Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Stazione di RomaTiburtina, continua il deserto (foto)



Siamo a febbraio 2013 e la stazione Tiburtina di Roma, dopo l'inaugurazione avvenuta a novembre del 2011, continua ed essere deserta.
Pochi passeggeri in transito, eppure erano previsti 140 mila frequentatori, ma ad oggi neanche l'ombra.
E' una struttura immensa, ma reca grande stupore notare il vuoto regnante sovrano.
Il piazzale aperto della stazione è precario.
Infatti, camminando sulla nuova pavimentazione, più di una volta sentirai l'instabilità della stessa.
Noterai una porta con un provvedimento dell'autorità giudiziaria che ha disposto il sequestro di un locale.
Ma soprattutto che la quasi totalità delle stanze della stazione sono semplicemente chiuse e vuote.
Scale mobili vuote, corridoi vuoti, locali vuoti.
Il deserto della Stazione Tiburtina.
Alcune zone della stessa sono ancora inagibili, infatti, più di una volta, ti capiterà di notare luoghi transennati.
«L'Italia è in grado di dare all'Europa la «prova delle sue straordinarie capacità innovative»
Questo quanto dichiarava l'attuale Presidente della Repubblica all'atto della inaugurazione della nuova Stazione di Tiburtina.
Banche, uffici postali, ristoranti, farmacie, servizi commerciali, librerie, spazi espositivi, mostre, tutto questo dovrebbe trovare affermazione entro il 2013, sarà così?
Una Stazione costata milioni e milioni di euro, dall'impatto a dir poco invasivo, ad oggi la si può definire, per lo stato in cui si trova, come la straordinaria capacità italiana di sprecare danaro e speculare sul buon senso.
Quell'opera era proprio necessaria?
A chi ha giovato fino ad oggi?
Tipico esempio di capitalismo speculativo.

xcolpevolex


foto della Stazione Tiburtina febbraio 2013



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