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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Per la Commissione Europa l'Italia esercita la piena sovranità su Trieste

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Il 10 febbraio scade il così detto ultimatum del Movimento Trieste Libera, il quale ha già indetto una manifestazione dalle ore 15 sino alle 24 del citato giorno nei pressi del Magazzino 26, collocato nell'area del Porto Vecchio e degradato di Trieste. A settembre 2013 l’eurodeputata della Lega Nord Mara Bizzotto presentava una interrogazione alla Commissione Europea ove si ponevano vari quesiti ed in particolar modo si chiedeva come la Commissione intendeva agire per assicurare il rispetto del trattato di pace del 1947 e del Memorandum di intesa di Londra che tutelano il Porto franco di Trieste. La risposta perveniva tramite Günther Oettinger a nome della Commissione il 24 ottobre 2013 e così scriveva: "La Commissione non è in grado di esprimere un parere sulla conformità delle misure adottate e/o previste dal governo italiano per il porto di Trieste nell'ambito del Trattato di pace del 1947 e del Memorandum d'intesa di Londra cui si riferisce l'inter

La ratifica del trattato di Pace del 1947 e l'astensione dei Comunisti e la questione Trieste

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Alle ore 19.00 circa del 31 luglio del 1947, dopo diversi giorni di discussioni, dibattiti, polemiche, preoccupazioni e perplessità, maturate in sede parlamentare dal 24 luglio nella seduta pomeridiana, verrà ratificato il Trattato di Pace del 1947. 410 erano i parlamentari presenti, e la ratifica verrà approvata a scrutinio segreto con 262 voti favorevoli, 68 contrari e 80 astenuti. L'astensione sarà quella del Partito Comunista. La discussione, come scritto, inizierà, nella seduta pomeridiana del 24 luglio 1947 in un Parlamento che sarà chiamato con urgenza a ratificare ciò che venne firmato,come lo definirà il Ministro degli Affari Esteri di allora, un accordo “doloroso”, e si imputerà la responsabilità della firma del 10 febbraio a De Gasperi , dunque alla mano unilaterale del Governo. Un Trattato di Pace, la cui ratifica veniva richiesta in modo urgente, dalla Democrazia Cristiana, che condusse una campagna in modo definito non opportuno da Togliatti attorno al Tratt

Medjugorje, sarà questo Papa a pronunciare l'ultima parola

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I documenti della commissione d'inchiesta sul caso Medjugorje sono a disposizione del nuovo Papa. Una situazione che ha dell'incredibile, surreale, ma anche una sua logicità, perché tutti questi fenomeni ed eventi mistici sono nati e si sono diffusi e la Chiesa li ha in qualche modo fatti propri nel periodo storico in cui il Comunismo era il male dei mali, da Fatima a Padre Pio, da Natuzza di Paravati alle varie madonne che piangevano lacrime di sangue,  ai vari luoghi edificati più per ragioni politiche che spirituali come MonteGrisa  per arrivare a Medjugorje .  Ma ora il “pericolo” del comunismo è venuto meno e la Chiesa cosa deciderà di fare?   

Ghigliottinata la democrazia parlamentare, ma l'opposizione a che(i) serve?

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Bella ciao contro l'inno ufficioso d'Italia, e poi ancora boia chi molla , fascisti, lobbisti e poi ladri, e poi urla, schiaffi, spintoni, corse, bavagli, occupazioni, ed intanto le votazioni continuavano.  Ghigliottinata la democrazia parlamentare, ma alla fine quello che l'elettore comune si deve chiedere è che senso ha esercitare l'opposizione in Parlamento in questa democrazia quando nessuna delle tue mozioni passerà, nulla delle tue proposte passerà, nulla conterai, e la parola potranno toglierti in qualsiasi momento? Serve a fare teatro? A fare demagogia? A fare propaganda? A fare vigilanza? A che ed a chi serve?

