inquietante violazione delle regole democratiche che segue la pesante accusa di squadrismo a chi ha osato contestare, pur se vivacemente, l'attuale ministro dell'istruzione. Per il giorno 5 maggio era stato proclamato, da diversi mesi, lo sciopero contro le prove dell'Invalsi, cuore pulsante del sistema di valutazione nella scuola, ergo della riforma in discussione sulla scuola. Su questa data, successivamente, hanno deciso di confluire anche altre organizzazioni sindacali, per un grande sciopero democratico contro le riforme in essere che minano seriamente la scuola pubblica. Era nell'aria. Era nell'aria l'annuncio di un possibile rinvio delle prove dell'Invalsi previste per il cinque maggio. E ciò è accaduto. Ora, le regole del gioco devono essere rispettate, specialmente da chi è articolazione dello Stato, ed in questo caso l'Inval

Dallo squadrismo dato a chi contesta alle falsità sulla non privatizzazione della scuola pubblica

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Il Ministro dell'Istruzione ha liquidato, come "squadristi" docenti, studenti ed attivisti, che a Bologna, in modo rumoroso, hanno osato contestarla. Dice di essere esperta di linguistica. Cosa dice il vocabolario Treccani sul concetto di squadrismo? " (...) L’organizzazione, l’impiego e l’attività di squadre d’azione, a fini politici di parte e intimidatorî. In partic., il fenomeno politico-sociale verificatosi in Italia dal 1919 al 1924, consistente nella violenza armata esercitata da squadre contro le organizzazioni avverse e i loro aderenti, sotto la giustificazione di una presunta carenza dei poteri pubblici". Dunque ha dato dei fascisti (?) a docenti, studenti ed attivisti, che a colpi di pentole e vivaci proteste, legittime nell'ambito del quadro democratico, hanno espresso tutte le loro preoccupazioni in relazione alla disastrosa riforma nota come #buonascuola? Da parte di un Ministro della Repubblica Italiana ci si deve aspettare un tono ed

#Ilcoraggiodi parlare di partigiani per pochi minuti e di nascondere alcune verità

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120 minuti, in prima serata, per il #70esimo della liberazione dal nazifascismo.  120 minuti ove tra frasi sensazionali, musiche, e sguardi di storia, si è conferita una versione sulla nostra storia della liberazione dal nazifascismo faziosa.  Certo, si è partiti soffermandosi su alcune lapidi dedicate ai partigiani. Però il corpo, il cuore della trasmissione, sul primo canale Rai, cosa ha lasciato? Anticomunismo, alcune stragi compiute dal nazismo, e che la liberazione è avvenuta praticamente, sostanzialmente, per mano, e merito esclusivo delle truppe alleate, ergo, di parte di truppe alleate,  perché  dei fatti della Venezia Giulia non si è detto nulla, oltre ad una lettura di una lettera di chi verrà poi fucilato dai nazisti. I partigiani jugoslavi, l'esercito di liberazione jugoslavo ignorato. Eppure anche i partigiani jugoslavi erano alleati.  Gli unici alleati saranno gli americani, che addirittura in Sicilia non avranno rapporti con la mafia.  Anzi il tutto si limiterà

25 aprile 2015 a Ronchi (Go) foto

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Difendere il 25 aprile contro i fascismi di ieri e di oggi

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Nonostante il 70° anno del nostro 25 aprile, ancora oggi vi è chi definisce questo fondamentale giorno come una follia tutta nostrana, una follia democratica, una follia che vuole il 25 aprile come il giorno più ridicolo ed insensato e stupido che addirittura sia mai esistito. Ed a scrivere ciò non sono persone insignificanti nel panorama e nel circuito del potere nostrano, ma persone che hanno avuto e forse continuano ad avere ruoli di un certo rilievo. Da un certo punto di vista è innegabile che il 25 aprile viene presentato, da tanti, e diverse forze politiche, come roba vecchia, antiquata, soggetti che ripetono in continuazione, ad esempio, che fascismo o comunismo ( come se poi fossero la stessa cosa) sono cose superate, da libri di storia, che si deve andare avanti. Certo, andare avanti senza conoscere il passato, maturare la consapevolezza di ciò che vi è stato, è roba da mettere i brividi. Perché la condivisione di valori ed idee che hanno contrastato, anche se dopo tanti a

Se devi sostenere dei costi per ripristinare il cognome originario dopo l'italianizzazione forzata

