La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quando Ronchi “dei Legionari” era semplicemente Ronchi


In particolar modo nel periodo Veneziano ed Asburgico a Ronchi, forse per essere distinta da altri Comuni italiani che probabilmente si chiamavano Ronchi, venne aggiunta la denominazione di Monfalcone, per poi diventare Ronchi “dei Legionari” . Il 17 maggio del 1924 il Consiglio Comunale a maggioranza fascista di Ronchi si riunisce in seduta straordinaria e delibera di nominare Benito Mussolini «cittadino onorario di Ronchi di Legionari» per sollecitare il cambio di denominazione, come voluto nel 1923, ed il il 2 novembre del 1925, con il Regio Decreto firmato da Rocco e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 283 del 5 dicembre, il governo ufficializzò il nome «Ronchi dei Legionari».
E' interessante notare, dalla visione di alcuni documenti dell'epoca, in particolar modo del 1921, quindi quando Ronchi passò sotto il dominio italiano, ed era ancora Ronchi di Monfalcone,che sia i timbri ufficiali che le marche da bollo riportavano la semplice dicitura Ronchi.






Ma anche quando era sotto il dominio austriaco, si usava, da buona parte dei ronchesi, chiamare Ronchi, semplicemente Ronchi e non Ronchi di Monfalcone.

Ciò perché probabilmente  l'aggiunta di Monfalcone ( a Ronchi), dava un senso, una rappresentazione non reale delle cose, non esprimeva il vero sentimento dei ronchesi, perché i ronchesi non si sentivano di appartenere a Monfalcone, ma di essere semplicemente di Ronchi, in piena armonia con il loro essere Comune autonomo.


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