La lunga peripezia delle terme romane di Monfalcone

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In piena zona industriale, tra il grande vialone che conduce al porto e diversi capannoni industriali,  sorge l'edificio termale di Monfalcone.  Terme storiche, citate addirittura da Virgilio e da Plinio il Vecchio.  Tra giudizi tecnici sfavorevoli  che riguardavano l'uso termale o peggio per la balneazione o le inalazioni per la ricorrente presenza di livelli inaccettabili di inquinamento superficiale e lavori di riqualificazione che avevano lo scopo di porre in essere una struttura turistico-nautico-termale, finalmente a dicembre  2013 venivano inaugurate.  A dirla tutta d ovevano inaugurare prima verso la fine del 2010 poi fine del 2012, poi entro giugno 2013, un progetto di recupero costato circa due milioni di euro pubblici più altri due/tre milioni investiti dal capitale privato.  Il parcheggio è ultimato, la struttura sembra essere pronta, ma ad oggi, per qualche motivo tecnico o burocratico, il tutto continua a rimaner fermo e sospeso nel tempo,nonostante l'

Caso Electrolux la soluzione è la nazionalizzazione

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Si parla in questi giorni del caso Electrolux, della multinazionale svedese che vorrebbe imporre in Italia il costo del lavoro, intendendosi come tale il costo dei lavoratori, come vigente in Polonia od in Ungheria.  Questi sono i primi segnali chiari dell'effetto della così detta crisi che ha colpito volutamente l'Europa del Sud per creare le condizioni sociali, economiche.  fertili per allineare i diritti dei lavoratori di queste zone territoriali a quelli di altri Paesi ove sussistono meno diritti e dove il capitalismo può maturare enormi profitti. Situazione ovvia, prevedibile e scontata.  Da un lato ti trovi proposte nel settore del lavoro che guardano al modello tedesco, come il JobsAct , dall'altro la quadruplice alleanza ha stipulato l'accordo antidemocratico sulla rappresentanza sindacale che si allinea al modello tedesco, e contestualmente hai le multinazionali nordiche che  provano  a sondare il campo sulla pelle dei lavoratori del nuovo pessimo

Trieste: L'Ursus non è monumento nazionale ma “solo” bene culturale?

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Cent'anni di storia, di lotte, di rischi e contese, tra fughe ed immobilismi, l'Ursus, festeggia in questo 2014 il centenario del suo primo varo.  Come è noto attualmente è ormeggiato nei pressi del Molo IV, nel 2011 in città dilagava come un fiume in piena la bella notizia che sarebbe divenuto monumento nazionale, uno dei 60.000 monumenti italiani, protetti e tutelati dal competente ministero e finanziato anche dallo Stato per divenire il simbolo di un secolo, di una Città che ha visto crescere la propria attività portuale e non solo proprio grazie al gigante del mare.  Ma facendo una ricerca in rete, con tutte le valutazioni ovvie del caso, l'Ursus non risulterebbe essere mai stato dichiarato monumento nazionale.  A Trieste risultano solo tre monumenti nazionali adottati con appositi provvedimenti normativi, il DPR, e sono la foiba di Basovizza di Monrupino( nei confronti delle quali esistono dubbi non ritrovandosi le fonti normative) e la Risiera di San Sabba.  L

Ondina Peteani, una donna che ha osato la libertà. Intervista a Gianni Peteani

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Con questo intervento, apro, nel giorno della Memoria, un breve ciclo di interviste, che hanno lo scopo di far capire l'importanza di dedicare a Trieste e non solo a Trieste una via ad Ondina Peteani. Contro ogni oblio, per una memoria perenne che possa insegnare alle nuove generazioni il senso della libertà, cosa oggi da molti data per scontata.L'intervista che segue interessa il figlio di Ondina Peteani, Gianni. Vi saranno parole forti, emozionanti, figlie di quella speranza ma anche della sofferenza che ha attraversato la vita di entrambi. Emergeranno particolari,anche duri, cruenti, in alcuni passaggi sembra di toccare con mano i luoghi nefasti che hanno imprigionato Ondina, come il carcere del Coroneo, il carro bestiame ed il fango di Auschwitz, ma nello stesso tempo si riesce a percepire quella umiltà, quella semplicità e quella voglia di essere semplicemente libere e liberi che segnerà la vita di Ondina e la sua storia, è una storia che non può e non deve es

Se il lavoro della casalinga vale 7 mila euro, quanto vale quello dell'insegnante?