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Recentemente ho pubblicato per la rete un post dal seguente titolo: “ Risarcire chi ha avuto il cognome italianizzato e ripristinare la toponomastica antefascismo ”.  In sostanza effettuavo una riflessione ove lasciavo intendere, tra i vari punti, che è certamente  un diritto, di chi per colpa e mano del Regno d'Italia prima e regime fascista poi, ha subito la violenza dell'italianizzazione forzata del  proprio  cognome, di  pretendere un giusto risarcimento danno anche a livello economico.  Anche  perché  se la nostra Corte Costituzionale con la sentenza del 22 ottobre 2014, n. 238 ha affermato che “il totale sacrificio che si richiede ad uno dei principi supremi dell'ordinamento italiano, quale senza dubbio è il diritto al giudice a tutela di diritti inviolabili, sancito dalla combinazione degli artt. 2 e 24 della Costituzione repubblicana, riconoscendo l'immunità dello Stato straniero dalla giurisdizione italiana, non può giustificarsi ed essere tollerato quan

Questione 36 mesi nel precariato scuola, intanto pensiamo ad una deroga

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Una delle questioni calde nella riforma sulla scuola, che per la prima volta vedrà insieme praticamente tutti i sindacati, per ragioni comunque non sempre convergenti, nelle azioni di contrasto e lotta, è certamente quella dei 36 mesi. Ora, era evidente prima, cosa che avevo anche denunciato esattamente nel 2012, e lo è a maggior ragione ora, che lo Stato certamente non può perseverare in una condizione di  illiceità . Effetto collaterale dei ricorsi? Non proprio. Però una riflessione va fatta. Se pretendi diritti, il sistema, che viola la normativa comunitaria, che nello stesso tempo garantiva sì un precariato costante, ma anche un minimo posto di lavoro ecc, ti dice, ora non possiamo più continuare come prima, d'altronde avete voluto eccepire l'illegittimità della situazione in essere? Queste le conseguenze. Nello stesso tempo, si coglie l'occasione per riformare totalmente la scuola, prevedere una nuova figura di docenti e così via discorrendo. Avrebbe potuto e dovut

Il sequestro Moro ed i dubbi della Commissione d'inchiesta sull'auto blindata

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C'erano o non c'erano auto blindate a disposizione delle istituzioni, nel periodo che porterà al sequestro Moro? Alcune notizie, come riportate su wikipedia , comunque da prendere con le pinze denunciano che in quel tempo vi erano ben 28 auto blindate a disposizione e distribuite con eccessiva discrezionalità od arbitrarietà, per non dire altro. Però, leggendo il resoconto della commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Moro dei dubbi, nuovamente, vengono a galla. Il giorno 8 aprile 2015 verrà ascoltato Mastella , il quale, tirerà fuori la questione dell'auto blindata così dicendo, ricostruendo un viaggio con alcuni politici: “nella macchina, se ricordate, c'era l'allora Sottosegretario all'interno Lettieri. Ho assistito allora alla discussione sulla macchina blindata. Si parlò molto della macchina blindata: se Moro l'avesse chiesta o meno, se gli fosse stata data o meno dalle forze di sicurezza. Il Sottosegretario Lettieri chiese a Moro come ma

Il 70esimo della liberazione, ed il non coraggio di dire tutta la verità

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E' vero, Gli spot istituzionali preparati per festeggiare il 70° anniversario della Liberazione, non citano il fascismo, il nazismo, la resistenza, i partigiani. Parlano invece di persone, di nonni, di passato. E' vero, gli spot istituzionali sono generici ed a dire il vero sembrano essere più uno sfondo ad una campagna di propaganda governativa, nel senso di incitamento al cambiamento come in essere nel Paese, che al vero senso della liberazione. Gli spot, “raccontano il coraggio di oggi per celebrare il coraggio di ieri”. Si leggerà nelle note di accompagnamento che «Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini» citando una frase di Calamandrei. Essere uomini, morire da uomini, per vivere da uomini. Eppure le donne è proprio nella resistenza che hanno conosciuto la prima forma sostanziale di parità, di uguaglianza. Certo, sempre nelle note sul sito del Governo, di accompagnamento agli spot, si parlerà di r

Anche Ronchi aderisce alla giornata mondiale del libro

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Il 23 aprile vi è la giornata mondiale del libro ma anche del diritto d'autore, evento noto, in passato, come giorno o giornata del libro e delle rose,  perché  in Catalogna nel 1926 venne promulgata la detta giornata e cadde, dopo l'originario 7 ottobre, il 23 aprile, coincidente con la festa del patrono della Catalogna. In questo 2015, in Italia, è stata realizzata una grande ed imponente iniziativa #ioleggoperchè, che vede coinvolte centinaia di città italiane e migliaia di messaggeri che regaleranno diversi libri. A Ronchi ha aderito la libreria "Linea d'ombra", già diversi i messaggeri di Ronchi che hanno regalato decine di libri in questi giorni, ed il 23 aprile per tutto il pomeriggio presso la libreria, ci sarà un  messaggero  che avrà a disposizione 12 libri, come inviati dal progetto #ioleggoperchè, da regalare per incentivare la lettura. Certo, è innegabile che il 23 aprile è anche la giornata del diritto d'autore, e come è noto sussistono diver

L'ennesimo eccidio di migranti, proclamare lutto nazionale. La colpa è nostra

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E' innegabile che in questa società, è la quantità a fare la differenza. Dieci, venti, ma anche un solo migrante morto, galleggiante sulle acque del mediterraneo, o sprofondato giù negli abissi, o sbranato da qualche squalo non frega a nessuno, non turba gli animi, non turba. Vi è bisogno della quantità.  E pare, per l'ennesima volta, essere pervenuta. Quella giusta. Quella che turba la nostra quotidianità. Dicono che non ci sono fondi. Ma per opere milionarie, inutili, incompiute, e l'Italia di esempi ne è stracolma, ma non solo l'Italia, i soldi, quelli che arricchiscono i soliti noti, ci sono. Ci sono. Dicono che non possiamo, da soli,  fare fronte a questa problematica, emergenza ordinaria, che si deve intervenire a casa loro. L'Italia è frontiera, ed ha l'obbligo morale, etico, giuridico, di doversi attivare per salvare, aiutare, persone che fuggono da situazioni determinate da noi occidentali. Ed è giusto che da quelle situazion

Nato il gruppo Ronchi Podemo

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Ho deciso di fondare a Ronchi, in FVG, un gruppo, per ora su facebook, dal nome Ronchi Podemo . Chi aderisce a questo gruppo si riconosce pienamente nei valori dell'antinazifascismo,antirazzismo. Lo scopo di questo Gruppo è proporre progetti, idee per Ronchi, in questo nuovo secolo. Ma anche segnalare cosa non funziona nella nostra città. Avviare dibattiti, iniziative, confrontarsi sul futuro della nostra città, ed ovviamente lo scopo è anche quello di andare oltre la rete e prevedere iniziative nei nostri spazi, luoghi, per coinvolgere anche chi non ha accesso ad internet ecc. Ronchi Podemo vuole difendere la libera esistenza del Comune di Ronchi, la sua autonomia, la sua democrazia ma armonizzandosi con l'Europa dei diritti, contro ogni nazionalismo. Ronchi Podemo è contro la fusione della nostra città con altri Comuni. Tra i propri scopi ha anche quello di eliminare il suffisso "dei legionari" per il mantenimento del solo Ronchi. Viva Ronchi, per la libera esis

Scuola:lo sciopero del 5 maggio? Come spaccare la mobilitazione contro la buona scuola

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Il Jobs Act è stato presentato dal Governo il 3 aprile 2014, Esaminato in Aula il 7 agosto 2014, il 24 e 25 settembre 2014, l'8 ottobre 2014 supererà un primo esame dell'Aula, per essere approvato definitivamente il 3 dicembre ed entrare in vigore, come da normativa, 15 giorni dopo.  Si è trattato di un provvedimento che ha sorpreso tanti, anzi molti, per la velocità con il quale è stato approvato, oltre che per i suoi effetti a dir poco devastanti per il diritto del lavoro. Il disegno di legge sulla scuola, ora ancora in Commissione, è agganciato al Jobs Act, specialmente per quanto concerne la scuola lavoro, ma l'altro legame che sussiste è quello della tempistica. Ora che possibilità ci sono che il disegno di legge sulla scuola venga approvato da entrambi i rami del Parlamento prima del 12 maggio 2015? Molti dicono che questo provvedimento verrà agganciato al DEF. Certo, è vero che nel DEF si parla di “buona scuola” ed il DEF viene inviato alle Camere perché si espri

Il Partigiano Ignoto di Ronchi

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Quando si pensa all'ignoto, scorrono visioni sul nulla, sul vuoto, sull'infinito, sulla indeterminatezza. Eppure, a volte, all'ignoto corrisponde la vita, un respiro, un battito di cuore, una vita spezzata e smarrita sotto le ali della terra, cenere sparsa oltre ogni orizzonte, senza volontà, e poi, ancora, l'ignoto. Ignoto è il milite, e centinaia di migliaia di militi. Senza nome,cognome,età. Altri, hanno un nome, un cognome e la data di morte. Anche loro, senza età. Perché riportar la data di nascita significa ricordare alle generazioni che verranno, che gioventù bruciata dal fuoco amico o nemico vi è stata. Fuoco per conquistare al grido Avanti Savoia, Avanti Italia, piccoli fazzoletti di terra. Uomini senza età. In un presente semplicemente assente. E'così, ahimè. Altri ancora, una sola iniziale, la G, come al terribile sacrario di Redipuglia. Una G e tanti puntini. E' bastata una G per non chiamarti più ignoto. Anche se di te non conosciamo l'e