Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

Immagine
Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Il terrorismo nazionalistico italiano nel confine orientale ed alcuni aderenti alla Lega nazionale


Uno dei compiti del blogger ma anche della rete è quello di diffondere frammenti di storia, che, passo dopo passo, possono aiutare a comprendere la storia nel suo complesso, specialmente quando tali frammenti, determinanti per l'insieme della verità, sono sì noti a molti ma non a tutti, in particolar modo quando trattasi di fatti, atti, omissioni riportati in libri difficilmente, oggi, rintracciabili o dove la verità non deve emergere perché semplicemente scomoda e dunque volutamente nascosta. La rete deve essere un canale di informazione e di formazione per il pensiero critico per la consapevolezza, un contributo fondamentale di conoscenza per le nuove generazioni. Il libro “nazionalismo e neofascismo nella lotta politica di confine orientale 1945/75 a cura dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel FVG A.V. Anno 1977”, riporta una marea di eventi di carattere terroristico per l'affermazione dell'italianità non solo di Trieste ma anche di Gorizia, Monfalcone e città limitrofe. Quel terrorismo nazionalistico che è sparito dalle cronache, che è spesso censurato, rimosso nonostante la sua incredibile violenza contro sloveni, serbi, croati, comunisti, antifascisti, anarchici ecc dalle liste di proscrizione apparse sui muri di Gorizia contro sloveni e chi collaborava con gli sloveni, a bombe, morti ferimenti, assalti, attentati senza controllo e spesso favoriti anche dal mancato intervento o peggio ancora dall'intervento stesso delle truppe così dette alleate. La mia attenzione ora cade su quello che è accaduto nel confine orientale per l'affermazione di quella italianità che a partire dalla marcia di Occupazione di Fiume in poi ha visto forze fasciste, nazionalistiche, irredentiste agire violentemente per tale scopo dando luogo ad un vero periodo terroristico nel nome del nazionalismo italiano. Essendo gli elenchi molto lunghi, trattandosi di centinaia e centinaia di casi di mero terrorismo ed anche di casi articolati e riguardanti diverse realtà nazionalistiche ho deciso, in questa fase, di riportare alcuni fatti come scritti nel libro citato che interessano direttamente od indirettamente aderenti della lega nazionale o tutte quelle volte che viene citata la lega nazionale o di fatti ed atti attribuiti ad aderenti della lega nazionale in relazione a quella violenza o situazioni di tensioni che si sono affermate in nome e per conto dell'italianità di queste terre ed il periodo storico di riferimento trattato nel libro, sarà dal giugno del '45 al 1975 ma io limiterò la lettura dei dati dal 1946 ai primi anni '50. 
E' importante riportare quanto scrive uno degli autori in merito alle fonti delle notizie: “le notizie ed i giudizi riportati ricalcano la regola il taglio di discorso dei giornali da cui le notizie sono state ricavate. Il carattere schematico, settario, francamente implausibile di numerosi dettagli forniti dal Lavoratore, Primorski o dal Corriere di Trieste, soprattutto nei primi tre-quattro anni del dopoguerra è conseguenza infatti dell'estrema elementarità delle contrapposizioni con cui veniva vissuto e praticato lo scontro politico sociale. Il materiale che segue costituisce perciò documento prezioso anche per lo studio della lettura politica della cronaca quotidiana impiegata come strumento elementare, emotivamente efficace nella sua rozza schematicità di formazione ideologica e di mobilitazione. Sergio Ranchi pag. 387 primo volume “.