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Un recente articolo pubblicato su Repubblica.it ha creato scalpore.  Così si legge sul citato sito : “Cuoca, autista, insegnante, psicologa, contabile, manager, addetta alle pulizie, operaia, lavandaia, babysitter. Dieci professioni in un corpo solo ma, ufficialmente, un nonlavoro: casalinga. Stipendio effettivo? Zero euro. Retribuzione teorica ai prezzi di mercato? Quasi 7mila euro al mese. Circa 83 mila euro l’anno. Non una cifra a caso, ma il risultato di un preciso algoritmo — calcolato da una ricerca del sito americano Salary. com che monetizza la rivincita delle desperate housewives”.  Premesso che quel sito, come richiamato nell'articolo di Repubblica, calcola solo stipendi in relazione alla situazione giuridica vigente negli Stati Uniti d'America od in Canada, la provocazione  è, però, interessante.  Come è noto circa il 70 % della forza lavoro nella scuola è femminile.  Dunque è innegabile che nella scuola esiste una questione di condizione di lavoro femminile

Monfalcone: l'importanza del mediatore culturale, una funzione da potenziare

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Il Decreto del Ministero dell'Interno del 23 aprile 2007 recepisce pienamente la Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione. Tra alcuni principi importanti emergono quelli che vorrebbero l'Italia come impegnata sul rispetto della dignita' umana , ispirata ai principi di liberta' ed eguaglianza validi per chiunque si trovi a vivere sul territorio italiano. Partendo dalla Costituzione, l'Italia ha partecipato alla costruzione dell'Europa unita, almeno sulla carta, e delle sue istituzioni. I Trattati e le Convenzioni europee contribuiscono a realizzare, sempre sulla carta, i diritti umani e l' eguaglianza e solidarieta' tra i popoli. Con quella carta l'Italia si impegna perchè  qualsiasi persona sin dal primo momento in cui si trova sul territorio italiano possa fruire dei diritti fondamentali, senza distinzione di sesso, etnia, religione, condizioni sociali.  Il Comune di Monfalcone, come tanti altri Comuni itali

Quel busto dell'irredentista Pio Riego Gambini al Liceo Dante di Trieste, quale verità storica?

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Sia nel giorno della memoria che nel giorno del ricordo, a livello di informazione mediatica di massa ed Istituzionale, salvo poche iniziative autonome, si realizza una mera omologazione su chi ricordare, quali fatti ricordare, e cosa tramandare ai posteri. Eppur per amore di verità storica e rispetto della dignità di migliaia e migliaia di esseri umani violentati nella loro libertà e vita per la sola “colpa” di non rientrare nella fittizia “razza superiore italica”, ciò non dovrebbe accadere.  Le vicende del Confine Orientale sono state complesse, il fascismo orientale, nato come evoluzione dell'irredentismo reazionario, è stato il male nel male, un male che ancora oggi non si vuole,salvo le dovute e rare eccezioni,  pienamente svelare,capire, comprendere, analizzare e denunciare.  In merito al contenuto del mio intervento mi riferisco ora alla gente, alle persone, alle comunità, prevalentemente slovene e croate,che hanno subito violenze, umiliazioni, uccisioni, stupri, f

Lo scempio nella Baia di Sistiana

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Alle tue spalle il castello di Duino ed il sentiero Rilke, che attualmente ha gli accessi chiusi, innanzi ai tuoi occhi,si pone invece, lo scempio della Cava di Sistiana. Uno scempio tipico di quelle realtà ove le mafie regnano sovrane con le loro speculazioni. Speculazioni, intendendosi per tali quelle operazioni finalizzate a conseguire il massimo utile sfruttando senza alcun scrupolo etico e morale le situazioni ottimali maturate nel tempo. Cos'è la mafia? La mafia, con tutte le sue articolazioni, altro non è che il dominio dell'interesse individuale su quello generale, l'interesse personale su quello collettivo, l'interesse prevalente soggettivo su quello del bene comune. Bene comune che muta in bene comune su cui speculare. La mentalità mafiosa, il modo di governare la cosa pubblica è spesso tipica di quel modo di fare che vede sopra ogni trono l'interesse particolare prevalere e dominare indisturbato. Chi ha favorito la realizzazione di certi

