Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Diciamo no al concerto nazista a Trieste



In questo periodo, in alcune vie della città di Trieste, si leggono, spesso, scritte che inneggiano al GUD o con la firma GUD,a volte di difficile comprensione, come “sposi della vita, amanti della morte”.
Scritta, che è stata cancellata durante il passaggio del corteo del primo maggio da un “nobile” spirito antifascista, ma in città ve ne sono diverse, ancora non cancellate.
Il GUD( per saperne di più  su tale gruppo questo il link su "la nuova Alabarda)  è il gruppo di Unione difesa di Trieste, ha una profilo facebook, ove vengono condivise foto di stampo nazionalistico con le immancabili croci celtiche, foto che difendono Priebke, o scritte con inciso “ nella Risiera c'è ancora tanto posto" , giusto per capirci. Conta, tra i propri amici su facebook, come leggibili pubblicamente, diverse realtà di estrema destra, anche, ad oggi almeno, la lega nazionale, ed ha cliccato su “mi piace” ad una pagina che inneggia al nazionalismo più estremo Nationalsocialradical. Ora, a quanto pare, questo gruppo, promuove  un concerto “nazionalista” così è scritto nella loro inquietante locandina, ove al centro vi è una sagoma che ricorda Hitler,circondato da persone con il braccio destro teso che dovrebbe svolgersi il 31 maggio a Trieste in Piazza Garibaldi. Sono stati invitati diversi gruppi, tra cui Katastrof Aryan Rock, il nome è già indicativo, che, nella propria pagina facebook, per esempio, ha condiviso un post con scritto “nei giorni passati per mano vigliacca nel cimitero Nicolai di Berlino, è stata trafugata la tomba di famiglia ove giaceva anche Horst Wessel”. Sorvolando sul presunto trafugamento della tomba, per chi non lo sapesse, Wessel è noto principalmente per aver composto il testo di una canzone che, divenne l'inno del partito nazionalsocialista: "Das Horst-Wessel-Lied" (La Canzone di Horst Wessel) ed ovviamente è stato militante del partito nazista tedesco.

Insomma, chi ha conferito l'autorizzazione per un simile evento?
Evento che rischia di essere momento di raduno per nazisti? Trieste deve saper dire no a queste vergognose iniziative, e dirà no, non è tanto una questione di democrazia, ma di sano antinazisfascismo. Il nazifascismo, anche a Trieste, non deve trovare alcuno spazio in nessuna forma.
Aggiornamento
Intanto, il Sindaco di Trieste ha così risposto su twitter "  il comune non ha autorizzato alcunché".




Dal Piccolo del 14 maggio 2014

FACEBOOK, IL “GIALLO” DEL CONCERTO FILONAZI
Un volantino, una locandina che annuncia un concerto hanno allertato ieri Comune e Questura. Perché quello promosso sui social network non è un “happening” musicale qualsiasi e i protagonisti non sono musicisti qualsiasi. Si tratta del “Concerto nazionalista” organizzato dal Gruppo Unione Difesa (Gud) e da Skinhead Trieste. I gruppi che si rifanno all’estrema destra informano che a suonare saranno i “Katastrof - Ayan Rock”, i “Riki - Topi neri” e “Ultimium - Treviso Rac band”. E tanto per ribadire la matrice ideologica di organizzatori e protagonisti dell’”evento”, la locandina apparsa su Facebook presenta immagini e grafica che lasciano pochi dubbi sull’ispirazione nazista di entrambi. Ma c’è un “giallo”: al Comune, l’ente che rilascia l’autorizzazione all’occupazione temporanea del suolo pubblico in occasione di concerti ed eventi simili, non è giunta alcuna richiesta per lo spettacolo annunciato per il 31 maggio in piazza Garibaldi. Una location, questa, frequentata in gran parte da stranieri, che suona come ulteriore sfida. La Questura non ne era al corrente. «Questa mattina (ieri, ndr) - inizia il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic - ho ricevuto una segnalazione, tramite un Sms, del concerto, con la richiesta di chiarimento in merito all’autorizzazione del Comune. L’amministrazione non ha ricevuto alcuna richiesta di tale genere e meno che mai avrebbe concesso l’autorizzazione». Furlanic ha poi subito chiamato il sindaco Cosolini (che ha poi twittato ribadendo l’estraneità del Comune alla vicenda), concordando di contattare la Questura per richiedere «rigorosi accertamenti sul caso» tramite la vicesindaco Fabiana Martini. «Sono andato a vedere l’annuncio su Facebook - continua Furlanic - rimanendone sbalordito: tutto, dai colori usati alle immagini, alla grafica, rimanda un periodo buio e triste del passato». Il presidente del Consiglio comunale rileva altre stranezze, come quella che vede la data del concerto coincidere con la vigilia della tappa finale del Giro d’Italia, cui sono associati altri eventi musicali in città: «Insomma, anche se non fosse stato un concerto filonazista, difficilmente avremmo potuto dare l’autorizzazione. Mentre sembra strana anche una così rilevante anticipazione dell’evento sui social network». Burla, provocazione o altro, Martini dalla Questura non ha saputo nulla: «Indagheranno già da domani. In città, infine, non sono stati affissi manifesti in merito». (p.p.g.)
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