Monfalconese

1946

Febbraio 1946: In seguito alla costituzione a Monfalcone della Lega Nazionale si sviluppa una serie di azioni intimidatorie contro gli organismi che sostengono la fratellanza italo-jugoslava,vengono deturpate le tabelle bilinguimarzo: Un giovane intento ad attaccare manifesti della Lega Nazionale, sorpreso da alcuni antifascisti estrae una bomba a mano minacciando di lanciarla, viene arrestato28 settembre: In serata una bomba è lanciata da aderenti alla Lega Nazionale contro l'abitazione di Zanin abitante a Panzano2 ottobre: Viene devastato da una carica di esplosivo un negozio di frutta e verdura in Monfalcone in via IX agosto. L'attentato è attribuito dal Lavoratore ad esponenti della Lega Nazionale6 ottobre: Gli antifascisti Franceschini e Grego vengono feriti a colpi d'arma da fuoco nella sede del circolo Arte e Cultura di Monfalcone da alcuni iscritti della Lega Nazionale20-21 ottobre: Una bomba viene lanciata a Vermegliano contro l'abitazione di Salmassi perché a quanto afferma il Lavoratore colpevole di non essersi iscritto alla Lega Nazionale
26 ottobre; Viene arrestato lo studente Carnielutti aderente alla Lega nazionale perché trovato in possesso di due bombe a mano; vengono sparati una quarantina di colpi di mitra contro la sede dell'UAIS di Monfalcone, secondo la fonte i responsabili sarebbero alcuni aderenti alla lega Nazionale4 novembre; Durante il viaggio di ritorno dal treno organizzato dalla Lega Nazionale, dal CLN e API per la cerimonia del 4 novembre a Redipuglia viene lanciata una bomba a mano nella sosta a Monfalcone, vengono sparati contro il treno dei colpi di rivoltella da un gruppo di dimostranti. Il treno si arresta e un gruppo di nazionalisti scende e lancia delle bombe. Ci saranno diversi feriti e Zoff da Bistrigna morirà qualche giorno dopo.
1947

4-12 febbraio; Un giovane che aveva lanciato una bomba contro una casa di Corso del Popolo viene fermato da un antifascista e consegnato alla Polizia Civile, aveva addosso una pistola e la tessera della Lega Nazionale.



Gorizia e goriziano

1946

10 ottobre: A Romans d'Isonzo viene devastata ed incendiata la sede del Partito Comunista. Il Lavoratore attribuisce l'iniziativa ad esponenti della Lega Nazionale.
1947

9 marzo: A Gradisca dopo l'inaugurazione della sezione della Lega Nazionale, gruppi di partecipanti alla cerimonia tentano di assaltare la Casa del Popolo e picchiano il fotografo socialista Zuliani, Pivotti, Giacometti e alcune donne presunte titine, una squadra tenta di penetrare nella casa del dirigente comunista Gasparini. Di ritorno dalla manifestazione una squadra tenta anche di assalire l'ospedale militare delle truppe jugoslave stanziate nella Zona A a Villa San Giusto in Gorizia.


Trieste

1946 

11-12 giugnoAlcune squadre composte da neofascisti e da leghisti percorrono le vie del centro cittadino imponendo agli esercenti di chiudere i loro negozi;

4 ottobreDopo aver percorso le vie del centro al canto di inni fascisti una quarantina di giovani esuli appartenenti alla Lega Nazionale tenta di dare assalto al CCP di Vicolo dell'Ospedale.Respinti si allontanano in direzione del Viale.

