C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Il bar politico



Un tempo al bar si chiacchierava, parole vane o inconcludenti che sfioravano qualsiasi argomento di contorno alla vita ordinaria, oggi divenuto elemento straordinario.
Non più chiacchiere, ma discussioni, confronti, pensieri e dubbi, perplessità e rabbia, parole che non si perdono più dietro il profumo del caffè o dietro un bicchiere di vino, parole che entreranno dentro la tua laica anima, parole ed ancora parole che muteranno la leggerezza del tempo di una sosta al bar, nella pesantezza di questa crisi che domina ogni respiro, ogni battito, ogni attimo, ogni emozione e sentimento.
Ed il bar muta, e non rimarrà sordo e muto a quella voglia di andare oltre.
Ora è il momento del perché, del cosa e come fare, per non morire di indifferenza.

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