Monfalcone
è un piccolo comune di 27 mila abitanti ma che vede la presenza di
numerose persone provenienti da diverse parti del mondo.
In
prevalenza dal Bangladesh,
Romania e Croazia.
Ma
camminare per le strade della cittadina è spesso utile per vedere
l'integrazione mancata.
Troverai
le persone appartenenti a diverse culture ed origini chiudersi nei
propri gruppi, siano esse italiane che non, ed il muro divisorio
visibile che tende a rendere difficile se non impossibile la
comunicazione.
L'Italia
è un Paese che ha seri problemi di razzismo ed intolleranza, negarlo
è una pessima miopia.
A
volte basta un nulla per scatenare un putiferio.
A
volte basta la goccia per far traboccare il vaso dell'intolleranza
ed inondare strade e contrade di odio e pregiudizi. Basta
una persona, un gesto compiuto da una persona appartenente ad una
comunità per danneggiare l'intera comunità. Mille azioni positive
passeranno inosservate e verranno demolite da un solo gesto.
Il
pregiudizio dilagherà e si presterà ad insulti razziali senza fine.
Gino
Paoli scriveva ti basta di chiudere gli occhi per veder quel che tu
vuoi vedere, e così è.
Basta
chiudere gli occhi per vedere quello che una parte del popolo vede,
ovvero odio, cattiveria ed intolleranza.
Una
famiglia ed un bambino immortalati in una foto, in fine agosto, per
le strade di Monfalcone.
Non
si comprende il perché, probabilmente vi sarà stato un perché,
quel bambino ha consumato i suoi bisogni in stato emergenziale in un
tombino.
Non
è un gesto quello che può essere giustificato, così come non può
essere giustificata la foto, così come non possono essere
giustificate le reazioni che ne sono conseguite.
E'
da tempo che qualcuno cerca la scusa per incentivare ancor di più
l'odio verso determinate persone.
Diversi
commenti su facebook sono stati rimossi altri cancellati dagli
amministratori delle pagine coinvolte ove emergeva una discussione su
tale foto e gesto.
Si
è scatenata l'intolleranza.
Sembra
addirittura che il rappresentate della comunità coinvolta sia stato
convocato in Comune. Così
come sembra che il Sindaco di Monfalcone abbia scritto che “credo
di aver detto chiaramente che stigmatizzavo il comportamento dei
genitori in questione, mi dispiace che non ci fossero in quel momento
i vigili urbani a sanzionarli. Il rappresentante della comunità è
già stato convocato domani mattina. Sulle altre cattive abitudini
dei cittadini stranieri e non, l'azione dell'amministrazione, anche
se con molta fatica è stata avviata, e le operazioni di controllo di
negozi e rivendite e appartamenti sovraffollati viene svolta assieme
alle altre istituzioni preposte (polizia, carabinieri, azienda
sanitaria ecc.). Ricordo, perché molti sembrano ignorarlo, che la
presenza degli stranieri in Italia è governata dalla legge Bossi-
Fini, a mio modo di vedere una delle peggiori al mondo, da molti
punti di vista. Altri paesi, dalla Gran Bretagna all'Australia, hanno
saputo fare molto meglio. In particolare i sindaci italiani non hanno
alcuna possibilità di negare ad alcuno la possibilità di arrivo nei
loro comuni"
Tale commento è stato rimosso dal suo profilo, quello del Sindaco, per sua iniziativa, probabilmente è nato in un momento di forte pressione per il clima che è conseguito alla pubblicazione di quella foto, ma ciò non giustifica l'aver scritto in particolar modo che "i sindaci italiani non hanno alcuna possibilità di negare ad alcuno la possibilità di arrivo nei loro comuni". Ed è il caso di precisare che in molti hanno letto ciò che ora io riporto condividendo anche lo stato su facebook.
Si attendono chiarimenti su tale punto a dir poco ambiguo.
Insomma
è facile perdersi nella comprensibile retorica che si ignorano le
ondate di vomito degli italiani e ci si indigna per un gesto compiuto
dagli stranieri, il punto a parer mio è un altro, ovvero cercare il
pretesto per scatenare l'odio razziale che è vivo e vegeto in molte
località di questo non più Bel Paese.
Commenti
Posta un commento