Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

Immagine
Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

I movimenti trasversali ed i diritti civili



Cosa sono i diritti civili?
Possiamo definire tali quell'insieme di norme, come recepite dall'ordinamento giuridico di un Stato, volte a regolamentare in senso positivo la piena affermazione dell'individuo all'interno della comunità o società.
L'individuo, in base alla propria morale ed etica, deve essere messo nelle condizioni di poter scegliere, affinché la propria libertà individuale  possa essere tale e tutelata nell'essere libertà anche collettiva.
Scegliere se divorziare o non divorziare, scegliere se abortire o non abortire, scegliere se contrarre matrimonio con persona dello stesso sesso o sesso diverso o meno, scegliere se professare un libero credo o meno, scegliere se praticare l'eutanasia o meno, purché il tutto venga abbracciato dal gran mantello della laicità, principio cardine fondante ogni comunità libera, autonoma ed indipendente.
Ma in tempo di perdurante crisi crescono i movimenti trasversali.
Pochi punti all'ordine del giorno presente e del domani che verrà.
Si parla quasi in via esclusiva di questioni economiche, di lavoro, di principi sì legalitari ma strettamente connessi a precise e determinate istanze, siano esse collegate a specificità territoriali che non.
Tra chi rivendica l'indipendenza di un territorio, tra chi rivendica la maggiore autonomia di un territorio, tra chi rivendica la riforma e non trasformazione dello Stato, magari esercitando politiche di opposizione, sussistono poche differenze strategiche.
Si unisce con ciò che la crisi spinge ad unire.
Lavoro, casta, tasse, identità  esasperata nazionalistica.
Una sorta di onda che oscilla perpendicolarmente alla direzione di propagazione travolgendo ed unendo persone appartenenti ad aree politiche diverse.
La vera linea di confine sono i diritti civili ed i temi etici.
Ma unire con ciò che divide, nell'opportunismo della strategia dell'onda trasversale, non è praticato.
Né in una prima istanza, né in una seconda istanza. Si dirà che non sono queste le urgenze e le priorità oppure che se ne parlerà quando l' obiettivo verrà raggiunto.
Ma arrivati a quel punto le divisioni saranno inevitabili e l'obiettivo conseguito, se mai questo verrà conseguito, crollerà come un piccolo castello di sabbia, oppure verrà blindato, irrigidito, chiusura e protezione e negazione.
I diritti civili devono essere all'ordine di ogni attimo di vita vissuta e che verrà.


Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot