C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

Immagine
    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Quando i processi si fanno in Televisione



Se quello che è accaduto nella serata del 12 maggio 2013, con il programma “La guerra dei 20 anni” , su canale Cinque, fosse avvenuto in un qualsiasi Paese identificato dall'opinione pubblica come tendente al dittatoriale, cosa ne sarebbe conseguito? Probabilmente si sarebbe attivata la solita macchina dell'indignazione, che avrebbe gridato allo scandalo.
Già, scandalo.
Ma in Italia, le critiche sollevate alla difesa fatta da e per Berlusconi, imputato nel noto processo Ruby, ove la condanna sembra essere inevitabile, almeno in primo grado, sono state tenui rispetto al passato.
I motivi sono ovvi, Berlusconi è il padre fondatore del nuovo governo Letta, ha, in questo momento, i sondaggi dalla sua parte in caso di immediate elezioni, dunque sì critica, ma limitata, senza affondare il coltello della indignazione.
Prigionieri della strategia ed a fanculo la libertà di informazione.
Essere proprietari di una televisione, essere processati e difendersi nel corso di un processo, tramite la televisione, è un qualcosa di anormale. Ma normale nella democrazia esistente. D'altronde ha governato dal 1994 sino ad oggi, nonostante tutto. Ma la strada a questa strategia difensiva, che comunque gli ascolti sembrano non aver premiato, è stata aperta da anni di cattiva informazione e televisione. Quanti processi sono stati svolti in televisione? Il conflitto d'interessi non è stato risolto da nessuna forza politica perché di norma si tende a pensare a Berlusconi, ma non è così. I conflitti di interesse riguardano tutti. Pensiamo al Parlamentare la cui moglie o marito, compagna o compagno, figlio o figlia, nipote ecc siano proprietari di aziende per esempio nel settore delle rinnovabili, e che questi Parlamentari si batteranno per l'approvazione di leggi ed incentivi proprio nel campo dell'energia rinnovabile, è o non è conflitto di interessi? E di esempi se ne potrebbero fare a centinaia,e Berlusconi ne è stato e ne era ben consapevole di ciò. Non mi potranno colpire perché verranno travolti tutti.
Questo sistema marcio e puzzolente, che è ancora vigente, è quello che ha permesso, in pieno processo in corso, ad un soggetto, di utilizzare, in prima serata, una televisione propria, per formulare le proprie difese e la propria assoluzione. D'altronde in questo sistema mai vi potrà essere giustizia, perché il sistema fondante la giustizia medesima è colpevole. Effetti collaterali ma inevitabili del capitalismo, della democrazia, che non funziona e mai funzionerà per essere quella che dovrebbe essere, governo del Popolo.
Quale Popolo?
Quello del Pd o di Forza Italia?
Ad un certo punto vedrai, nella Villa di Arcore, le bandiere di Forza Italia. Le telecamere le riprenderanno due volte e con attenzione. Era il maggio del 1994 quando si costituiva il primo Governo Berlusconi, sarà il maggio 2013 quando arriveranno le prime condanne giudiziarie verso Berlusconi. Un Partito nato dopo un periodo violento, di alta depressione ed ove la mafia ha fatto quello che ha fatto.
Quelle bandiere, inquadrate due volte, cosa hanno voluto comunicare?
Siamo tutti coinvolti e non assolti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot