La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Vagabondo nato casualmente in questo mondo


Potrei essere di Tropea, perché son nato in un giorno d'estate nella non più perla del mediterraneo,
potrei essere di Vibo Valentia perché ho vissuto la mia adolescenza tra le mura greche ed il golfo che ti conduce alla bocca dello Stromboli,
potrei essere di Vittoria perché lì mi conduce una parte del legame caldo sanguigno,
potrei essere di Bologna perché lì ho varcato la porta delle ribellione e del lento divenire adulti,
potrei essere di Trieste perché lì ho assaporato l'equilibrio sospeso tra la malinconia e la serenità,
potrei essere di Roma perché lì conduce la strada del pensiero,
potrei essere di Ronchi dei Partigiani perché lì ho conosciuto la vita,
potrei essere di Lubiana perché è la prima capitale dell'est dove ho catturato un raggio del sole dell'avvenire,
potrei essere di Budapest perché lì ho bagnato con le acque secolari del Danubio la rabbia verso l'omologazione,
potrei essere di Valencia perché lì ho respirato l'aria del mistero,
potrei essere italiano,sloveno, ungherese, potrei essere di qualsiasi luogo che verrà, che per me è stato e sarà importante, 
ma alla fine altro non sono che una goccia d'acqua caduta in questa fetta di terra e che un giorno si prosciugherà, sarei potuto cadere in qualsiasi parte di terra o di mare di questo mondo, 
sono ed altro non sono 
che un vagabondo metropolitano nato casualmente in questo mondo

Marco Barone 


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