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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Il Garante per la Privacy dice no a telecamere ed impronte digitali nelle scuole

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Quando si parla di scuola azienda, il concetto riguarda nello specifico anche l'applicazione di prassi, atti gestionali tipici proprio del settore aziendale. Il Garante della Privacy per l'ennesima volta è stato chiamato a pronunciarsi sul caso di telecamere e tecnologie biometriche all'interno di alcune scuole. In data 30 maggio 2013 si è pronunciato con due provvedimenti, il primo riguarda un Liceo di Roma, il secondo una scuola di Martina Franca. Con il provvedimento n. 261 del 30 maggio 2013 si affronta il caso che riguarda una segnalazione ove viene rappresentato che all'interno dell'istituto scolastico sarebbero presenti, senza che ne sia stato formalmente informato il personale, alcune telecamere installate in tempi successivi. Rispetto ad una di queste, installata nel maggio 2012, "nel corridoio dell'edificio corrispondente all'ingresso di via Montebello 122 […] da cui accede sia il personale docente, sia il personale ATA

Scuola: Caos Bes, alcune considerazioni critiche sulla nota PAI del MIUR

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Ritorno sulla questione BES, ovvero sui così detti bisogni educativi speciali introdotti dalla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 ed applicati tramite la CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Prot. 561 del 6 marzo 2013 sui cui mantengo ferme tutte le riserve critiche come manifestate in un mio precedente scritto . La circolare del 6 marzo 2013 tra le varie questioni esplicava che in tema di BES si doveva realizzare un gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) il quale svolge, sulla carta, le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta

La pubblicità alimentare nel tempo della crisi

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Che i consumi dei prodotti alimentari siano in calo ciò oltre ad essere un dato statistico è anche un dato di fatto ben noto alla società odierna. I carrelli della spesa pieni oltre ogni superfluo sono ricordi tipici fino ai primi anni di vita dell'euro, poi carrelli sempre meno pieni, e si passa ai cestini e spesso si portano le cose a mano oppure semplicemente a fare la spesa non si va più, perché i soldi semplicemente non ci sono, perché il lavoro lo si è perso, perché gli ammortizzatori sociali statali non coprono più nulla, perché gli ammortizzatori sociali familiari non bastano più, perché aumentano le tasse, le spese ordinarie finalizzate alla normale sopravvivenza. Nello stesso tempo i supermarket, per superare questo periodo lungo e dalla fine incerta di una crisi reale e sociale ben nota, decidono di aprire anche la domenica, a volte alcuni 24 ore su 24. La terza settimana del mese i supermercati sono se non vuoti vicino ad esserlo ed ogni settimana trovera

Il Partigiano Tone Tomšič

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Una giornata qualunque ed  incontri un tuo amico e in quel rione di Roiano di Trieste scoprirai che le mura che attualmente ospitano la tua quotidianità per diverso tempo hanno accolto colui che sarà il partigiano Tone Tomšič . Mura, finestre, porte e silenzi. Poco o nulla è rimasto di quel tempo, poco o nulla si conosce del partigiano Tone. Ho provato a chiedere lumi ad un mio amico  ricercatore e studioso, Sandi Volk, e mi riferirà che le notizie su di lui le troverai prevalentemente in sloveno, a Lubiana esiste un coro , noto, che porta il suo nome, ma esisteranno anche vie e strade a lui dedicate. Provi a fare una ricerca su internet e l'unico sito in italiano che conferisce qualche breve informazione sarà questo (http://toscano27.wordpress.com/) e leggerai: " – avvocato – nato a Trieste il 9 giugno 1910 – residente a Lubiana – dal 1930 iscritto al Partito Comunista – dal 1937 membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Sloveno, quindi segretario d

Il Porto di Trieste e la droga

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L'operazione che ha permesso di recuperare circa 65 chili di cocaina, oltre 10 chili di eroina e 30 chili di hashish e di eseguire diversi arresti, oltre che a 'seguire' i tentativi del gruppo criminale di reperire il denaro necessario a finanziare una spedizione di 200 chili di cocaina vede per l'ennesima volta il porto di Trieste essere al centro dell'interesse della criminalità internazionale. Ed una tale notizia dovrebbe essere approfondita ed analizzata e non riportata solo come semplice velina. Probabilmente se ciò non è accaduto è perchè si vuole continuare a difendere l'immagine di una regione immune da certi fenomeni di criminalità. Una immagine che non corrisponde più alla realtà, perche in Friuli Venezia Giulia aumentano per esempio i reati ambientali, sussiste  la presenza  in particolar modo della 'ndrangheta e camorra, aumentano i fenomeni dell'abusivismo edilizio e continuano i sequestri di droghe. Infatti, da quello che si è

A che serve la Laurea o il Diploma? Il caso incentivi decreto lavoro

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Il decreto lavoro,che segue quello del fare che ha inaugurato i primi tagli nel settore dell'istruzione, del Governo Letta/Alfano, può essere sintetizzato come il decreto provvisorio che incentiva la precarietà lavorativa dei lavoratori qualificati e la stabilizzazione per i lavoratori non laureati. Un decreto che a quanto pare sfaterà dei miti, rilevato che quanto normato sin dai primi articoli è destinato proprio all'Italia meridionale. Si legge che “Al fine di promuovere forme di occupazione stabile di giovani fino a 29 anni di età e in attesa dell’adozione di ulteriori misure da realizzare anche attraverso il ricorso alle risorse della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, è istituito in via sperimentale, nel limite delle risorse di cui ai commi 12 e 16, un incentivo per i datori di lavoro che assumano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori aventi i requisiti di cui al comma 2, nel rispetto dell’articolo 40 del Regolamento (CE) n. 800/

