Il
Piccolo di Trieste rende noto che la Lega Nord ha annunciato una
manifestazione per domenica 17 novembre al Cie di Gradisca d’Isonzo.
Lo scopo sarebbe quello di cancellare le scritte che inneggiano alla
libertà, in diverse lingue, realizzate sui muri del CIE nel corso
della manifestazione del 17 agosto che aveva lo scopo di chiedere la
chiusura di quel luogo.
Quella
manifestazione del 17 novembre è una provocazione pericolosa che
rischia di scatenare anche il putiferio non solo all'interno del CIE
ma anche all'esterno.
Quanto
è accettabile una manifestazione fatta innanzi al CIE per chiedere
il mantenimento del CIE con i migranti lì rinchiusi?
D'altronde
cosa pensa del CIE la lega nord è fatto notorio, per esempio nel
gennaio del 2013 Fedriga dichiarava che il
centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo (Go) è
una struttura «confortevole, con camerate amplissime, spazi che
consentono piena libertà di movimento, garante dell’igiene e
dotata di piccoli comfort come la tv a colori». Peccato che i giudizi di chi ha visitato quel luogo convergono nel definire il CIE di Gradisca gravemente critico rispetto alla tutela dei diritti umani.
Dunque
dopo tre mesi quelle scritte che inneggiano alla libertà, che hanno
reso meno tristi quei muri di prigionia, che hanno impresso un senso
di speranza a chi lì è rinchiuso, rischiano di essere cancellate da
una forza politica che vuole l'indipendenza della Padania, in barba
all'articolo 5 della Costituzione italiana, e che insulta
continuamente la dignità di migliaia di persone solo per il fatto di
essere migranti o non italiani.
La
politica nel corso di questi mesi, come ben prevedibile, si è persa
nelle solite chiacchiere, illudendo chi lì è prigioniero della
burocrazia antidemocrazia di poter respirare, camminare, liberamente
su quella terra ove dovrebbe regnare il principio dell'umanità.
Muri
grigi, freddi, possenti ed invadenti, muri che a colpi di pennello e
vernice rossa si ribellano contro quel silenzio e quella omertà che
ha determinato la complicità di un sistema perverso e disumano e non
certamente malato.
Non
è malato il sistema che imprigiona i migranti in cerca di dignità,
non è malato il sistema che attacca i diritti civili, è
semplicemente disumano.
Che
la cittadinanza tutta prenda posizione, ma soprattutto che le
istituzioni facciano il loro dovere, che blocchino la manifestazione
della lega nord presso il CIE di Gradisca, e che si diano una seria
mossa per chiudere quel luogo semplicemente indegno.
Ed
in tal caso è inutile appellarsi alla democrazia.
Anche
i fascisti si appellano alla democrazia per diffondere le loro idee
fasciste.
Ma
la democrazia non è pensata per legittimare la diffusione di
pensieri ed idee nefaste per l'umanità,anzi.
Commenti
Posta un commento