C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

L'influenza massonica nella scrittura della Costituzione italiana


Quando si parla di massoneria, almeno in Italia, si viene spesso liquidati per complottisti, è anche vero che se parlerai di massoneria, o meglio di massonerie, perché in Italia esistono centinaia di obbedienze, poche quelle ufficiali e regolari, molte quelle irregolari, non quantificate quelle segrete, rinforzerai la loro esistenza, se non parlerai di massonerie, anche in questo caso rinforzerai la loro esistenza. Insomma un bel dilemma.
Quello che ora scriverò e che è frutto di anni di studio, per alcuni versi non sarà nulla di nuovo, per altri invece proverò a fornire ulteriori elementi di valutazione su come la massoneria ha, non solo idealmente, ma anche concretamente, influenzato la scrittura della nostra Costituzione, una Costituzione che non è mai stata realmente e pienamente applicata.
Quando entrerai in un normale tempio massonico noterai due cose specifiche.
La prima è il trinomio, vedo, sento, taccio, ed io, in questo caso, osservo, ascolto e parlo, poi un secondo trinomio, quale Libertà, Uguaglianza, Fratellanza che si troverà all'interno di ogni tempio massonico.
Tre un numero importante per la massoneria, come i tre Gradi di Apprendista, Compagno d'Arte e Maestro, come la leggenda del Terzo Grado che viene insegnata nelle Logge, come, appunto il trinomio appena citato. Libertà, uguaglianza e fratellanza, sono principi, tipici della massoneria, che sono pienamente inclusi nella nostra Costituzione. Una Costituzione divisa in tre parti, principi fondamentali, parte prima e seconda che nella loro struttura ideale ben possono rappresentare gli ideali di libertà ( diritti umani e civili),fratellanza che secondo  il Grande Oratore, Ministro di Stato del Sovrano Santuario Tradizionale D’Italia dovrebbe trovare esplicazione nei diritti economici, e l'uguaglianza dovrebbe essere applicata soprattutto nella sfera giuridico–legislativa e nella struttura dello Stato. Ma a parer mio sarà proprio nei primi tre articoli della costituzione che si individuerà la realizzazione ideale del trinomio massonico.
Per la massoneria, in via etica,  il principio della libertà dovrebbe essere sostanzialmente applicato nella sfera spirituale. Il primo comma dell'articolo 1 della Costituzione così recita:L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Nel tempio massonico il lavoro è uno dei valori spirituali più importanti. Per esempio il soffitto del tempio avrà raffigurata una volta stellata e le colonne laterali del tempio non saranno ultimate, Infatti, il Tempio dei Massoni non è finito, non è completato; i liberi muratori, appunto, simuleranno di volta in volta simbolicamente la sua copertura, ma la detta opera non si compie mai e mai si compierà, perché se così sarà, se il lavoro giungerà a compimento, la massoneria non avrà più ragione di essere tale. Infatti, solo al suo termine, al compimento del tempio, la stessa Massoneria dovrebbe sciogliersi, avendo eseguito il suo lavoro, ovvero avendo conseguito il dogma assoluto della verità. E poi il martello e la pietra grezza, che diventerà levigata grazie, appunto, al lavoro del libero muratore.


L'articolo 2 della Costituzione quando recita la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, ebbene è la chiara espressione del principio della fratellanza, mentre sarà l'articolo 3 ad esprimere il principio dell'uguaglianza, “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
12 sono i principi fondamentali.
12 è un numero fondamentale per la massoneria, infatti, sempre nel tempio, si vedranno raffigurati i 12 segni zodiacali.
Nel tempio massonico si noterà altresì, la raffigurazione del sole e della luna, del classico pavimento a scacchiera, che rappresenteranno il contrasto tra bene e male, buio e luce, vi sarà la squadra ed il compasso collocate sopra il vangelo di San Giovanni sul cui prologo si apre ogni tornata rituale muratoria.
Ora direte quale collegamento sussiste tra San Giovanni e la Costituzione italiana?
Dovete sapere che per le massonerie, due sono gli eventi fondamentali, due i riti fondamentali, che segnano il passaggio dal buio alla luce e viceversa, e coincidono con la festa di San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista, ovvero quello che per la massoneria, nella sua tradizione, è la festa del solstizio d’inverno (27 dicembre) dedicata a san Giovanni Evangelista in quanto egli simboleggia la faccia di Giano , e la festa del solstizio d'estate ( 24 giugno) dedicata a San Giovanni Battista.
In particolar modo il 27 dicembre, che nella tradizione massonica rappresenta la transizione dal buio alla luce, dalla morte alla vera rinascita, è certamente significativo.
Coincidenza(?) vorrà che la Costituzione italiana, approvata il 22 dicembre del 1947, verrà firmata e promulgata e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale proprio sabato 27 dicembre 1947, nel dodicesimo mese dell'anno e giorno fondamentale nella tradizione massonica.
Ma coincidenza vorrà che la Costituzione italiana verrà firmata da parte del Capo provvisorio dello Stato nella Sala della Biblioteca di Palazzo Giustiniani che oggi ospita gli uffici e l’abitazione del Presidente del Senato, ma che ha ospitato, fino al 1985, la più grande obbedienza italiana, che ancora oggi è conosciuta come Loggia di Palazzo Giustiniani, il Grande Oriente d'Italia.
Nel 2010 Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dichiarò che “tra i settantacinque membri( ndr Commissione dei 75, incaricata di redigere il testo della Costituzione italiana) c'erano ben sette-otto massoni e in sede di assemblea costituente un terzo del totale era composto da componenti della loggia. Senza contare che il presidente e padre della Costituzione, Meuccio Ruini, era massone, così come il vice-presidente dell'Assemblea Giovanni Conti”.

Bartolomeo (o Meuccio) Ruini Alla caduta del fascismo diviene un promotore del Comitato delle forze antifasciste e poi del C.L.N. in rappresentanza di Democrazia del Lavoro. E’ stato Ministro senza portafoglio e Ministro dei lavori pubblici nei primi governi. Dal gennaio del 1945 divenne presidente del C.I.R. (Comitato interministeriale della ricostruzione)e del Consiglio di Stato.
Viene poi eletto deputato all’Assemblea Costituente (2 giugno 1946) e Presidente della “Commissione dei 75”, incaricata di redigere il testo costituzionale.
Il 22 dicembre 1947 durante la seduta antimeridiana dell'Assemblea Costituente, Ruini dopo un breve ma vivo discorso consegnò al Presidente dell'Assemblea Costituente il testo definitivo della Carta costituzionale. L'assemblea sorge in piedi, vivissime e prolungati applausi, da un tribuna un gruppo di garibaldini intonerà l'Inno di Mameli, che verrà ripreso dall'Assemblea e dal pubblico delle tribune, questo è quanto realmente accadde il 22 giugno del 1947. Insomma, l'influenza, per non dire di più, delle massonerie nella scrittura della Costituzione italiana, è un fatto evidente anche nella simbologia degli eventi ,evidente anche nella sostanza.







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