Alla FIGC è in corso uno scontro rilevante, tra le corazzate che sostengono Carlo Tavecchio, proveniente dalla lega dilettanti, e coloro che sostengono Albertini, prevalentemente i calciatori. In tutto ciò, tra vecchia e nuova generazione,tra sovrani e sudditi, si pone in mezzo il razzismo.Razzismo immancabile nel calcio, dalle banane lanciate sul campo, dagli insulti, dai cori, dalle offese. Quindi, partono le solite ed a volte solitarie campagne di facciata, indignazioni,messaggi, gesti simbolici, a cui si agganciano, in modo immancabile campagne pubblicitarie, mode e circuiti di circolazione di danaro, e poi, come d'incanto, il tutto continua, tra cose non dette e nascoste, come prima,anzi peggio di prima, perché l'ipocrisia domina. Ora è esploso il caso razzismo di Tavecchio, in relazione alla sua frase “'Opti Poba' è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”. Liquidata, dai media al servizio delle grandi societ