Amianto nelle Scuole, da Trieste in giù un problema che fa paura

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A Trieste in questi giorni, grazie all'intervento dell'Amministrazione Comunale, si affronta il problema amianto nelle scuole di competenza del Comune.  Monitoraggi, informazioni, ed interventi in itinere ed altri programmati, che confermano che il problema amianto in città esiste. E' incredibile che nel 2014 non si riesce a fronteggiare questa problematica in modo organico e complessivo, ma solo a spezzatino e spesso è rimesso tutto alla volontà di qualche amministrazione locale. Questo perchè l'Amianto fa paura e deve fare paura, ma senza fomentare allarmismo.  L'Inail rende noto che “il rischio di esposizione a tale minerale permane tuttora, perché la maggior parte di questi materiali sono situati principalmente negli edifici pubblici e nelle scuole, vi è un lungo periodo di latenza (da circa 15 anni in su) tra la prima esposizione all’amianto e la comparsa della malattia, è necessario porre attenzione agli ambienti frequentati dai bambini, tra cui quel

Si ripresenta il ddl che posticipa l'apertura delle scuole al 1 ottobre

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Alcuni parlamentari del PDL, ripresentano la proposta di legge, A.C. 1585 , ( presentata la scorsa legislatura atto Camera n. 1404,XVI legislatura) che intende pertanto apportare una modifica al calendario scolastico, prevedendo uno spostamento dell’inizio delle lezioni che posticipi la riapertura delle scuole al 1 ottobre. Nella premessa del testo si legge che “Si tratta di una misura dettata da una serie di motivazioni di ordine scolastico, climatico ed economico. Il rientro a ottobre, infatti, non solo darebbe un tempo più congruo a tutti gli studenti che devono recuperare i debiti formativi, spostando a metà settembre il relativo termine ultimo, che attualmente è previsto per il 31 agosto, ma consentirebbe nel contempo al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di espletare con maggiore serenità le pratiche burocratiche che precedono la ripresa delle lezioni”.

I campi di concentramento fascisti. Un convegno storico ad Udine che farà scuola

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Il Comune di Udine, insieme alla Casa Editrice Kappa Vu, in collaborazione con ANPI, IFSML e Fondazione Ferramonti, organizzano il convegno "I campi di concentramento fascisti" che si terrà Mercoledì 29 gennaio presso la Sala Ajace, Piazza della Libertà, Udine. Nella locandina si legge che “ Durante la seconda guerra mondiale, almeno centomila civili jugoslavi vennero internati dal regime fascista in campi di concentramento, nelle varie regioni italiane e nelle isole della Dalmazia occupate con l’aggressione alla Jugoslavia del 1941. Migliaia di persone - donne, uomini, vecchi, bambini - vi morirono di fame e di malattie. Si tratta di una tragedia di cui si è parlato poco nel nostro paese, ma che è importante conoscere non solo per capire meglio la storia del confine orientale d’Italia, ma anche per riflettere sulla disumanità di tutte le strutture concentrazionarie, sull’oggi e sulle origini del razzismo crescente nella nostra società”.