1947
26 aprile: Squadre neofasciste e di leghisti reduci dal concerto bandistico di Piazza Unità aggrediscono in Viale XX Settembre alcuni sloveni diretti al Teatro Nazionale e nella stessa mattinata messe in suffragio di Mussolini vennero celebrate nelle chiese di San Giusto e S.Antonio Nuovo. 30 aprile: Nel gruppo di giovani responsabili dell'aggressione avvenuta ai danni del complesso del circolo popolare Rinaldi viene riconosciuto Biecher,ex guardia civica, risulta iscritto al Partito d'azione ed occupato come cursore presso la Lega Nazionale
25 maggio: Un gruppo di giovani reduci da un concerto della Lega Nazionale aggredisce in via Dante l'operaio Remis, Habe, Sgai, operai vengono picchiati a sangue da una squadra di 15 giovani neofascisti11 giugno: La Lega Nazionale con il permesso del GMA organizza solenni onoranze funebri ad uno dei membri della Banda Collotti giustiziato dai partigiani; 5 agosto: Alcuni leghisti tentano di assalire in Viale tre giovani di S.Anna
Settembre: Durante i disordini del 15 settembre la Polizia Civica procede al fermo di una trentina di persone.Fra gli arrestati figurano i nomi di Candotti, sorpreso con una bomba in via Tirabocchia. Perquisito viene trovato in possesso di un tesserino della Lega nazionale.
24 settembre: Una squadra in Viale Xx Settembre aggredisce nei pressi del bar Boldoni una persona perché sprovvista della tessera della Lega Nazionale. Alcuni agenti della Polizia Civica assistono al fatto senza intervenire. 2 novembre: Al termine di una manifestazione indetta dalla Lega Nazionale in memoria dei caduti sul mare, un gruppo di giovani si porta nei pressi del Molo Audace dove molesta e minaccia pescatori che stavano lavorando.
4 novembre: Canti ed inni fascisti a San Giusto in occasione di una cerimonia indetta dalla Lega Nazionale. Alcuni leghisti con la bandiera sabauda provocano incidenti e si scontrano con i giovani del Partito Socialista e Partito d'Azione. Il PSVG ed il PRI denunciano la presenza di elementi neofascisti alle manifestazioni commemorative del 4 novembre indette dalla Lega Nazionale e si dissociano dalle medesime13 novembre: In un ufficio contabile di un istituto che si occupa di questione finanziarie sito in contrada del Corso, figurano appese alle pareti degli opuscoli della Lega Nazionale ed un manifesto con la seguente dicitura “Italiani per la salvezza della patria,il fascismo vi chiama a raccolta".
1948

10 febbraioFadiga,vicepresidente del Circolo Oberdan,socio della Lega Nazionale, condannato a 7 anni di reclusione perché colpevole di detenzione di bomba e di concorso nel lancio,risulta aver militato nelle file della X MAS13 aprile: Si registrano incidenti provocati nottetempo in contrada del Corso da alcuni attacchini della Lega Nazionale. A S. Luigi alcuni giovani nazionalisti sorpresi ad insudiciare nottetempo manifesti affissi dalla Lega Nazionale, con lo scopo di far ricadere la colpa sui comunisti. La manifestazione cittadina promossa in Piazza dell'Unità dalla Lega Nazionale e dai partiti della Giunta d'Intesa assume un carattere anticomunista ed antislavo. Qualche ora prima della manifestazione automobili e camions della Lega Nazionale sono visti scorrazzare per il centro città spargendo manifesti e diffondendo slogan e canzoni scioviniste. Fra i manifesti diffusi numerosi quelli del MSI. In Piazza Barriera Vecchia, punto di raccolta di profughi istriani e dalmati, la mobilitazione avviene al grido Viva il fascio, viva Mussolini,siamo tutti Italiani. In Corso il partigiano Minorin viene circondato da una ventina di giovani che, dopo avergli chiesta la tessera della Lega Nazionale, lo colpiscono alla faccia con un pugno di ferro ed alla schiena con una coltellata
18 aprile:Vicino alla corriera della Lega Nazionale viene rinvenuto un distintivo con il fascio. 1-2 giugno: Gitanti della Lega Nazionale distruggono a Sistiana tabelle recanti scritte bilingui e lanciano sassi contro le abitazioni. Un agente della PC viene malmenato perché scambiato per uno sloveno. Si registrano tentativi di assalto ai danni della trattoria Zora e di alcuni appartamenti privati. Un vecchio di 60 anni viene affrontato da un gruppo di leghisti e colpito al capo3 Giugno: Celebrata dalla Lega Nazionale con una festa popolare in piazza Cavana l'anniversario della Repubblica. Numerosi squadristi e neofascisti vengono impiegati nel servizio di vigilanza.
1950 

25 luglio : Si svolge a Trieste in un clima d'intolleranza e violenza la prima assemblea generale della Lega Nazionale.



Marco Barone
note: fonte Nazionalismo e Neofascismo nella lotta politica di confine orientale 1945/75 a cura dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel FVG A.V. Anno 1977 tomo primo da pagina 388 a 500, tomo II da pagina  649 a pagina 659  e da pagina 674 a pagina 692 

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