La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il Friuli Venezia Giulia ed i cittadini extracomunitari


Il Terzo Rapporto annuale “Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia – 2013” vede il Friuli Venezia Giulia essere ai primi posti tra le Regioni che registrano una maggiore incidenza di lavoratori extracomunitari. Infatti, nella classifica del rapporto, viene collocata al secondo posto subito dopo la Lombardia. I dati riguardano ovviamente l'anno 2012 . La maggior incidenza percentuale di beneficiari extracomunitari di trattamenti di integrazione salariale ordinaria è presente nel Nord ed il FVG a livello regionale è uno dei territori che ha anche in questo caso una maggiore incidenza rispetto alla media nazionale stesso discorso per la mobilità. La presenza dei cittadini extracomunitari nella nostra regione vede al primo posto gli albanesi con 13.477 persone , poi 5.037 dall'Ucraina, 4.479 dal Marocco e 3.654 dalla Cina, per un totale di 91.278 cittadini extracomunitari collocandola al sesto posto nella classifica nazionale.
Si evidenzia che il 42% si reca nel territorio per motivi di famiglia e solo il 36% per motivi di lavoro ed i settori lavorativi in cui operano maggiormente è quello della ristorazione seguito dai servizi alle famiglie, aumentano anche i cittadini extracomunitari titolari di imprese in Friuli Venezia Giulia.
In Italia cresce la popolazione straniera, passando dai due milioni del 2003 ai quasi cinque milioni nel 2012, di cui più della metà sono cittadini extracomunitari. Dall'Africa proviene ben il 30% della popolazione straniera ed il 25% dall'Asia, dall'America solo l'11 %.
Insomma sono dati statistici certamente significativi, la crisi colpisce anche i lavoratori extracomunitari, cosa di cui si parla poco.
Ovviamente non si deve nascondere il fatto che, proprio per il perdurante stato di disagio sociale, piuttosto che esercitare lamentele contro uno Stato che continua a praticare politiche di rigore ed austerità, nonostante i mille proclami, continua ad esistere la tendenza razzista di individuare come problema il cittadino non italiano. Lo “straniero” che ti prende la casa, che ti prende il lavoro e così via dicendo. Nefandezze che rischiano di crescere . Il Friuli Venezia Giulia è una regione che registra una imponente presenza di immigrati, persone che per diversi motivi decidono di abbandonare la propria terra di origine per contribuire allo sviluppo ed alla crescita sia del Friuli Venezia Giulia che del proprio, come è normale che sia, benessere individuale.
Ma quanto è reale l'integrazione?
Esistono due comunità che non si parlano, che non comunicano, che difficilmente riescono a solidarizzare e socializzare. Per esempio, camminando la sera per le vie centrali di Monfalcone ti capiterà spesso di notare l'invisibile muro divisorio segnato dal campanile della Chiesa, da un lato vi saranno gli italiani, dall'altro i non italiani.






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