Idonei ad altri compiti, una importante sentenza della Corte di Giustizia Europea

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La vicenda lunga e dolorosa dei docenti idonei ad altri compiti, che ha comportato da un lato l'effetto di bloccare la stabilizzazione di migliaia di posti di lavoro a favore del personale Ata precario, discriminazioni tra lo stesso personale Ata precario nel riconoscimento di punteggio, ma in particolar modo oltre l'aggravamento dei danni alla salute del personale docente idoneo ad altri compiti che ha vissuto con il timore del licenziamento, perché visto lo stato di salute precario, certamente non era nelle condizioni di poter svolgere 36 ore di lavoro come Ata, anche il passaggio a volontà condizionata ad Ata di molti docenti idonei ad altri compiti, proprio per i motivi ora citati, troverà un riscontro positivo nella sentenza della Corte di Giustizia Europea di aprile 2013. Come già ricordato in passato, grazie all'impulso delle lotte sostenute in particolar modo dai docenti idonei ad altri compiti, supportati da varie realtà, in prima fila Cobas e Cesp, Ata p

Quel “lapsus” della Beretta calibro 6.35

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La strategia della tensione con le sue stragi e vittime è legata ad un solo disegno criminale,destabilizzare per stabilizzare, ed a un solo esecutore materiale La bomba del 12 dicembre 1969, che esplode all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano, l'uccisione di Pinelli, l'uccisione del Commissario Calabresi nonché la strage di Bologna, possono essere in particolar modo legate da un filo sottile o dal lapsus del calibro 6.35 che ora cercherò di spiegare. Come è noto la verità processuale che non sempre corrisponde alla verità storica ha voluto come responsabile dell'uccisione del Commissario Calabresi Lotta Continua colpendo in particolar modo Sofri, Bompressi, Pietrostefani ed il pentito. Quel pentito che il 2 luglio del 1988, ex militante di "Lotta continua", si presentò ai Carabinieri di La Spezia, confessando di aver partecipato ad "un grave fatto di sangue a Milano nel 1972, di cui, appunto, si pente: l'

Il 1 luglio la Croazia entra in Europa, ma sarà per tre anni sotto osservazione

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pubblicato su b ora.la Il 1 luglio è alle porte e la Croazia sarà, sulla carta, il 28° Paese dell'Unione Europea, ma con alcune limitazioni. Se una persona si immagina che entrare in Europa vuol significare sin da subito la fine dei confini, la possibilità di circolare liberamente, sbaglia. Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita. Gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un'unica frontiera esterna. Ma la Croazia, almeno fino al 2015, sarà di fatto confine all'interno dell'UE. Certo Schengen non è la perfezione assoluta, può essere sospeso per ragioni politiche o di presunta sicurezza interna, pensiamo al caso del G8 in Italia, che ha sospeso sia nel 2001 che in quello dell'Aquila l'applicazione di tale Trattato. Il diritto di protestare e manifestare e circolare liberamente è stato sospeso nel nome di una presunta sicurezza interna.

Trieste: inizia la battaglia tra la stampa ed il Movimento Trieste Libera

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Quando a Trieste si parla di stampa, si parla del Piccolo, esistono altri giornali, come La Voce di Trieste oppure la Gazzetta Giuliana ma escono solo ogni 15 giorni e dunque non possono, per ovvi motivi, competere con il Piccolo e rivestire la stessa importanza del Piccolo. Internet è ovviamente altra storia, ma le persone connesse sono ancora poche per mettere in discussione la tradizione e dunque l'informazione che farà testo sarà in via prevalente ancora quella cartacea. Il Movimento Trieste Libera in passato appariva sul Piccolo con qualche breve notizia, foto, ma nessun vero approfondimento. Dopo l'articolo apparso sul quotidiano nazionale La Stampa e nel momento in cui il Movimento decide di recarsi a Vienna, per “recuperare” il rapporto con l'Austria dopo aver presentato la messa in mora al Governo italiano per per la violazione del mandato internazionale di amministrazione fiduciaria ottenuto con il Memorandum di Londra del 5 ottobre 1954, apparirà pr

Mare monstrum: in Fvg cresce l'illegalità ai danni delle coste e del mare

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Dopo il rapporto sull' ecomafia ora Legambiente presenta il nuovo rapporto 2013 Mare Monstrum. In Friuli Venezia Giulia regna ancora sovrana l'emergenza ordinaria che riguarda il Sito Inquinato di interesse Nazionale di Grado e Marano che ha un’elevata contaminazione da mercurio. Nonostante l’elevato stato di contaminazione delle aree a mare e dei sedimenti, che in molti casi ha compromesso l’intero ecosistema marino locale entrando anche nella catena alimentare, recentemente sono state proposte delle riperimetrazioni dei siti che hanno escluso tali aree, passandole da competenza del Ministero dell’ambiente a competenze delle Regioni. I numeri che sintetizzano l’assalto al nostro mare, dove la biodiversità marina è sistematicamente messa sotto attacco da una criminalità attivissima e spietata sono allarmanti. I pescherecci che rastrellano pesce violando regole di ogni tipo sono sempre in moto, in un contesto sicuramente meno presidiato della terraferma, in