Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Parlamento europeo,si voterà a maggio 2014, arriva il nuovo Statuto per il partito Europeo?





L'Unione Europea ha comunicato che le elezioni del Parlamento europeo del 2014 dovrebbero tenersi dal 22 al 25 maggio, invece che a giugno. L'anticipo delle elezioni darebbe al nuovo Parlamento più tempo per prepararsi all'elezione del Presidente della Commissione europea prevista a luglio 2014.
Come è noto il dibattito interno di questi giorni ha riguardato la vicenda della “legge” anti-movimenti, che in sostanza obbliga i partiti, per poter avere i finanziamenti pubblici, a dotarsi di uno statuto giuridico.
Ciò in realtà in Europa accade da tempo.
Il Regolamento (CE) n. 2004/2003del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4novembre 2003, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello stabilisce regole relative allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo.
Un partito politico a livello europeo può presentare ogni anno una domanda di finanziamento al Parlamento europeo. Il regolamento considera «alleanza politica» un'associazione di cittadini che persegue obiettivi politici, costituita e riconosciuta secondo le regole nazionali di almeno uno Stato membro.
Per poter essere definito «partito politico a livello europeo», un partito deve:
  • avere personalità giuridica nello Stato membro ove ha la sua sede;
  • essere rappresentato in almeno un quarto degli Stati membri da membri del Parlamento europeo (o nei parlamenti nazionali o regionali o nelle assemblee regionali) ovvero aver raccolto (parimenti in un quarto dei paesi) almeno il 3% dei voti espressi in ciascuno di tali Stati membri in occasione delle ultime elezioni del Parlamento europeo;
  • rispettare, segnatamente nel programma e nelle azioni, i principi sui quali l'Unione europea è fondata; vale a dire: la libertà, la democrazia, il rispetto dei diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, nonché lo Stato di diritto;
  • aver partecipato alle elezioni del Parlamento europeo o aver espresso l'intenzione di parteciparvi.
Il Parlamento europeo controlla che i partiti a livello europeo continuino a rispettare i criteri suindicati. Se uno di questi non viene più rispettato, il partito perde la qualità di « partito politico a livello europeo» e pertanto viene escluso dal finanziamento in base a quanto prevede il presente regolamento.
I partiti politici a livello europeo vengono finanziati attraverso il bilancio generale dell'Unione europea. Tale bilancio non può essere utilizzato per il finanziamento di altri partiti politici e segnatamente per il finanziamento dei partiti politici nazionali. Questi ultimi restano regolamentati dalle normative nazionali. Il bilancio di un partito politico, o di una fondazione politica a livello europeo, deve comprendere almeno 15% di fonti di finanziamento diverse dal finanziamento tramite il bilancio comunitario.
Il regolamento prevede alcuni obblighi connessi al finanziamento. In particolare, il partito o la fondazione che beneficia di un finanziamento deve:
  • pubblicare ogni anno le sue entrate e le sue uscite e redigere una dichiarazione relativa al suo attivo e al suo passivo;
  • dichiarare le sue fonti di finanziamento presentando un elenco indicante i donatori e le donazioni ricevute superiori a 500 euro;
  • rifiutare donazioni anonime, quelle superiori a 12 000 euro l'anno per donatore, le donazioni provenienti da bilanci di gruppi politici del Parlamento europeo, le donazioni provenienti da imprese sulle quali i pubblici poteri possono esercitare un'influenza dominante in termini di proprietà o di partecipazione finanziaria, nonché le donazioni di un’autorità pubblica di un paese terzo.


Il bilancio destinato ai partiti politici a livello europeo ammonta a 10,4 milioni di euro per il 2007. Dieci sono i partiti che beneficiano di un finanziamento.

Ma il 12 settembre 2012 la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento relativa allo statuto ed al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee, volta a sostituire il vigente regolamento (CE) n. 2004/2003, introducendo alcune novità. riconoscere ai partiti politici europei ed alla fondazioni ad essi collegati una personalità giuridica europea, che subentrerebbe alle personalità giuridiche nazionali eventualmente preesistenti, consentendo di superare gli ostacoli legati alle diversità degli ordinamenti giuridici nazionali (attualmente i partiti politici europei e le fondazioni, benché ricevano fondi dal bilancio dell’UE, sono soggetti giuridici nazionali);
  • prevedere norme minime sulla democrazia interna dei partiti politici europei tra le quali, in particolare, l’elezione democratica degli organi di partito e criteri chiari e trasparenti per la selezione di candidati e l’elezione dei titolari di cariche pubbliche;
  • introdurre forme di trasparenza e controllo più incisive sulle loro attività e su quelle delle fondazioni, prevedendo in particolare sanzioni per le violazioni dei valori dell’UE e delle disposizioni del regolamento;
  • elevare il tetto delle donazioni individuali ai partiti politici a livello europeo dagli attuali 12.000 a 25.000 euro su base annuale.
Il 20 dicembre 2012 le Commissioni Riunite (I e XIV) della Camera dei Deputati esprimevano in sostanza parere positivo con delle osservazioni mirate ma che non ribaltano l'essenza di questa proposta.
Arriverà per le nuove elezioni del 2014 uno statuto europeo omogeneo per i partiti che parteciperanno alle elezioni per il Parlamento europeo?
D'altronde di cosa stupirsi, questo è il capitalismo.



Marco Barone

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