La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Manifesti con il casco? Rischi 4 anni di galera. Ripresentato il disegno di legge di Cirielli




La XVII Legislatura è praticamente iniziata.
Sono numerosi i disegni di legge depositati che spaziano dai diritti civili, a problematiche specifiche nel settore del lavoro,a questioni energetiche a quelle penali.
Tra le tante quella che mi ha colpito di più è la ripresentazione  del DDL C.4005 della precedente legislatura, d’iniziativa del deputato CIRIELLI. Depositato il 15 marzo ancora da assegnare e prevede modifiche all’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, e all’articolo 380 del codice di procedura penale, concernenti il delitto di travisamento in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Un Disegno di Legge che è nato in relazione agli episodi verificatisi il 15 ottobre 2011 a Roma e prefigge di accentuare il rango penale del travisamento, disciplinandolo come « delitto » e introducendo, in luogo dell’arresto e dell’ammenda, la sanzione della reclusione e della multa.
È prevista, infine, una speciale aggravante, con relativo aumento dei massimi edittali, nelle ipotesi in cui il colpevole, nel travisarsi durante una manifestazione pubblica, sia trovato in possesso di una cosiddetta « arma impropria », cioè di uno degli strumenti (non considerato espressamente arma da punta o da taglio) utilizzabile per l’offesa alla persona, di cui all’articolo 4, secondo comma, della legge n. 110 del 1975, ovvero bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere, mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, nonché' qualsiasi altro strumento non considerato espressamente come arma da punta o da taglio, chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l'offesa alla persona.

Nello specifico si evidenzia che chiunque viola il divieto di indossare caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo specialmente in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino è prevista la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da 3.000 a 10.000 euro. Nei suoi confronti è obbligatorio anche l’arresto in flagranza di reato. La pena è aumentata fino sei anni di reclusione e fino a 15.000 euro di multa quando il colpevole porta con sé uno strumento compreso tra quelli indicati nel secondo comma dell’articolo 4 della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni, come bastoni, fionde, bulloni, mazze ecc. Arresto obbligatorio in flagranza e reclusione; la XVII legislatura farà certamente discutere non solo per le beghe politiche ma certamente anche per gli atti che ne conseguiranno.

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