Monfalcone: alcune leggende paesane che fomentano intolleranza e razzismo

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Monfalcone è una cittadina del Friuli Venezia Giulia che non arriva neanche a 30 mila abitanti, ma è una delle principali località della Regione.  Una cittadina che vede diverse etnie presenti, la principale è quella bengalese, seguita da quella rumena, croata,bosniaca e macedone ecc. Gli italiani  residenti sono dunque la maggioranza quasi assoluta. Esistono in rete, ma non solo in rete, diverse realtà, nate prevalentemente per denunciare il degrado, od il presunto degrado, in cui si troverebbe questa cittadina, che come è noto, deve fare i conti, come tutti i Comuni italiani, con lo scellerato patto di stabilità, che ha bloccato l'economia locale con tutte le conseguenze sociali del caso. Ma la crisi che ha devastato in prevalenza l'Europa del Sud, con l'austerità imposta dal sistema capitalistico tedesco, ha fomentato chiusure, comportamenti reazionari, sterili populismi, che sfociano in quel nazionalismo, minimalista o massimalista, che altro effetto non ha se non

Trieste: dedicare una via ad Ondina Peteani, cogliamo l'attimo oltre il muro del silenzio

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In un mio precedente intervento, questo il link , cogliendo l'attenzione che l'amministrazione comunale di Trieste ha dedicato, finalmente, al problema della toponomastica rosa, senza perdere tempo alcuno, proponevo di dedicare una via importante, una piazza importante, di Trieste, la sua città, ad Ondina Peteani.  Ho ricevuto diverse segnalazioni private di condivisioni, mi ha anche scritto il figlio di Ondina, Gianni, ricordandomi che nel 2008 la Presidenza della Repubblica, inviando a lui una lettera, esprimeva un monito sulla necessità di perpetuare il ricordo di Ondina Peteani alle nuove generazioni: "Non far spegnere il ricordo della passione politica e civile con la quale ha condotto le sue battaglie di libertà è un dovere nei confronti delle nuove generazioni".

Progetti Pon-Fse grave discriminazione verso docenti idonei ad altri compiti

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Chi nella scuola vive diverse patologie, ma continua a lavorare e dunque ad esercitare un giusto e naturale diritto, vede perseverare, nei propri confronti, situazioni ignobili. Il Ministero con atto del 10 gennaio 2014, nota numero 248, conferisce indicazioni in relazione agli incarichi da assegnare al personale "idoneo ad altri compiti" nei progetti PON-FSE.

San Dorligo della Valle o Dolina?

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Ho da poco pubblicato un post per il sito curato dal collettivo Wu Ming dal seguente titolo: DaRonchi «dei Legionari» a Ronchi dei Partigiani. Di cos’è il nome un nome? Partendo dalla Calabria raggiungeremo Fiume per poi fermarci a Ronchi dei Legionari, provincia di Gorizia. Attraverso una lettura critica dell’impresa di occupazione fiumana e del personaggio D’Annunzio, metteremo in discussione la denominazione «dei Legionari», cercando di restituire la giusta dignità a un luogo, a una comunità, a una cittadina che ha lottato contro il fascismo, per quella libertà che va difesa anche attraverso i simboli, proprio quello che ci accingiamo a fare.   In uno dei commenti apparsi, lo storico e studioso triestino, Piero Purini ,

L'antifascismo che resiste: il caso Ronchi dei Partigiani

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Intervento pubblicato per  GIAP WUMING Foundation  Wu Ming1 scrive :" Il problema di tutte le rivisitazioni / rivalutazioni “da sinistra” degli ultimi anni è che, pur interessanti, si basano su una grandissima RIMOZIONE. In queste ricostruzioni è come se non esistessero – o sono pochissimo importanti – le popolazioni di lingua slava del Quarnero, dell’Istria e della Dalmazia. Popolazioni che pure erano la maggioranza in quelle zone. E che dalla fine della Grande guerra in avanti subirono la violenza dello spostamento a est del confine italiano, della dittatura fascista e dell’occupazione nazifascista. Di Fiume si capisce il senso solo se si “rovescia lo sguardo”, re-introducendo nel quadro gli slavi che l’italocentrismo (e/o la coda di paglia) costantemente rimuovono. Grande merito di questo post è di sottolineare, a colpi di citazioni e dati di fatto innegabili, lo schifoso razzismo di D’Annunzio e di tutta la retorica su cui si basava l’impresa. Razzismo anti

Scuola: Congedo matrimoniale per le coppie omosessuali, sì al diritto

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Con questo intervento, manifesto un parere che completa il quadro normativo come proposto su Orizzonte Scuola, da Paolo Pizzo, in merito ad una problematica reale e concreta, ovvero può essere riconosciuto il permesso di cui all'articolo 15 comma 3, CCNL scuola, alle coppie omosessuali che contraggono matrimonio all'estero? Paolo Pizzo, dopo la sua articolata analisi, qui il link , così conclude: “A mio avviso, quindi, e si precisa che il parere è esclusivamente di natura tecnica, in assenza di una specifica deroga al CCNL, la scuola potrebbe negare il permesso”. Veniamo al dunque della riflessione  con la quale evidenzio, a parer mio,  invece come il citato diritto  può essere riconosciuto.

