Cosa è rimasto del primo maggio nazionale a Monfalcone?

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Si parlava di Gorizia, della storia del suo confine, anche se si era a Monfalcone, che non ha avuto alcun muro nel corso della sua storia, ma solo un confine con Duino, quando si dovevano scegliere le sorti del territorio con la questione del TLT osteggiata tanto dall'Unione Sovietica, quanto dagli americani. Altri tempi, altre storie, nella storia. Ma come è risaputo la scelta di Monfalcone per il primo maggio 2024 è stata logistica ed un ripiego rispetto alla scelta principale di Gorizia in vista della capitale europea della cultura 2025. Una piazza della Repubblica gremita di militanti sindacali, tanti provenienti dal vicino Veneto e anche dal resto d'Italia, tante bandiere, ci si aspettava forse una partecipazione più importante della rappresentanza dei lavoratori immigrati della Fincantieri. Scesero in piazza in 6 mila per rivendicare il diritto a pregare. Il diritto sul lavoro e le questioni del lavoro non sono sicuramente meno importanti, anzi, tutto parte da lì. E gli i

La Regione Lombardia istituisce la festa regionale lombarda


La Legge Regionale 26 novembre 2013, n. 15 è composta da un solo articolo e tre commi che così recita:
Art. 1 (Istituzione della Festa regionale lombarda)
1. La Regione Lombardia, in attuazione dell'articolo 1 dello Statuto d'autonomia, al fine di favorire la conoscenza della storia della Lombardia e di illustrarne i valori di cultura, di costume, di civismo, nel loro radicamento e nella loro prospettiva, istituisce il 29 maggio quale 'Festa regionale lombarda', ricorrenza della battaglia di Legnano del 29 maggio 1176, nella quale la Lega Lombarda sconfisse l'esercito del Sacro Romano Impero Germanico.
2. La giornata di cui al comma 1 è occasione per diffondere la conoscenza dei relativi fatti storici presso i giovani delle scuole lombarde di ogni ordine e grado.
3. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

La cosa interessante di questa iniziativa è capire cosa si dovrà, chi lo vorrà ovviamente nel nome della libertà d'insegnamento, insegnare a scuola per la festa regionale lombarda.. I fatti risalgono al 29 maggio del 1176 quando avvenne uno scontro casuale, non pianificato strategicamente, tre le truppe della Lega Lombarda e l'esercito imperiale di di Federico Barbarossa. A quella battaglia da un lato fa riferimento l'inno di Mameli lì quando recita «Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano» e Legnano insieme a Roma è l'unica città ad essere citata nel canto ufficioso degli italiani, visto e rilevato che in Italia non esiste a livello normativo l'inno ufficiale. Dall'altro lato però a quell'evento si ricollega la figura leggendaria e priva di alcun fondamento storico quale quella di Alberto da Giussano che è il simbolo elettorale e culturale della Lega Nord. E ciò non è cosa da poco conto visto e rilevato che, come è noto, Roberto Maroni è presidente della Regione Lombardia. Dunque quella legge è una sorta di espediente finalizzato ad di introdurre la cultura leghista, con i suoi simboli, nella scuola pubblica italiana nella regione Lombardia?






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