La costituente della Scuola, quale consultazione pubblica?

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Si aprirà nelle prossime settimane la costituente della Scuola.  A quanto pare, in base alle volontà come manifestate dall'attuale Ministro dell'Istruzione lo scopo sarà quello di avviare "un dibattito in tutto il paese su questo bene primario che è la scuola” Per comprendere “ cosa ne pensano, e come la vorrebbero, presidi, insegnanti, studenti, genitori, partiti, fondazioni, associazioni".  Certo, la democrazia legittima la partecipazione di tutti i soggetti che indirettamente o direttamente sono interessati al mondo della scuola per diversificati interessi, come fondazioni, banche ed aziende incluse, ma il punto è quale metodo? Per quale fine?

Scuola: arrivano a Trieste gli avvisi di conclusione indagine per la tentata occupazione dell'Oberdan

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Quando le questioni inerenti le battaglie volte ad edificare una scuola pubblica, dove la comunità scolastica, o parte di essa, si eleva, anche con iniziative forti ma non violente, a divenire soggetto promotore di attività alternative, e quando a queste attività alternative si risponde con la strada penale, è una sconfitta per tutti. Trieste vive ancora nel mito della legalità dell'Impero asburgico, una legalità a metà. Perché se buona parte delle scuole cittadine sono in condizioni non a norma di legge, dunque in stato teoricamente illegale, si pretende la legalità solo per reprimere certi e dati comportamenti non ritenuti consoni a quell'apparenza che alimenta la rabbia e la giusta voglia di reazione. Il 13 gennaio 2014 , sono giunte denunce a quattro ragazzi per l’occupazione del Liceo scientifico G.Oberdan svoltasi l’anno scorso.  Gli studenti, già al tempo maggiorenni, sono imputati per concorso in occupazione di suolo pubblico, interruzione del pubblico s

L'accordo sindacale di gennaio 2014, una mannaia sulla democrazia e libertà sindacale

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10 gennaio 2014. Una data che non dimenticheremo facilmente. La triplice, o meglio la quadruplice alleanza, per inteso CGIL, CISL, UIL e CONFINDUSTRIA, hanno stipulato l'accordo esecutivo di altri due provvedimenti nefasti, quali l'Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011 ed il Protocollo 31 maggio 2013. Accordi che ledono chiaramente l'articolo 39 della Costituzione, quando questa afferma che l 'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.  E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce

Monfalcone: continuano gli attacchi in rete contro i bengalesi

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Internet è una grande risorsa, un luogo ove è facile manifestare, senza inibizione, il proprio pensiero.  Però, ecco il però, quando si scrive in luoghi pubblici, in gruppi pubblici ed aperti, su blog, siti internet accessibili alla comunità virtuale, la manifestazione libera del proprio pensiero deve sapere che esistono delle regole, regole di civiltà, regole di buon senso, regole di rispetto della dignità altrui.  Eppure ciò viene spesso ignorato, anzi, si è convinti che tramite internet, solo perché realtà virtuale, ma in verità più reale di ogni realtà quotidiana, si può essere legittimati ad insultare od offendere chiunque, ovunque.  Internet libera le inibizioni, ma questa libertà sfocia spesso in pesanti attacchi anche a sfondo razziale.  Dopo il caso Serpentade Avvelenade , un mio post che ha denunciato alcuni interventi ignobili, un gruppo che anche in relazione alle discussioni che sono nate da quell'intervento, ha chiuso pubblicamente i battenti, si continua, in